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Categoria: Licenza Poetica

Bulimia

Ma che ingordigia, Signor Cavaliere,
l’ho ancor negli occhi, con tutta la corte
non truppe azzurre bensì rossonere
lo sguardo fisso: “O Manchester o morte!”

Ci aveva descritto la sua visione,
di esser costretto a continue vittorie
il cupo destino, la maledizione,
la sua bulimia a cercar nuove glorie.

Pensai, starà calmo le prossime sere,
la Coppa è ormai vinta, si è tolto un bel cruccio;
macchè, Lei già allunga la mano al Corriere
s’è tolto alla fine dai piedi il Ferruccio

Certo, era tempo che lei lo marcava,
tipo tranquillo, ma tipo molesto
le suscitava una voglia di clava
quel direttore del Manifesto

Nelle colonne di via Solferino
qualche sorpresa era sempre in agguato
certo, non massi, al più un sassolino
piccola taglia ma assai acuminato.

Contro la guerra o su certi processi,
o a richiamar gli azionisti distratti
quando è servito dir no a certi eccessi
il buon Ferruccio non è sceso a patti.

Che può la coerenza unita al potere!
Lei, così attento a certi contagi
tutti gli sforzi di farlo tacere
per poi ritrovarsi al Corriere quel Biagi!

Così un altro pezzo di Italia civile
arretra e si assesta su ambigue frontiere
E’ troppo urlare che brucia il fienile?
Dopo la Rai è toccato al Corriere.

Quel che accade in consiglio comunale…

Egregio Signor sindaco Albertini,
i milanesi son suoi cittadini,
ricordano ciò che lei gli promette
e non fa nemmeno se alle strette:

è commissario per l’inquinamento
ma il respirare è sempre più un tormento;
pur di fare approvare il comunale
bilancio, fa qualche «scherzo banale»:

emendamenti fotocopia in bianco,
chiede la polizia in aula al prefetto
per sedare l’«opposizione-branco»

che vuol solo il rispetto della legge!
L’Ulivo ha dei cittadini rispetto,
ed il suo ultimo alibi più regge!

RAI

Ciao Paolo
Ingenuamente avevamo sperato
stai un pò a veder che su quella poltrona
fatto un pò d’ordine, steso il bucato
ci hanno mandato una brava persona

L’identikit sembra quello più adatto
colto, perbene, senza estremismo
il Paolo Mieli non teme ricatto
e poi ha creato il cerchiobottismo!

ma sin da subito han precisato
che non gradivano un indipendente
e che il suo solo e vero mandato
era di fingersi il Presidente

Chi decideva e deciderà
continua ad essere il fido scudiero
l’abbronzatissimo arcigno Saccà
che prende ordini solo al maniero

Quando il buon Mieli ha alzato la voce
sui giornalacci di moglie e fratello
è incominciato un rombo precoce
hanno iniziato a fare un macello

Guarda sto qui, si è proprio montato
meriterebbe una bomba all’uranio
pensa che vuole esser pagato
gli stessi soldi di Alda d’Eusanio.

Così è finita anche questa puntata
certo qualcuno oramai delinque
tanto la Rai va smantellata
e rimarremo con Canale cinque.

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