Il Rosatellum permette fino a cinque candidature in collegi plurinominali per la stessa persona, oltre a quella all’uninominale. In attesa di sapere quanto questa opzione verrà sfruttata dai partiti alle prossime elezioni, analizziamo l’uso che ne se fece nel 2018.
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La sezione de lavoce.info che contiene tutti gli articoli sulle elezioni politiche che si terranno il 25 settembre 2022.
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Brando Benifei: davvero la coalizione di centrodestra si è sempre opposta al Recovery Plan?
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Chiara Gribaudo: i dati sulla dote ai giovani proposta dal Pd sono corretti?
Il 25 settembre si voterà per la seconda volta per il Rosatellum, che, a causa della dimensione ridotta dei collegi proporzionali, risulta molto complicato. Sarebbe stato meglio concentrarsi sulla semplicità.
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Matteo Salvini: davvero Quota 100 ha dato lavoro a centinaia di migliaia di giovani?
Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le dichiarazioni di politici, imprenditori e sindacalisti per stabilire, con numeri e fatti, se hanno detto il vero o il falso. Questa volta tocca a Matteo Salvini: davvero l’Italia è l’unico paese senza nucleare?
Luigi Di Maio ha annunciato che Impegno Civico, il suo nuovo partito, si batterà per allargare l’accesso dei giovani ai mutui per l’acquisto della prima casa. Ma è una scelta che non tiene conto delle loro reali necessità.
Di fronte alle stime di costo molto elevate per aumentare le pensioni a mille euro, Forza Italia risponde proponendo l’abolizione del Reddito di cittadinanza e la riduzione della spesa pubblica. Ma non è così semplice.
Caduto il governo Draghi, cosa ne sarà del Pnrr? Difficilmente riusciremo a rispettare le scadenze di dicembre 2022. Ma il vero problema è la linea politica che il nuovo esecutivo adotterà verso l’Europa, con conseguenze sullo stesso Recovery Fund.
L’ipotesi di azzerare o dimezzare l’Irpef per i giovani non sembra convincente perché avrebbe un effetto regressivo. Verrebbe redistribuita ricchezza, ma solo a chi ha già un lavoro e un reddito abbastanza alto da pagare una imposta superiore a zero.