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Tagli non parole!

A quasi cinquecento giorni dal suo insediamento, dopo che la spesa pubblica è cresciuta di quasi il 4 per cento in termini reali, il ministro dell’Economia pubblica un Libro verde, privo di indicazioni operative, a parte il caso della giustizia. A venti giorni dalla presentazione della Finanziaria suona come una ammissione di impotenza. Bene allora interrogarsi su come verranno trovati i 14 miliardi per coprire le “spese eventuali”.  Utile la riclassificazione del bilancio dello Stato. Ma la vera riforma sarebbe l’abolizione del bilancio tendenziale.

La crisi nata dai Subprime

Pubblichiamo una raccolta di interventi pubblicati in seguito alla crisi dei mercati finanziari innsescata dai subprime. Interventi di Luigi Spaventa, Francesco Vella, Tommaso Monacelli, Tito Boeri e Luigi Guiso, Stephen Cecchetti, Marco Onado.

Come nasce un terrorista

L’evidenza empirica dimostra che povertà e mancanza di istruzione giocano un ruolo ben piccolo nel trasformare un normale cittadino in un terrorista. Molta più importanza hanno le rivendicazioni geopolitiche e la convinzione che il solo modo per veder riconosciuti i propri diritti passi attraverso il terrorismo. Ma servono anche organizzazioni che sappiano sfruttare in modo razionale il fanatismo degli estremisti. E sono queste che dobbiamo combattere, riducendone la credibilità.

L’Italia, un paese di boschi. Statali

Molto fuoco nell’estate italiana, ma niente di catastrofico in confronto a quanto è avvenuto in altri paesi. Cambiamenti climatici, abbandono progressivo delle aree agricole marginali nei territori montani e costieri e perdita di interesse economico da parte dei proprietari alla gestione dei boschi sono le cause principali. Ma c’è stata anche un’espansione abnorme del ruolo dello Stato nella gestione delle risorse forestali. E il fenomeno degli incendi rischia di essere strumentalizzato per costruire un apparato pubblico ancor più ampio e costoso.

Crimini e misfatti a un anno dall’indulto

Le statistiche dicono che dopo l’ultimo indulto le rapine in banca sono quasi raddoppiate. Più in generale, varie tipologie di crimine subiscono improvvise impennate nei periodi successivi ai provvedimenti di clemenza. Con costi sociali superiori ai benefici. Tuttavia il sovraffollamento delle carceri è un problema reale. Eventuali nuove misure dovrebbero tener conto della necessità di selezionare in modo rigoroso i detenuti da liberare. I modelli econometrici potrebbero aiutare a definire i criminali abituali. Per escluderli dal beneficio.

Quattro tappe per riformare il mercato del lavoro in Francia*

Rendere più sicuri i percorsi professionali e più efficace il sistema di indennità di disoccupazione cambiandone il finanziamento. Oltre a razionalizzare le procedure di licenziamento. Si tratta di riforme possibili per il mercato del lavoro francese. A patto di realizzarle contemporaneamente per ottenere l’assenso delle parti sociali. Una volta in atto, permetterebbero di ridurrebbe il numero dei senza lavoro, aprirebbero prospettive più stimolanti per i giovani. Soprattutto, garantirebbero una maggiore crescita economica.

Ici, Chiesa e privilegi

L’esenzione Ici, come attualmente configurata, non appare legittima alla luce del divieto di aiuti di Stato. L’esperienza comunitaria è infatti rigorosa nel ritenere sufficiente il mero rafforzamento della posizione dell’impresa beneficiata rispetto all’inserimento sul mercato nazionale dei concorrenti comunitari. Ma è un problema destinato a impallidire rispetto alla questione delle agevolazioni Onlus. Un regime che detassa completamente il reddito d’impresa realizzato da soggetti che operano in settori di rilievo sociale.

Dalla parte del popolo dei subprime

La maggior parte delle analisi sulla recente crisi finanziaria si è concentrata sui rischi di instabilità dei mercati e sulla pericolosità del “credito facile”. Pochi si sono soffermati sul destino di chi quel credito l’ha utilizzato e ne sta pagando le amare conseguenze. Eppure i subprime rappresentano il sintomo dell’affacciarsi sul mercato del credito di sempre più estese fasce di popolazione che non hanno i normali requisiti di “bancabilità”, ma non per questo possono rimanere escluse dai circuiti finanziari.

Il rischio di credito: uscito dalla porta, rientrato per la finestra

Come e perché la favilla relativamente piccola di un’impennata di insolvenze sui prestiti subprime ha potuto innescare la grande fiammata di una crisi finanziaria dalle possibili conseguenze sistemiche? Il sistema bancario, diversamente da quanto ci si attendeva, è stato un portatore del contagio, mostrando sintomi di fragilità che meritano attenzione. Se ne accorgono ora banche centrali e autorità di vigilanza. Che cercano di appurare quale sia, dietro le quinte dei bilanci e per il tramite di terzi, l’esposizione effettiva delle banche.

Una crisi estensiva, ma benigna

Sembrano eccessive le reazioni alla crisi dei mercati finanziari. La crescita dei cosiddetti mutui subprime è un fenomeno fisiologico in mercati finanziari ad alta capacità di diversificazione del rischio. Stati Uniti ed Europa potranno anche registrare un raffreddamento dei tassi di crescita di consumi e produzione nel prossimo futuro, ma la dimensione del fenomeno sarà probabilmente contenuta grazie ai benefici del risk-sharing internazionale. Diversa e più importante è la questione delle ricadute sull’economia reale. Ma se dovessero esserci, la Fed saprà senz’altro anticiparle con un taglio dei tassi di interesse.

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