Nei prossimi anni il divario Nord-Sud potrebbe aumentare anche a causa di una crisi demografica che sembra penalizzare di più le regioni meridionali. Gli investimenti previsti dal Pnrr sono un’occasione unica per accrescere produttività e occupazione.
Categoria: Mezzogiorno Pagina 1 di 11
Il ritardo economico del Sud è un freno alla crescita generale e un’importante fonte di disuguaglianza del nostro paese. Il Pnrr offre però l’occasione per un deciso miglioramento delle prospettive di sviluppo. Lo spiega un rapporto della Banca d’Italia.
Gli atenei del Sud patiscono un calo di iscritti legato a ragioni demografiche e una carenza di risorse dovuta alla minore capacità contributiva degli studenti. Con più fondi si potrebbero attenuare i divari con il Nord, incentivando i miglioramenti.
Gli italiani del Sud non sono meno propensi a pagare le imposte di quelli del Nord, a parità di condizioni. L’aumento della spesa pubblica, però, li preoccupa meno. È dunque il rapporto tra stato e cittadini che va migliorato, soprattutto nel Meridione.
La scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro è uno degli elementi alla base della bassa crescita del Mezzogiorno. La Calabria rappresenta una delle regioni più problematiche. Mancanza di servizi alle famiglie e minore livello d’istruzione sono tra gli ostacoli a uno sviluppo duraturo e diffuso.
È opinione diffusa che le infrastrutture di trasporto favoriscano lo sviluppo delle aree servite. Ma spesso le opere portano a una semplice ricollocazione dell’attività economica. Sembra confermarlo anche il caso della Salerno-Reggio Calabria.
Esiste uno squilibrio territoriale tra i beneficiari del reddito di cittadinanza. Ma il rimedio non è alzare la soglia di accesso per chi vive al Centro-Nord, perché non considera la diversa disponibilità di beni pubblici. La risposta è semmai un’altra.
I fondi europei hanno avuto pochi effetti sulla produttività nel Mezzogiorno. Risultati più positivi si hanno però per la spesa in infrastrutture e per quella rivolta ai territori con più elevati livelli di qualità istituzionale e urbanizzazione.
Il Piano Sud presentato dal governo non affronta né risolve le questioni principali. Anche l’obiettivo di accelerare la spesa non sembra raggiungibile. Perché non c’è alcuna sostanziale modifica nei meccanismi della programmazione nazionale ed europea.