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Laureate in Italia: prime della classe ma non nel mercato del lavoro

Confermando una tendenza ormai in atto da anni, le donne continuano a ottenere risultati migliori degli uomini a scuola e in università, con tempi di completamento degli studi più rapidi e voti più alti. Ma questo non è sufficiente per ridurre le disuguaglianze sul mercato del lavoro.

Economia, la laurea che non piace alle ragazze

Il divario di genere tra le lauree in economia è superiore a quello nelle materie Stem. Soprattutto tra chi arriva da scuole superiori con poca matematica. Ma neanche la riforma Gelmini, che ne ha potenziato l’insegnamento, ha cambiato le cose, anzi.

Lavoro femminile e questione meridionale: incroci pericolosi

La scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro è uno degli elementi alla base della bassa crescita del Mezzogiorno. La Calabria rappresenta una delle regioni più problematiche. Mancanza di servizi alle famiglie e minore livello d’istruzione sono tra gli ostacoli a uno sviluppo duraturo e diffuso.

Pnrr: dalle linee guida un taglio alle quote per donne e giovani*

L’attuazione del Pnrr dovrebbe comportare un innalzamento dei tassi di occupazione di donne e giovani. Ma l’esplicita indicazione di quote riservate rischia di essere vanificata da linee guida che ammettono deroghe con motivazioni molto generiche.

Reddito delle donne: sempre un passo indietro agli uomini

Il Bilancio di genere presentato dalla Ragioneria generale dello stato mostra una forte disuguaglianza tra i redditi di uomini e donne, anche nelle fasce più alte. E il sistema fiscale non incentiva la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

Coding Girls: l’informatica contro il divario di genere

Ancora oggi, ben poche ragazze scelgono le materie scientifiche all’università. Un programma per le ultime classi delle superiori punta a promuovere l’interesse per l’informatica. E i risultati dicono che molti stereotipi si possono superare.

Effetto figlia: quando il manager cambia attitudine verso le donne*

Nelle aziende in cui il manager è padre di una bambina, l’uguaglianza di genere migliora. Rispetto alle imprese in cui il manager ha un figlio maschio, aumentano le assunzioni di donne, così come i loro guadagni relativi.

Ma lo smart working non è una politica di conciliazione

La riorganizzazione del mondo del lavoro, nel settore pubblico come in quello privato, sarà uno degli effetti di lungo termine della pandemia. Ma davvero lo smart working aiuterà a conciliare lavoro e famiglia? Uno studio ne fa dubitare.

Passo avanti per il nuovo Codice delle pari opportunità*

Anche il Senato ha approvato la proposta di legge di modifica del Codice delle pari opportunità. Al centro ci sono le misure sulla promozione della parità salariale. Ma l’uguaglianza di genere continua a essere vista come un costo per le imprese.

Cinque anni cruciali per la parità di genere

Nel 1995 con la Dichiarazione di Pechino, la comunità internazionale si è impegnata al raggiungimento di una società senza discriminazioni contro le donne. Ora sembra arrivato il momento delle azioni concrete per realizzare una società più uguale.

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