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Autore: Tommaso Monacelli Pagina 3 di 10

monacelli Tommaso Monacelli è professore ordinario di Economia all'Università Bocconi di Milano, e Fellow di IGIER Bocconi e del CEPR di Londra. Ha ottenuto il Ph.D. in Economia presso la New York University, ed è stato in precedenza assistant professor a Boston College e professore associato all'Università Bocconi. E' associate editor di riviste scientifiche internazionali, tra cui il Journal of the European Economic Association, il Journal of Money Credit and Banking, e la European Economic Review. E' stato adjunct professor presso la Columbia University, visiting professor presso la Central European University, e research consultant per Bce, Ocse, IMF, e Riksbank. I suoi interessi di ricerca riguardano la teoria e politica monetaria e la macroeconoma internazionale.

Perché Qe e monetizzazione del debito non sono sinonimi

Quantitative easing e monetizzazione del debito sono profondamente diversi per natura e obiettivi. E soprattutto il secondo porterebbe alla perdita di uno dei beni pubblici più importanti dell’Europa di oggi: l’indipendenza della banca centrale.

Cancellazione del debito: breve vademecum

Con la crisi causata dalla pandemia, torna in auge la proposta di cancellare il debito contratto per far fronte all’emergenza. Un’espressione vuota che nasconde un’idea distorta del ruolo della Bce. Con il rischio che i costi superino i benefici.

Politica monetaria: il tabù del tasso di cambio

Le banche centrali restano riluttanti a controllare i tassi di cambio. Come dimostra l’ultima decisione della Bce. Ma il persistere della trappola della liquidità renderà comunque inevitabile la cooperazione internazionale nella politica monetaria.

Il cerino chiamato Recovery Fund

Il Recovery Fund viene presentato come una grande vittoria dell’Italia. In realtà, i passi in avanti sono pochi. Perché resta senza soluzione il vero punto del contendere: la condivisione del debito, anche se si agisse attraverso il bilancio europeo.

Mes o coronabond sempre debito è

È vivo il dibattito che contrappone il Mes ai coronabond, in realtà strumenti di indebitamento identici. La vera distinzione è tra emissione unilaterale e simultanea di nuovo debito. Con i coronabond l’Italia si illude di spuntare una tripla concessione.

Soldi dagli elicotteri sul Regno Unito?

Il governo britannico finanzierà nuova spesa pubblica tramite la monetizzazione del debito. Una mossa spregiudicata resa possibile dalla credibilità delle istituzioni in gioco ma che, se reiterata, rischia di minare l’indipendenza della banca centrale.

Covid, cosa abbiamo imparato e cosa vorremmo sapere

Le risposte messe in campo da Lombardia e Veneto, prime regioni a essere colpite dal contagio, sono state molto diverse. Effetto di scelte ben precise o di condizioni iniziali differenti? Le domande che dobbiamo porci per non farci trovare impreparati in futuro.

Tre opzioni per sostenere l’economia

I coronabond andrebbero introdotti non perché la pandemia sia uno shock simmetrico, ma per creare una unione fiscale in Europa. Difficile però che si realizzino. E tra ricorso al Mes e nuovo debito italiano non è per niente ovvio che cosa sia preferibile.

Soldi dagli elicotteri: si può fare?

Per fronteggiare l’inevitabile recessione causata dalla pandemia si parla molto di “helicopter money”. Ma non sarebbe immaginabile, e sarebbe anzi controproducente, che diventasse uno strumento ordinario della politica monetaria.

Le parole che avremmo voluto ascoltare da Lagarde

I mercati hanno reagito in modo molto negativo alle parole di Christine Lagarde sullo spread dei titoli sovrani. Invece proprio questo sarebbe il momento di mostrare che anche nella zona euro la cooperazione tra politica monetaria e fiscale non è un tabù.

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