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Autore: Sandro Brusco

Votare per non votare

Negli ultimi anni l’astensione è aumentata. Ma è solo una parte della storia: ci sono infatti coloro che si astengono pur andando a votare: gli elettori che inseriscono nell’urna una scheda bianca oppure nulla. Come si è evoluto il fenomeno nel tempo?

UNA PENITENZA PER CHI MANDA LA SANITÀ IN ROSSO

Oggi sono sostanzialmente i cittadini a pagare quando una Regione viene commissariata per il suo deficit sanitario, attraverso l’incremento automatico dei tributi e delle tariffe regionali. Mentre al governatore vengono addirittura attribuiti poteri speciali. Per incentivare i partiti a scegliere meglio i loro candidati si dovrebbe invece prevedere in questi casi l’interruzione del finanziamento pubblico dei partiti di maggioranza e la sospensione degli emolumenti per il governatore e i componenti della giunta regionale per tutto il periodo del commissariamento.

QUANDO IL RAZIONAMENTO SI FA IN UN CLICK DAY

Come le code fuori dai negozi ai tempi dell’Urss, anche il click day è una forma di razionamento. Si suppone che l’obiettivo di quello appena rinviato per i rimborsi forfettari Irap fosse assegnare i fondi in via prioritaria alle imprese che più risentono delle restrizioni creditizie e hanno dunque forti esigenze di liquidità a breve termine. Oltre naturalmente a cercare di ridurre il costo dei rimborsi per il Tesoro. Ma se è così, si è scelto lo strumento sbagliato. Molto meglio i beauty contest o i meccanismi basati sul prezzo.

QUELLO CHE C’E’ DA SAPERE SUI REFERENDUM

A pochi giorni dal voto, la cortina di silenzio sui referendum è sempre fitta. E tra i non molti italiani che sanno della loro esistenza, regna la confusione sulle conseguenze che potrebbero produrre. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza. Il primo e secondo quesito aboliscono la possibilità di formare coalizioni per ottenere il premio di maggioranza. Ma un eventuale successo non cambierebbe di molto le cose rispetto alla legge elettorale attuale. Il terzo impedisce ai leader di presentarsi in più circoscrizioni. Un meccanismo indifendibile, ma praticato da tutti i partiti.

MA GEITHNER NON SCIOGLIE IL NODO DEI PREZZI

Il Tesoro americano vara il piano teso alla stabilizzazione del sistema bancario: si fonda sull’utilizzo di capitale pubblico e privato per comprare i titoli tossici. Sembra un progetto credibile, per cui elimina incertezza sul comportamento futuro del Tesoro. Ma il meccanismo sembra anche una riproposizione dell’approccio Paulson. E il nodo della questione, ora come allora, è il prezzo a cui gli attivi tossici vanno comprati. Il grosso rischio è che la pulizia dei bilanci bancari e la riattivazione del credito avvengano a un costo enorme per i contribuenti.

NON FERMATE QUELLE OPA

La crisi finanziaria ha fatto crollare il valore delle azioni di molte società quotate in borsa. E benché quelle scalabili siano in Italia davvero poche, si cercano strumenti per rendere più difficili le offerte pubbliche di acquisto. Per esempio, rimuovendo la passivity rule, la norma che impedisce al management della società bersaglio di intraprendere azioni per ostacolare il successo dell’Opa. Ma una limitazione simile non tutela i piccoli azionisti. A trarne beneficio sono in genere i gruppi manageriali oppure gli azionisti di controllo. Regole speciali per i fondi sovrani.

MA COS’E’ UN’ASTA AL CONTRARIO?

Il piano Paulson era basato sull’acquisto da parte del Tesoro di attività finanziarie per le quali attualmente non esiste un mercato, detenute dalle istituzioni finanziarie in crisi. Per riuscire a stabilire un prezzo per questi toxic asset, si prevedeva l’uso delle reverse auction. Come funzionano queste aste e quali problemi lasciano aperti?

UN VOTO ALTERNATIVO PER L’ITALIA

E’ il sistema usato dagli australiani per eleggere la Camera dei Deputati e dagli irlandesi per eleggere il presidente della repubblica. E’ un maggioritario, ma all’elettore si chiede di mettere in ordine di preferenza i diversi candidati. Evita la dipendenza dalle alleanze pre-elettorali. Aiuta l’emergere di due blocchi, anche se non necessariamente di due partiti. Favorisce i partiti maggiori e quelli geograficamente concentrati. Dunque, in questa legislatura, e forse solo in questa, è una riforma che si può fare.

IL NOBEL ALLA TEORIA DEL DISEGNO DEI MECCANISMI

La teoria del disegno dei meccanismi analizza come vanno strutturate le istituzioni economiche e sociali in modo che producano gli effetti desiderati. Ci dice se è possibile formulare gli incentivi adeguati affinché agenti che perseguono il proprio interesse rivelino in modo veritiero la propria informazione. E’ una teoria che ha molte applicazioni. Il Nobel a Hurwicz, Maskin e Myerson potrebbe attirare un rinnovato interesse su un tema di così fondamentale importanza per la scienza economica.

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