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Autore: Michela Braga

Lecturer presso l'Università Bocconi di Milano e ricercatrice della Fondazione Debenedetti. Si è laureata in Economia e Commercio presso l'Università Cattolica di Milano, ha ottenuto il Master in Economics presso l’Università Bocconi dove ha poi proseguito la sua formazione con il Ph.D. in Economics. Si è specializzata in Economia del Lavoro con una tesi dal titolo "Essays on the Economics of Migration and Social Exclusion”. I suoi principali interessi di ricerca sono nell'ambito dell’economia del lavoro e dell'istruzione. Attualmente si occupa di fenomeni migratori, diseguaglianza e esclusione sociale.

Quanti sono gli invisibili?

Siamo il paese con più case di proprietà ma il numero dei senzatetto è in costante aumento. A parte i piani antifreddo spicca la mancanza di politiche di sostegno adeguate in favore dei senza dimora anche perché il fenomeno è poco conosciuto. I primi censimenti in Italia.

SENZA CASA. E INVISIBILI

Con le temperature particolarmente basse si è tornati a parlare di una parte di popolazione altrimenti invisibile: i senza dimora. Gli interventi sono quasi sempre di tipo emergenziale e assistenziale, spesso affidandosi a volontari. Certo, è importante fornire servizi di base, ma il rischio è che portino alla cronicizzazione dello stato di homeless. Sarebbe invece necessario ricorrere a politiche di riduzione e prevenzione del fenomeno. Da valutare in modo rigoroso, così da incanalare le risorse verso gli interventi che effettivamente producono risultati positivi.

 

SENZA TETTO, MA NON SENZA SPERANZA

Il 14 gennaio è stato effettuato a Milano il primo censimento dei senzatetto. La ricerca è stata realizzata grazie alla borsa di studio in ricordo di Riccardo Faini che due anni fa ci lasciava. A lui sono anche dedicati i Dossier Grazie Riccardo, Ricordando Riccardo e Riccardo, un anno dopo. Sono stati censiti quattromila adulti che dormono in strada, nei dormitori o in baraccopoli, campi nomadi ed edifici dismessi. E’ una popolazione estremamente variegata, ma con caratteristiche demografiche, di capitale umano, di partecipazione al mercato del lavoro che aprono alla possibilità di politiche di reinserimento e non solo di mera assistenza.

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