Entro il 2027, almeno il 40 per cento degli amministratori di società senza incarichi esecutivi dovrebbe essere donna. Lo prevede un progetto di direttiva europea. Nonostante i progressi, in questo ambito rimangono infatti forti disparità di genere.
Author: Massimo Taddei Pagina 2 di 8
Editor e responsabile del desk editoriale de lavoce.info. Ha conseguito un Master in Economics in double degree tra l'Università di Pavia e l'Universität Hohenheim (Stoccarda), con una tesi sull'impatto dell'automazione sull'occupazione nel settore manifatturiero. Laureato triennale in Economia e Commercio a Genova, con una tesi sulla dimensione economica e sociale della disuguaglianza in Italia. A lavoce.info dal 2019, ha contribuito alla creazione della rubrica di data visualization La parola ai grafici ed è stato autore e anchor dei podcast lavoce in capitolo e L'anno che verrà. Collabora con il quotidiano Domani, per cui scrive articoli in tema di economia del lavoro. Su twitter @mtaddei_
Milioni di ucraini, soprattutto donne e minori, hanno lasciato il paese per scappare dalla guerra in corso, ma in Italia e in Europa è già presente una forte comunità di cittadini di nazionalità ucraina. Qualche dato per capire chi sono.
I nuovi dati pubblicati da Istat mostrano una sostanziale stabilità dell’incidenza della povertà assoluta, che maschera però forti disuguaglianze: la povertà è infatti cresciuta al Sud, tra i minori e tra le famiglie numerose e di stranieri, mentre è calata al Nord.
Confermando una tendenza ormai in atto da anni, le donne continuano a ottenere risultati migliori degli uomini a scuola e in università, con tempi di completamento degli studi più rapidi e voti più alti. Ma questo non è sufficiente per ridurre le disuguaglianze sul mercato del lavoro.
Il Democracy Index 2021 certifica un ulteriore calo del livello di democrazia in tutto il mondo. È una tendenza in corso da diversi anni, non imputabile solo alle misure anti-pandemia. Regimi come la Cina affascinano perché garantiscono crescita economica.