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Autore: Marzio Barbagli Pagina 1 di 2

Laureato in Scienze Politiche all’Università di Firenze, è stato direttore dell’Istituto Cattaneo di Bologna, professore ordinario di sociologia a Bologna e Trento, visiting scholar in numerose università americane, inglesi e australiane. Ha diretto l’Osservatorio nazionale sulle famiglie della Presidenza del Consiglio dei Ministri. E’ stato consulente del Ministero dell’Interno come direttore scientifico di quattro rapporti sulla criminalità in Italia e membro del Consiglio dell’Istat. E’ autore di numerosi libri, fra i quali “Congedarsi dal mondo. Il suicidio in Occidente e in Oriente”, vincitore del premio Mondello per la saggistica. E’ professore emerito all’Università di Bologna e Accademico dei Lincei.

Immigrazione irregolare: il fallimento è tutto interno

Ci si concentra molto su quello che succede alle frontiere, ma l’immigrazione irregolare si combatte anche rafforzando i controlli interni. Cosa che in Italia si è riusciti a fare bene fino al 2004. Da allora, il peggioramento è stato continuo.

Igor e gli altri: gli omicidi degli stranieri in Italia

L’affermazione che gli immigrati hanno fatto aumentare il tasso di criminalità in Italia non trova conferma nei dati sugli omicidi. Ma è indubbio che il contributo degli stranieri all’attività delittuosa è stato rilevante, soprattutto nel Nord.

Gender gap anche tra lesbiche e gay

Nel 2016, quando è stata introdotta le legge, due terzi delle unioni civili registrate in Italia sono state fra uomini. È un fenomeno che riguarda tutti i paesi che hanno norme simili. Le disparità si attenuano quando aumentano i diritti garantiti.

Declino della morte in ospedale

Morire in ospedale è stato un tratto caratteristico della società moderna. Ma superato il picco degli anni Ottanta, prima negli Stati Uniti e poi in Europa, c’è stata un’inversione di tendenza. In parte riconducibile al movimento delle cure palliative.

Alla fine della vita

Qual è la situazione nell’assistenza ai malati terminali in Italia? Solo dal 2010 le cure palliative hanno avuto un forte impulso, ma restano ancora molte differenze tra le regioni. Per i nostri lettori un estratto dell’ultimo libro di Marzio Barbagli.

Quando a uccidere sono le donne

Per molto tempo uccidere era un atto confinato all’interno della popolazione maschile. Dal 2000, però, gli omicidi tra uomini sono calati drasticamente, mentre le uccisioni di donne da parte di altre donne sono rimaste stabili o leggermente cresciute.

L’Istat ora vuole eliminare le classi sociali

Nel Rapporto annuale 2017 l’Istat sostiene che le classi sociali sono ormai scomparse dalla società italiana e le sostituisce con nove gruppi. Ma la nuova classificazione è un passo indietro perché debole sotto il profilo concettuale e metodologico.

Se 2.800 unioni civili vi sembran poche

Sono 2.803 le unioni civili registrate in Italia dall’entrata in vigore della legge, il 2,2 per cento dei matrimoni avvenuti nello stesso arco di tempo. Sono tante o poche? Per dirlo è utile avere una nozione corretta del numero di persone omosessuali.

L’inarrestabile declino degli omicidi

Nel 2016 il numero degli omicidi commessi nel nostro paese è diminuito ancora. Vi ha senz’altro contribuito l’affermazione dello stato. Ma anche l’interiorizzazione, da parte dei cittadini, dell’imperativo che non ci si può fare giustizia da soli.

Se il malcontento è di classe

La lunga recessione italiana ha lasciato un forte malcontento in quasi tutte le classi sociali, compresi imprenditori e professionisti. Ma è aumentato anche il divario tra i diversi gruppi. Piccola borghesia e classe operaia sono le più scontente.

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