Lavoce.info

Autore: Maria De Paola Pagina 5 di 10

Schermata 2014-04-23 alle 18.11.23

Professoressa di Politica Economica presso il Dipartimento di Economia, Statistica e Finanza dell’Università della Calabria. Attualmente in congedo, è dirigente presso la Direzione Centrale Studi e Ricerche INPS. Si occupa prevalentemente di Economia del lavoro e dell’istruzione, Discriminazione di genere, Political Economy e valutazione di politiche pubbliche.

Se l’istruzione resta una questione di classe

In tutta Europa, gli studenti con basso rendimento si concentrano nelle famiglie in condizioni più svantaggiate. Anche perché quelle benestanti investono molto nell’educazione dei figli. Tocca alla politica riparare questa forma di disuguaglianza. 

Vecchiaia di un giovane povero

Come sarà la vecchiaia dei giovani di oggi? Potrebbe essere tutt’altro che serena, perché le difficoltà all’inizio dell’attività lavorativa lasciano una pesante eredità. Aumentano anche le diseguaglianze, che si riducono garantendo uguali opportunità.

Lavoro, il domani che verrà

La sostituibilità tra uomo e macchine ha raggiunto livelli prima impensabili. È difficile dire quali saranno gli effetti complessivi. Ma per affrontare questi grandi cambiamenti è necessario creare un sistema diffuso di istruzione di qualità.

A scuola fino ai 18 anni, obbligo o scelta?

Il ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli propone di alzare l’obbligo scolastico a 18 anni. Bisogna ricordare che individui più istruiti formano una società migliore. Ma non è scontato che più anni di istruzione formeranno individui con più competenze.

Le scelte finanziarie migliorano con una spinta gentile

Non basta l’educazione finanziaria per garantire buone scelte di investimento. Perché poi bisogna ricordarsi di avere informazioni e conoscenze per le decisioni corrette. È qui che entra in gioco quella “spinta gentile” che in Italia potrebbe essere utile.

Ancora troppa disuguaglianza a scuola

Il rapporto Invalsi 2016-2017 conferma le differenze Nord-Sud negli apprendimenti degli studenti. Ma permette anche di far luce sulle disparità dovute alle condizioni socio-economiche, con classi di diverso livello all’interno di una stessa scuola.

Dipartimenti di eccellenza: la nuova geografia delle università

Sono 180 i dipartimenti universitari italiani che saranno giudicati eccellenti e premiati con importanti risorse. Verrà così ridisegnata la geografia della formazione universitaria del nostro paese. Il Sud potrebbe uscirne definitivamente marginalizzato.

Da dove verranno i nuovi insegnanti

Il governo ha definito un nuovo sistema per il reclutamento degli insegnanti. Ha indubbi aspetti positivi purché riesca a effettuare una valida selezione. Altrimenti si aumenterà solo il numero dei docenti, senza migliorare la qualità della scuola.

Rischi di una scuola troppo al femminile

Un rapporto dell’Ocse ci dice che nelle scuole dei paesi industrializzati insegnano soprattutto donne. Le cause del fenomeno possono essere molte. Ma bisogna fare attenzione anche agli effetti perché gli studenti maschi potrebbero risultare penalizzati.

Se a scuola non c’è valutazione

Tutti concordano sui mali che affliggono il nostro sistema scolastico. La Buona scuola ha cercato di introdurre uno scambio: più insegnanti, ma con valutazione del loro operato. E qui ha fallito. Anche perché per essere credibile la catena valutativa deve partire dall’operato dei dirigenti.

Pagina 5 di 10

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén