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Autore: Marco Ponti Pagina 4 di 11

DSC_0025 Marco Ponti ha insegnato economia dei trasporti ed economia ambientale, prima a Venezia e poi per dieci anni come ordinario al Politecnico di Milano. Ha svolto attività di consulenza per la Banca Mondiale (in 15 paesi in via di sviluppo), per la Commissione Europea, per l'OECD, per cinque ministri dei trasporti, per le Ferrovie dello Stato e per il ministero del Tesoro. E’ stato presidente o consigliere di amministrazione di diverse società pubbliche e private del settore. Svolge attività di ricerca nell'ambito delle analisi di fattibilità economica e finanziaria dei progetti, regolazione economica e politiche pubbliche del settore (investimenti e gestione). È stato recentemente coordinatore del gruppo di valutazione economica delle infrastrutture di trasporto ed esperto della Struttura tecnica di missione del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti del primo governo Conte e membro dell'Advisory Board dell'Autorità di Regolazione dei Trasporti (Art). È attualmente responsabile dell'associazione non-profit Bridges Research, che svolge ricerche indipendenti nel settore.

Idea! Un carrozzone Ferrovie più Anas

Anas e alcune aziende di trasporto urbano potrebbero entrare nell’orbita di Ferrovie dello Stato. Non si tratterebbe certo di un fulgido esempio di politica orientata al mercato. Il già molto potente gruppo pubblico ne uscirebbe rafforzato. Lotti funzionali e gare nella soluzione per le strade.

Piovono soldi sui binari

Il ministro Delrio ha annunciato lo stanziamento di diversi miliardi per la costruzione di infrastrutture ferroviarie. Come al solito, manca qualsiasi misura degli obiettivi che si vogliono ottenere. Al di là dell’implicita assunzione che la spesa sia cosa buona in sé. Privatizzazioni rimandate.

Trasporti locali: il sussidio avvantaggia i più ricchi

Con tariffe tra le più basse in Europa, le ferrovie ricevono trasferimenti per circa 8 miliardi all’anno e il trasporto locale per 5 miliardi. Somme che potrebbero essere utilizzate in modo diverso e forse più utile per le fasce di popolazione a più basso reddito. Come si spostano i pendolari.

I risparmi del viaggio lento

I sussidi al trasporto pubblico, ferroviario o su gomma, sono una tra le voci più pesanti dei bilanci degli enti locali. È perciò importante verificare che non vi siano sprechi. Spesso solo il fattore tempo premia la scelta della ferrovia. Ma è una priorità sociale? Il caso della Brindisi-Taranto.

Lo straordinario risultato della Brebemi

L’autostrada che collega Milano a Brescia è costata molto più del previsto e, una volta aperta, ha registrato livelli di traffico modesti. Eppure, si tratta di un investimento che genera benefici netti alla collettività. Perché fa diminuire la congestione sulla parallela A4. Insegnamenti da trarre.

Autostrade, continua il balletto delle proroghe

Prosegue il balletto delle proroghe delle concessioni autostradali. Lo Stato rinuncia così ai proventi delle gare. Ma non si preoccupa neanche di stabilire l’effettiva utilità delle nuove tratte che giustificano quei prolungamenti. Tanto a pagare sono gli automobilisti, con l’aumento dei pedaggi.

Quando il pullman conviene di più

Liberalizzato nel 2012, il trasporto su gomma conosce un grande successo in tutta Europa. E sembra ripetersi quanto già accaduto con l’ingresso sul mercato delle compagnie aeree low cost: prezzi più bassi e una straordinaria espansione del servizio. Sussidi e tutela dei consumatori a basso reddito. 

Concorrenza fermata in aeroporto

Fusione in vista per le due società che gestiscono i più importanti scali lombardi: Malpensa, Linate e Orio al Serio. Si creerà così una posizione dominante, a scapito della concorrenza, che dovrebbe richiamare l’attenzione dell’Antitrust. Il conflitto di interesse dei due comuni interessati.

Dopo le autostrade, le ferrovie: la concessione è un affare

Una concessione dovrebbe implicare il trasferimento al concessionario di un rischio operativo. In Italia non è mai stato così per le autostrade. Ora il sistema rischia di estendersi alle infrastrutture ferroviarie. Eccesso di investimenti, direttiva Recast e la potente lobby ferroviaria europea.

Terzo valico: un’analisi tutta da rifare

L’analisi costi benefici del “terzo valico” risale al 2002 e finora non era stata resa pubblica. Ora appare datata e basata su previsioni di traffico che col tempo si sono dimostrate largamente esagerate. Sarebbe il caso di rifarla, magari utilizzando anche una metodologia più corretta.

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