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Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Sommario 7 novembre 2005

Nuovo rinvio del decreto che dovrebbe smobilizzare il Trattamento di Fine Rapporto. La legge delega è ormai scaduta oltre ogni ragionevole proroga. Se il Governo vuole attuarla dovrà varare il decreto al Consiglio dei Ministri del 17 novembre. Trovando un accordo sulla portabilità dei conferimenti “contrattuali” dei datori di lavoro nel passaggio fra fondi contrattuali e fondi aperti. La bozza di decreto attuativo su cui si è impegnato il Ministro Maroni concede molto alle imprese, alle banche e ai sindacati, poco ai lavoratori. Questi ultimi vanno tutelati garantendo informazioni adeguate sulla previdenza integrativa.  Come in Svezia, si potrebbe raccogliere il Tfr smobilizzato presso l’Inps e trasferirlo a fondi pensione scelti dai lavoratori, offrendo a questi rendiconti sulla struttura dei costi e la performance dei fondi. Troppo spesso i gestori privati nascondono le commissioni che percepiscono e mostrano benchmark costruiti a loro uso e consumo.

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Aggiornamento: Lavori in corso di Giuseppe Pisauro.
Legge elettorale con paradosso di Aline Pennisi, Federica Ricca, Bruno Simeone.

Sommario 2 Novembre 2005

Si parla spesso di tassare le rendite finanziarie, confondendo due problemi diversi: i) l’unificazione delle aliquote della tassazione dei redditi finanziari delle persone fisiche e ii) la tassazione delle plusvalenze speculative in capo alle società di capitali. Solo il secondo è (parzialmente) affrontato dalla manovra finanziaria. In entrambi i casi sarebbe importante non limitarsi a considerare gli effetti sul gettito, ma valutare gli effetti delle riforme proposte sul finanziamento con capitale proprio da parte delle imprese.

L’aumento di gettito che potranno fornire le misure di contrasto all’evasione fiscale contenute in finanziaria, d’altro lato, non può che essere irrisorio rispetto alle dimensioni complessive del fenomeno. Il Governo deve fornire un rendiconto di quanto è stato recuperato con le misure di contrasto in questi anni. Il meccanismo del 5 per mille farà perdere gettito, ma solo a partire dal 2007. Si configura però come l’ennesima agevolazione fiscale per il terzo settore, e interviene in altri campi rischiando di spiazzare interventi preeesistenti.

Un dossier per meglio orientarsi nella complessa vicenda dell’esenzione da Ici degli immobili degli enti ecclesiastici.

Ferrovie e dintorni

Le ferrovie sono uno dei punti cardine del sistema infrastrutturale e dei servizi di trasporto del paese. E da sempre purtroppo sono un punto di
“sofferenza” del sistema paese, martoriato da carenze di fondi, grandi investimenti statali in direzioni dubbie, rapporti sindacali molto
complessi, inefficienze. Un maggiore coordinamento del sistema trasporti e una maggiore attenzione anche alle “piccole cose” sembra forse più utile di progetti faraonici.

Calcoli da pallottoliere?

Continuano ad arrivare brutte notizie sui conti pubblici. Malgrado le continue rassicurazioni fornite dall’esecutivo, nel giro di pochi giorni sono state varate due manovre correttive: una relativa all’anno in corso e una, annunciata solo oggi, relativa al 2006.  Non erano infondati quindi i nostri calcoli e i nostri timori; in particolare quando avevamo ripetutamente segnalato come nel  tendenziale fossero occultate entrate di natura temporanea per diversi miliardi.

Sommario 24 ottobre 2005

La Camera ha approvato in via definitiva la riforma Moratti sullo stato giuridico. Da più parti sono stati sollevati dubbi sull’efficacia effettiva di questa riforma, che potrebbe rivelarsi inapplicabile. Tra i tanti nodi che restano irrisolti vi è quello dell’autonomia effettiva delle università nel reclutamento del personale docente, oltre che quello di come assicurare meccanismi di selezione maggiormente meritocratici.
I problemi di funzionamento dell’università non sono solo legati all’organizzazione interna, ma anche al reclutamento e alla produttività dei docenti, specialmente in un contesto in cui il divario territoriale si riflette anche sulle competenze acquisite dagli studenti o su transizioni sempre più incerte in mercati del lavoro segmentati. La valutazione della ricerca è il tema chiave, ma anche un punto debole di una riforma poco utile e che suscita molte controversie.

Aggiornamenti: Questione morale e competitività della Cina, di Giorgio Barba Navaretti

Non solo devolution

Oggi alla Camera si vota per la riforma costituzionale del Polo. E’ il secondo passaggio. Dopo resta solo l’approvazione definitiva da parte del Senato. Ma non è chiaro se la riforma sarà mai applicata.

Engrish

Sommario 17 Ottobre 2005

La globalizzazione è fonte di grandi opportunità. Va però gestita con politiche efficaci. L’opinione pubblica nei paesi industrializzati si oppone alle importazioni e ancor più a un aumento dei flussi migratori. Per favorire l’integrazione di culture diverse è indispensabile rivisitare tutto il nostro apparato di regole, riducendo quelle che non sono indispensabili o in palese contraddizione con una società multiculturale, assicurando allo stesso tempo che le regole rimaste vengano rispettate da tutti.
La globalizzazione rischia anche di favorire il diffondersi di epidemie e pandemie. L’esperienza dell’Aids evidenzia un fallimento di mercato, l’atteggiamento attendista degli stati di fronte ai rischi dell’ influenza aviaria, ci ricorda che esistono anche “i fallimenti” dei governi.
Con mercati sempre più integrati a livello mondiale il prezzo della benzina in Italia dipende anche dai tassisti cinesi. Anche in questo caso però i policy makers possono intervenire per correggere le distorsioni indotte da politiche mal congegnate.

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Aggiornamenti: Per qualche antivirale in più di Marcello Basili e Maurizio Franzini;
Il capitale umano nella lotta alla povertà di Emanuele Baldacci;
Finanziare lo sviluppo di Alessandro Magnoli e Nicola Pontara.

Quattro conti sul ponte

La cordata Impregilo ha appena vinto la gara (due soli partecipanti) per costruire il Ponte sullo Stretto. Lasciando da parte la congruità dell’offerta, restano fortissimi dubbi sull’utilità dell’opera, sull’entità dei finanziamenti privati (se tali sono i soldi di FS) e sulle inevitabili esigenze di risorse pubbliche nel prossimo futuro, per tacere dell’incubo paesistico-ambientale di un mostro di cemento iniziato e non finito. Ma è tutto il disegno della “grandi opere” a lasciare perplessi: non sembra che esse siano le più urgenti per risolvere i problemi della logistica, che avrebbe bisogno molto più di “piccole opere”, mentre i meccanismi previsti dalla Legge Obiettivo per accelerare le opere non sembrano aver funzionato. Intanto il cattivo esempio del Ponte tende ad attecchire anche nelle piccole città…

Sommario 13 ottobre 2005

Il Nobel per l’economia torna ad essere assegnato a studiosi di teoria dei giochi. Forse

Robert Aumann meritava più il premio di Thomas Schelling. Mettiamo in luce il contributo dei due grandi economisti.
Mentre si profila una manovra correttiva per il 2005, la copertura della Finanziaria 2006 appare sempre più debole, man mano che si riesce a saperne di più sulla manovra. In particolare suscitano interrogativi le entrate da vendite di immobili, la regolazione dei flussi di Tesoreria, il co-finanziamento dei progetti comunitari, la lotta all’evasione e la riforma della riscossione. Preoccupa la filosofia della Finanziaria sui tagli a Regioni ed enti locali. Porre un limite alla spesa rappresenta infatti un’indebita interferenza del centro sull’autonomia della periferia. Ed è concettualmente incompatibile con il federalismo che ammette solo il controllo sul saldo di bilancio.

La quota di famiglie povere è aumentata di un punto percentuale nel 2004, salendo all’11,7 per cento. Cresce anche il divario tra Nord e Sud. Colpa anche di un sistema di welfare tra i più inefficaci in Europa. Così come deludenti sono stati i tentativi di aumentare i redditi familiari con i tagli all’Irpef.
La cordata Impregilo ha vinto la “gara” (due soli partecipanti!) per costruire il Ponte sullo Stretto. Lasciando da parte la congruità dell’offerta, restano fortissimi dubbi sull’utilità dell’opera, e sulle inevitabili esigenze di risorse pubbliche nel prossimo futuro, per tacere dell’incubo paesistico-ambientale di un ponte lasciato a metà.

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