Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 125 di 184

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Le molte ombre della politica del lavoro

Lotta al precariato

1. Il programma dell’Unione si propone in primo luogo di combattere il lavoro precario favorendo il lavoro stabile a tempo indeterminato; e indica come passaggio legislativo cruciale per il conseguimento di questo obbiettivo il “superamento” della legge Biagi (Dlgs n. 276/2003), cui si imputa di avere invece favorito il lavoro precario. Su questo terreno, però, la prima misura efficace del governo è consistita in un giro di vite contro l’abuso delle collaborazioni autonome “a progetto” nei call centre, dato mediante l’emanazione della circolare del ministro del Lavoro n. 17/2006, che è essenzialmente fondata su di una applicazione rigorosa di quanto disposto su questa materia dalla stessa legge Biagi.
Non è il caso di riconoscere onestamente che quella legge non ha favorito e non favorisce affatto il lavoro precario e che il dualismo del nostro mercato del lavoro affonda le sue radici nell’assetto istituzionale che il mercato stesso è venuto assumendo molto prima della XIV legislatura, lungo l’arco dell’ultimo quarantennio?
2. La stabilizzazione ope legis di molte decine di migliaia di lavoratori precari nel settore pubblico, che si sta preparando in questi giorni, non accompagnata da alcuna misura volta a rimuovere le cause strutturali di quel dualismo – che nel settore statale è particolarmente marcato per la maggiore rigidità e amovibilità degli addetti – non rischia di rendere ancora più difficile l’accesso al lavoro stabile in questo settore per le generazioni future?

“Amministrazione pubblica di qualità” e “rilancio dell’impiego pubblico”

1. Sul piano della negoziazione collettiva delle condizioni di lavoro nel settore pubblico il primo anno del nuovo governo non è stato particolarmente brillante, né coerente con queste due enunciazioni contenute nel programma elettorale. Come intende il governo assicurare che una parte consistente dell’aumento di spesa preventivato per il rinnovo dei contratti degli statali sia destinato davvero a premiare l’efficienza e la produttività individuali e collettive?
2. Quali iniziative il governo intende adottare per favorire il radicamento della cultura della valutazione e della misurazione dell’efficienza e della produttività nelle amministrazioni pubbliche?
3. Uno dei mali peggiori delle nostre amministrazioni pubbliche consiste nell’obliterazione di fatto delle prerogative della dirigenza: in particolare, del potere di organizzazione e trasferimento del personale e del potere disciplinare (le sanzioni disciplinari sono ridotte a improbabili pene accessorie che scattano soltanto in seguito alle condanne penali). Non è il caso di restituire alle amministrazioni pubbliche la necessaria reattività, sul piano organizzativo ma anche su quello disciplinare, rispetto alle disfunzioni gravissime che vengono denunciate ormai quotidianamente?

3.1. Può considerarsi congruo con questo obbiettivo il riconoscimento del carattere necessariamente “consensuale” del trasferimento del dipendente pubblico, contenuto nel Memorandum firmato da governo e sindacati il 18 gennaio scorso?
3.2. – Può considerarsi congrua l’unica iniziativa adottata dal governo in materia di ripristino della necessaria severità disciplinare nei confronti dei dipendenti, consistente nel ridurre da tre a due anni l’entità della condanna penale del dipendente pubblico cui può conseguire il licenziamento disciplinare? È giusto che un impiegato pubblico conservi il posto anche se condannato (purché a meno di due anni) per reati contro l’amministrazione pubblica?

Sistema delle relazioni sindacali

Nel programma dell’Unione si prevede che siano imprenditori e sindacati a decidere i contenuti della riforma della struttura della contrattazione collettiva e la corrispondente riforma della rappresentanza sindacale nei luoghi di lavoro. Senonché da ormai tre anni la trattativa fra le parti sociali su questo terreno è totalmente bloccata. Nel frattempo si è aggravata la crisi del sistema delle relazioni sindacali: è ormai normale che un contratto collettivo nazionale venga rinnovato con mesi o anni di ritardo rispetto alla scadenza, soprattutto (ma non solo) nel settore pubblico e nei vari comparti dei servizi pubblici, anche a causa dell’evidente sovraccarico di funzioni determinatosi sulla contrattazione di livello nazionale. Il governo è intenzionato a svolgere un ruolo propulsivo nei confronti delle parti sociali, come lo fece nel 1992 e nel 1993? Se sì, quali sono le linee essenziali della riforma che intende promuovere? Oppure il governo intende astenersi da qualsiasi iniziativa su questo terreno?

Disciplina dei mercati finanziari, manca il disegno generale

Il programma

Il programma di governo della coalizione di centrosinistra prevede numerosi interventi nel campo della disciplina dei mercati finanziari con l’obiettivo di rafforzare la fiducia dei risparmiatori “nei mercati in cui investono i loro risparmi”. Questi interventi si intrecciano con alcune proposte di modifica del diritto societario nell’ambito di “una politica industriale per far crescere le imprese”.

Riassetto delle Autorità

La proposta più importante è, tuttavia, contenuta nella parte generale del programma dedicata al “valore delle istituzioni repubblicane” e riguarda la riorganizzazione e semplificazione dell’assetto delle Autorità preposte al controllo del sistema finanziario.
Il governo ha presentato in Parlamento un disegno di legge che effettivamente razionalizza le competenze in materia, suddividendole in base alle finalità che le singole Autorità perseguono, e concentrando tutti i poteri di vigilanza sulla stabilità in capo alla Banca d’Italia e sulla trasparenza in capo alla Consob. Tuttavia il progetto, che al momento sembra fermo in Parlamento anche per resistenze interne alla maggioranza, presenta alcuni aspetti critici, ad esempio con riferimento al ruolo del ministero del Tesoro, che dovrebbero essere chiariti.

Regolamentazione operatori

Per quanto riguarda la regolamentazione degli operatori si fanno numerose e specifiche proposte tra le quali:

a) imporre agli amministratori delle società quotate criteri di professionalità
b) limitare i patti di sindacato a questioni proprietarie e non gestionali
c) aumentare la trasparenza nell’offerta dei servizi finanziari
d) imporre una rigorosa separazione societaria, anche nell’ambito dei gruppi bancari, per la fornitura dei vari servizi finanziari non tradizionali
e) vietare agli analisti finanziari di gruppi bancari di offrire un servizio di valutazione sui titoli dai gruppi posseduti
f) vietare per il periodo di un anno al gruppo bancario di vendere all’investitore non professionale azioni di società delle quali ha curato la ristrutturazione o la collocazione di titoli sul mercato
g) definire più rigorosi limiti quantitativi ai finanziamenti delle banche ai propri azionisti
h) quotare la Borsa Italiana
i) ridurre lo scalino normativo tra società quotate e non quotate.

Commento

Di alcune di queste proposte (quella sui sindacati azionari) si è persa traccia, altre (ad esempio l’incremento della trasparenza nei servizi finanziari o i limiti più stringenti al finanziamento di azionisti delle banche) hanno in parte trovato accoglienza in alcuni provvedimenti già approvati (la legge sul risparmio e il successivo decreto correttivo) o in corso di approvazione (le norme di recepimento sulla Mifid).
Quello che comunque e con tutta evidenza, manca, è un disegno generale di riforma della disciplina del mercato finanziario che anche alla luce degli obblighi comunitari, si pensi soltanto al recepimento della direttiva sulle Opa, conduca ad un riordino complessivo di una normativa che corre il rischio di apparire eccessivamente frammentata e al continuo “inseguimento” dell’attualità.
In questo contesto, potrebbe trovare spazio anche una seria e non estemporanea riflessione su tutte le misure necessarie per, sono sempre parole del programma di governo, “incidere sulle forme di chiusura proprietaria come gruppi piramidali, accordi e patti di sindacato”.
Infine, si segnala un altro provvedimento proposto, quello relativo all’introduzione nel nostro ordinamento dell’azione collettiva risarcitoria (la class action) tuttora all’esame del Parlamento.

Sommario 5 giugno 2007

I costi della politica non sono solo e non sono tanto nelle remunerazioni di parlamentari, ministri, sottosegretari e amministratori pubblici, quanto negli scarsi rendimenti della loro attività di legislatori e di governanti. A poco più di un anno dall’insediamento del Governo Prodi, lavoce.info traccia un bilancio di quel (poco) che è stato fatto in materie ritenute prioritarie a Caserta o inserite nel dodecalogo post-crisi. Ecco le schede preparate dai redattori del sito in vista dell’incontro-intervista con il Presidente del Consiglio che si è svolto in un affollato auditorium di Trento l’ultimo giorno del Festival dell’Economia. Le schede sono dedicate a sette temi: innovazione, politica del lavoro, fisco, giustizia, energia e ambiente, mercati finanziari, federalismo fiscale.

Sommario 31 maggio 2007

Le Considerazioni finali che il Governatore della Banca d’Italia legge oggi all’assemblea conterranno prevedibilmente annunci di nuovi passi sulla strada della riforma dell’Istituto e dell’esercizio della vigilanza. All’attivo di questi primi 17 mesi della gestione di Mario Draghi alcuni provvedimenti significativi. Ma per restituire a Bankitalia tutta l’autorevolezza che deve avere rimane ancora molto da fare. Non soltanto da parte del Governatore ma anche da parte della politica.
L’allargamento dell’Unione Europea ha, come paventato alla vigilia, ridotto la produzione normativa delle istituzioni comunitarie. Per restituire capacità decisionale alla UE è necessario un nuovo trattato che superi quello di Nizza. Da riscrivere le regole di voto.
I precetti religiosi condizionano l’agire economico degli islamici e le banche europee devono tenerne conto. Se i risparmi degli immigrati non sempre raggiungono dimensioni appetibili per le grandi banche, l’interesse è oggi puntato sui capitali islamici che stanno abbandonando gli Stati Uniti.

Aggiornamento: Dov’è il valore di Alitalia, di Marco Ponti 

Siamo al festival dell’economia di Trento: il programma de lavoce.info.

Sommario 25 maggio 2007

Come incentivare il lavoro femminile e la maternità al tempo stesso? Speriamo che al convegno sulla famiglia di Firenze se ne discuta.
Tra i saggi del Partito democratico coperta una sola fascia d’età: 50-60 anni. Non è casuale. E’ il frutto del sistema di cooptazione della classe politica. La selezione dovrebbe partire dagli elettori.
Anvur: i nostri dubbi sulla vera funzione dell’agenzia di valutazione della ricerca vengono più che confermati dalla composizione del suo comitato direttivo e dalla vastità dei compiti assegnati.
E’ socialmente desiderabile la linea Tav Torino-Lione? I 16 miliardi di euro previsti vengono investiti bene? Un tentativo di analisi costi-benefici fornisce risultati molto negativi.

Chiara Saraceno commenta le proposte di Boeri e Del Boca sul lavoro femminile.

Manca poco ormai al festival dell’economia di Trento: il programma de lavoce.info.

Sommario 23 maggio 2007

Continua la rissa sull’utilizzo del cosiddetto tesoretto.  Che non c’è: aumentano sia le entrate che le uscite.  Il Ministro dell’Economia accerchiato potrebbe proporre uno scambio: ogni euro preso dal tesoretto comporterà un euro in più di manovra (possibilmente in termini di contenimento della spesa) nel prossimo Dpef.
Gli incentivi all’innovazione partono da mille rivoli pubblici e formano un fiume di denaro che spesso arriva alle imprese sbagliate. Bisogna imporre obiettivi chiari a chi ne beneficia e sottoporli a verifica. L’alfabetizzazione economica dei nostri politici lascia molto a desiderare.  Ostacola la risoluzione dei problemi.  Mentre due sentenze della Consulta hanno di fatto decretato la fine dello spoils system. Ci sarà ancora meno ricambio di dirigenti pubblici.
Corsi e ricorsi: si riaffaccia nel governo Prodi la proposta di abolire l’Ici sulla prima casa. Valgono le stesse considerazioni fatte da lavoce.info quando l’idea fu lanciata da Berlusconi. Costretti a ripeterci.

Manca poco ormai al festival dell’economia di Trento: il programma de lavoce.info.

Chiara Saraceno commenta le proposte di Boeri e Del Boca sul lavoro femminile.

Sommario 15 maggio 2007

Perchè i paesi europei non chiedono le dimissioni del presidente della Banca Mondiale, Paul Wolfowitz? I francesi hanno conferito a Nicolas Sarkozy un mandato per il cambiamento. Ma quali saranno le sue priorità politiche? E come si ripercuoteranno sull’Europa?
Un bilancio di come il sindaco di Roma, Walter Veltroni, ha utilizzato il decreto Bersani sui taxi: la corporazione dei tassisti si è rafforzata e l’esempio rischia di essere seguito da Milano.
Bisogna conservare o abbandonare la soglia del 30 per cento che fa scattare l’Opa? Una proposta che vuole dare certezza agli investitori e selezionare con un criterio diverso le società a cui si applica l’obbligo.
Vero o falso? lavoce.info verifica alcuni numeri detti nei giorni scorsi in Tv. Al vaglio le affermazioni del ministro Mussi, del senatore Marino e di Michele Santoro.

Andrea Ichino e Alberto Alesina commentano l’intervento di Tito Boeri e Daniela Del Boca sulle pari opportunità. La controreplica degli autori.

Un chiarimento di Carlo Podda segretario della CGIL Funzione Pubblica riguardo al contratto integrativo del MEF. Di questi temi si parlera’ in un incontro al festival dell’economia di Trento.

Vero o falso? Capitolo “università”

Si è discusso di università in una puntata di AnnoZero. Conduttore, ministro e ospiti hanno elencato qualche cifra in libertà. Sulla spesa per studente dei vari paesi e su quella di singoli atenei, soprattutto americani. E anche le “classifiche” delle migliori università hanno riservato notevoli sorprese. Come sempre, cerchiamo di fare chiarezza.

Sommario 11 maggio 2007

Per sostenere davvero la famiglia bisogna aiutare le donne meno abbienti a trovare tempo per un lavoro retribuito. Oggi, tra cura dei figli, dei famigliari non autosufficienti e della casa, le donne hanno meno tempo libero degli uomini. E l’ultimo contratto delle colf fa aumentare di molto il costo delle badanti. Ma di questi problemi non trattano nè il Family Day, nè i Dico. Apriamo il confronto su di una proposta: un credito di imposta per la cura dei figli e dei famigliari non autosufficienti. La componente femminile nel parlamento è una delle più basse d’Europa.
Autostrade e Telecom: due casi di intervento della politica nelle società che operano in base a concessioni di Stato. Si bloccano operazioni con norme non scritte. Pagano, come sempre, i consumatori.
Gli aiuti allo sviluppo promessi dal G8 non si materializzano. L’Italia fa peggio: il suo contributo è stato tagliato del 30 per cento nel 2005-2006 ed è meno efficace della media.

Primo concorso fotografico opensource de lavoce.info. L’esposizione al Festival dell’Economia di Trento. Il programma allo stand de lavoce.info.

Sommario 7 maggio 2007

L’elettorato francese si sposta a destra per le proposte economiche più che per l’ideologia. Nicolas Sarkozy ha proposto di ridurre le tasse mentre Ségolene Royal ha spaventato i proprietari di case. Sulle elezioni francesi ha pesato anche l’atteggiamento nei confronti dell’immigrazione. Da noi finalmente si considerano scelte più pragmatiche a riguardo, ma la possibilità di mettere in pratica alcune norme è ancora tutta da verificare.
Si apre ufficialmente la verifica sulle pensioni. Si parla di modello tedesco, ma non tutti sanno cos’è. Una scheda per capirlo. Ci sono 100 milioni di euro stanziati per il Fondo per le non autosufficienze. Una somma inadeguata, di cui ancora non si conosce l’utilizzo. Occorrono un progetto per definire una politica di aiuto alle famiglie e maggiori risorse.
Ospitare il Campionato di calcio europeo incide sull’economia di un paese in modo non trascurabile. Per l’Italia ancora di più. Una stima dell’occasione perduta con la bocciatura dell’Italia a sede di Euro 2012.

Primo concorso fotografico opensource de lavoce.info. L’esposizione al Festival dell’Economia di Trento. Il programma allo stand de lavoce.info.

Pagina 125 di 184

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén