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Autore: Giuseppe Bertola

bertola Giuseppe Bertola ha ottenuto il PhD in Economia al MIT (Usa). Attualmente è professore di Economia Politica presso la Facoltà di Scienze Politiche dell'Università di Torino. E’ stato Assistant Professor e Assistant Director of the International Finance Section presso la Princeton University. Ha collaborato come esperto scientifico ed accademico con FMI, Commissione Europea, Banca d'Italia. E' condirettore di Economic Policy e del Giornale degli Economisti e Annali di Economia. Oltre ad essere autore di numerosi articoli pubblicati sulle più prestigiose riviste scientifiche e internazionali, ha scritti alcuni capitoli del manuale “Handbook of Labor Economics e Handbook of Income Distribution (North-Holland)”. E’ inoltre coautore (con Fabio Bagliano) di Metodi dinamici e Fenomeni Macroeconomici (il Mulino)

Una strada svizzera per l’Unione Europea

Gli svizzeri hanno capito che è necessario affrontare i problemi comuni in modo pragmatico e condiviso, pur rispettando le differenze culturali tra le diverse regioni. Un modello valido anche per l’Unione Europea.

Il buono-scuola? Vale solo per gli anglosassoni

I buoni-scuola permettono davvero a studenti bravi ma poveri di frequentare scuole migliori? È così nei paesi anglosassoni. Ma non in quelli dove l’educazione statale è di alta qualità. Lo dicono i risultati di uno studio basato sull’indagine Pisa. Come rafforzare l’uguaglianza delle opportunità.

MERCATI DEL LAVORO SULL’ORLO DELLA CRISI

La disoccupazione cresce in Europa a ritmi superiori a quelli del passato. E con un andamento simile a quello degli Stati Uniti. La recessione di oggi interviene infatti su mercati del lavoro europei resi più flessibili dalle riforme degli ultimi anni. Ciò non significa che sia auspicabile tornare alle rigidità del passato, come invece potrebbe accadere sull’onda della crisi. Serve invece un approccio integrato e, per quanto possibile, coordinato nella regolamentazione del mercato del lavoro e dei mercati finanziari, per garantire la stabilità di entrambi.

UNIONE MONETARIA E CORSE AL RIBASSO*

Gli studi empirici mostrano che l’Unione monetaria migliora l’andamento economico dei paesi che ne fanno parte. Ma è anche associata a una maggiore disuguaglianza e una minore spesa sociale. Tutto ciò solleva dubbi sulla sostenibilità politica dell’Unione monetaria senza una integrazione politico-sociale e un più ampio sviluppo del mercato finanziario. E guardando al futuro, sarebbe sbagliato e pericoloso non prendere in considerazione le implicazioni dell’integrazione economica sulle cause e i rimedi della disuguaglianza di reddito.

Il mercato*

Tra gli economisti c’è chi pensa che il mercato sia in grado di risolvere tutti i problemi, ma tra la gente comune, i politici e gli intellettuali sono moltissimi a percepirlo come una fonte di preoccupazioni. In realtà è un meccanismo potente, che non può risolvere tutto, ma può migliorare la nostra vita. Ma è anche un meccanismo complesso e delicato, che va compreso per essere apprezzato e che, come altri canali di interazione sociale e come i fenomeni naturali, per esserci utile ha bisogno di regolazione e manutenzione. Per i lettori de lavoce.info un estratto, già pubblicato a suo tempo come anticipazione, dell’ultimo libro di Giuseppe Bertola.

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