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Autore: Francesco Daveri Pagina 4 di 28

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È stato Professor of Macroeconomic Practice alla School of Management dell'Università Bocconi, dove insegnava Macroeconomics, Global Scenarios ed è stato direttore del Full-Time MBA. Ha insegnato in varie università come l’Università Cattolica (sede di Piacenza), Parma, Brescia, Monaco e Lugano. Ha svolto attività di consulenza presso il Ministero dell’Economia, la World Bank, la Commissione Europea e il Parlamento Europeo. Le sue ricerche si sono concentrate sulla relazione tra le riforme economiche, l’adozione delle nuove tecnologie e l’andamento della produttività aziendale e settoriale in Italia, Europa e Stati Uniti. Ha collaborato con il Corriere della Sera e ha fatto parte del comitato di redazione de lavoce.info, di cui è stato Managing editor dal 2014 al 2020. Scomparso il 29 dicembre 2021.

Finisce la recessione, ma l’economia è da zero virgola

Nel primo trimestre 2019 è finita la recessione e così la crescita 2019 può essere rivista un po’ al rialzo. A patto che il governo non complichi tutto con una nuova raffica di promesse inattuabili.

Def 2019: ricomincia il teatrino

Con la presentazione del Documento di economia e finanza 2019 va in onda di nuovo uno spettacolo già visto: annunci di obiettivi responsabili accoppiati a nuove promesse incoerenti e non credibili. Fino alla prossima ritirata o salita dello spread.

Arriva il decreto sana-errori

Super-ammortamento, mini-Ires e modifiche ai Pir: tre articoli del “decreto crescita” in realtà servono ad aggiustare errori e manchevolezze della legge di bilancio 2019 approvata solo tre mesi fa. Gli effetti sulla crescita saranno invece limitati.

Dopo il “cambiamento” arriva un po’ di buonsenso?

Il ministero dell’Economia prepara un pacchetto investimenti che potenzia misure già esistenti. Meglio sarebbe stato vararlo in estate, quando però le due componenti del governo erano impegnate sulle leggi-simbolo. Ora speriamo almeno in una rapida messa a punto e approvazione.

Manovra bis? Meglio un realistico bilancio 2020

Per aggiustare il deficit 2019 tutti chiedono al governo una manovra correttiva. Che si potrebbe evitare se l’esecutivo scrivesse una legge di bilancio 2020 che rispetti l’algebra e il buonsenso, prima ancora che l’economia.

Povera Europa: dove dilaga il disagio sociale

I dati Eurostat mostrano che in Europa il rischio di essere poveri è molto più elevato per le persone extracomunitarie. Se si vuole davvero combattere la povertà, è necessario che le politiche di sostegno non discriminino proprio chi ne ha più bisogno.

È arrivata la mini recessione attivamente cercata

Nel quarto trimestre 2018 l’Italia è entrata in una (mini) recessione. Ma al contrario di quello che dice il premier Conte, i dati su aspettative e investimenti aziendali dicono che il calo del Pil è stato in parte autoinflitto dal governo.

La recessione mondiale che non c’è

Le ultime stime dell’Fmi certificano un rallentamento dell’espansione. Che succederà ora? Certo, il quadro potrebbe peggiorare. Ma ci sono anche segnali che inducono all’ottimismo. Tanto più che le banche centrali continuano a vigilare sulla situazione.

L’effetto Salvini sugli sbarchi conta metà dell’effetto Minniti

I dati mensili dell’Onu sugli sbarchi via mare mostrano che gli accordi con la Libia del ministro Minniti hanno prodotto risultati due volte più grandi della chiusura dei porti e della guerra alle Ong del ministro Salvini.

10 miliardi in meno, i numerini che evitano le sanzioni europee

Il governo cambia tattica e decide di fare i compiti per il 2019, limando il deficit al 2,04 per cento del Pil e la crescita all’uno per cento. Arriva una tregua natalizia che non risolve i problemi di una manovra di cattiva qualità.

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