Dopo la condanna unanime dei comportamenti illeciti che hanno portato ai recenti crac finanziari, già si levano gli allarmi di coloro che temono di sottoporre le aziende a un eccessivo rigore. Opinione pubblica e Parlamento devono resistere a queste pressioni. Altrimenti le nuove autorità per la tutela del risparmio rischiano di vedersi negare i necessari strumenti di controllo e sanzione. Così come è accaduto alla Consob, esautorata di funzioni e poteri fino a farla diventare un “cane che non morde e non abbaia”.