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Autore: Emanuele Massetti

DUE GRADI D’ILLUSIONE

A L’Aquila i leader delle maggiori economie mondiali si sono impegnati a mantenere al di sotto dei due gradi l’aumento della temperatura terrestre causato dall’effetto serra. Non è però un obiettivo raggiungibile con certezza. Anzi, ha una buona probabilità di essere ottenuto solo attraverso uno sforzo di riduzione delle emissioni immediato, di notevole entità, globale e inevitabilmente costoso. Difficile dunque da realizzare. Si dovrebbe invece ripensare la politica climatica, dando molto più peso all’integrazione tra misure di mitigazione e di adattamento.

Il ritorno del nucleare

Dopo anni di oblio, la nuova preoccupazione per la sicurezza energetica e la necessità di contrastare il riscaldamento globale riaprono il dibattito sull’energia nucleare. I tempi per la ricerca di tecnologie innovative sono lunghi e le riduzioni di gas serra entro il 2050 dovranno avvenire con le tecnologie di  adesso. Ma la scarsa sicurezza non sembra un motivo valido per dire no al nucleare: i rischi connessi al suo utilizzo sono ben inferiori a quelli che si registrano in altri settori produttivi e nelle attività che ci vedono abitualmente coinvolti. Da valutare, invece, la sua convenienza economica, se le quotazioni del petrolio torneranno basse.

Food for oil

Da qualche tempo i biocombustibili sono sotto i riflettori. In parte per l’elevato prezzo del petrolio e in parte per i benefici ambientali che derivano dalla sostituzione di benzine e diesel con i loro alter ego biologici. La stessa Commissione europea ne vuole aumentare l’utilizzo con incentivi e deroghe alla Pac. Ma cosa sono esattamente i biocombustibili? Davvero ci permetteranno di avere aria più pulita e allo stesso tempo risparmiare? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza per comprendere i loro veri vantaggi e le reali possibilità di diffusione.

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