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Autore: Beniamino Quintieri

È Professore Ordinario di Economia e Finanza Internazionale presso l’Università di
Roma “Tor Vergata”. È Presidente della Fondazione Manlio Masi - Osservatorio nazionale per l’internazionalizzazione e gli scambi. È stato Presidente Ice – Istituto nazionale per il Commercio Estero, Commissario Generale del Governo per l’Esposizione Universale di Shanghai 2010 e Presidente di Sace. Nel 2005 ha ricevuto dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi la massima Onorificenza di Cavaliere di Gran Croce.

Più qualità istituzionale al Sud per usare bene il Pnrr

Il Pnrr rappresenta un’occasione unica per ridurre il divario Nord-Sud. È necessario migliorare la qualità istituzionale delle regioni meridionali per garantire che le risorse si traducano in investimenti efficaci e in uno sviluppo omogeneo del paese.

I destini incrociati delle economie di Italia e Germania

La Germania è il principale partner commerciale dell’Italia, nell’export come nelle importazioni. Nelle catene globali del valore, poi, le interrelazioni sono in costante crescita. Una eventuale recessione tedesca avrebbe conseguenze gravi anche per noi.

I mille rivoli dell’export italiano

Nuovo record per le esportazioni italiane. Negli ultimi 25 anni è aumentato anche il numero di paesi raggiunti dal nostro export e la diversificazione è cresciuta più che in altri paesi. Nonostante il rallentamento del commercio mondiale. Imprese piccole e medie nelle dimensioni ma di ampi orizzonti.

Esportazioni di made in Italy: un primato in declino

L’Italia esporta ancora un numero elevato di prodotti manifatturieri, ma non compare tra i paesi con i risultati migliori nel commercio mondiale. Negli ultimi anni sono stati proprio i settori di punta a registrare le dinamiche più deludenti. Presenza ed export nei comparti dove la domanda cresce.

Come promuovere l’Italia. E il commercio

Torna il vecchio ministero del Commercio estero. Ma il problema principale non è tanto stabilire in quale dicastero debbano confluire le burocrazie competenti, quanto piuttosto individuare un assetto complessivo delle politiche per l’internazionalizzazione più ordinato ed efficiente di quello attuale. Una possibile riforma corre lungo quattro linee: ridare allo Stato centrale la competenza esclusiva della promozione internazionale, costituire una cabina di regia, trasformare l’Ice in una agenzia governativa, proseguire nella creazione di “sportelli unici” all’estero.

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