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Autore: Andrea Stuppini Pagina 4 di 7

Schermata 2014-04-30 alle 16.40.28 Deceduto nel gennaio 2020. Era dirigente della Regione Emilia-Romagna e si occupava prevalentemente di welfare, esclusione sociale ed immigrazione. Negli anni novanta ha diretto l'Agenzia regionale per l'impiego dell'ER. Era rappresentante delle regioni nel Comitato tecnico nazionale sull'immigrazione. Annualmente redigeva il Dossier Immigrazione di Caritas-Migrantes. Faceva parte del comitato editoriale della rivista 'Autonomie locali e servizi sociali'.

Gli immigrati? Un affare per l’Inps se regolari e giovani

Gli immigrati sono oggi un vantaggio per l’Inps. E lo saranno finché la distribuzione per età della popolazione straniera rimarrà simile a quella attuale. Quanto alle truffe di cui spesso si parla, sono un fenomeno del tutto marginale.

Immigrati e case popolari: i numeri contro i miti

Nelle graduatorie per le case popolari gli stranieri sono spesso ai primi posti. Perché hanno redditi nettamente inferiori agli italiani e perché molte famiglie italiane hanno già una casa di proprietà. Ben diversi i numeri delle reali assegnazioni.

Controllo delle nascite, l’altra faccia della lotta alla povertà

Mentre l’Europa e molti paesi occidentali sono alle prese con l’invecchiamento demografico, la popolazione mondiale continua a crescere. Il tema non è certo nuovo, ma va affrontato nell’ambito di politiche di sviluppo basate sulla crescita economica.

La cittadinanza non è un concetto immutabile

America Latina: il problema è la diseguaglianza

La condanna di Lula è solo l’ultimo tassello di una lunga crisi politica in Brasile. Ma tutto il Sud America è in fermento. Nel continente non potrà esserci stabilità politica ed economica se non si affronta il problema cronico della diseguaglianza.

Cittadinanza: non dimentichiamo gli adulti

La legge sullo ius soli modifica i requisiti per ottenere la cittadinanza italiana solo per i minori. Per gli adulti resta in vigore una normativa più restrittiva rispetto agli altri paesi europei. Perché dieci anni di residenza è un tempo troppo lungo.

Ius soli, una strada per l’integrazione

La legge sullo ius soli è il riconoscimento della trasformazione dell’Italia da paese di emigrazione a paese di immigrazione. E riguarda ragazzi che nella maggioranza dei casi non si sentono “immigrati”, ma italiani. È semmai una riforma incompleta.

Rimpatri impossibili senza accordi bilaterali

Il decreto Minniti vuole snellire le procedure sull’accoglienza dei richiedenti asilo e aumentare i rimpatri di chi non ha diritto alla protezione. Ma le espulsioni richiedono accordi bilaterali con i paesi di origine. E con le nazioni dell’Africa sub-sahariana non li abbiamo.

Non solo profughi: l’economia degli immigrati

Alcuni numeri aiutano a mettere nella giusta prospettiva quella che spesso viene definita “emergenza immigrazione”. I costi sostenuti dalla pubblica amministrazione per gli stranieri residenti in Italia sono ampiamente compensati da tasse e contributi versati dagli stessi lavoratori stranieri.

Investimenti utili: i progetti di migrazione circolare

I paesi europei spendono miliardi nel tentativo di fermare i flussi migratori. Sarebbe forse più utile investire in progetti di rimpatrio volontario assistito. Formano i migranti e permettono a chi torna di avviare un’attività propria. Il vantaggio di mantenere relazioni con entrambe le realtà.

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