Roberto Maroni, Ballarò (Rai 3), 5 febbraio
“Noi abbiamo fatto il federalismo fiscale nel 2009 che riguardava il passare da un sistema di rimborso della spesa sanitaria a piè di lista ai costi standard […] questa legge c’è, doveva entrare in vigore nel 2013, purtroppo è stata bloccata messa in pausa dal governo Monti. Le Regioni hanno adeguato i costi standard però non è entrata in vigore.”

FALSO MA…

Il metodo dei costi e del fabbisogno standard come criterio per il rimborso della spesa sanitaria viene introdotto con la legge delega n.42 del 5 Maggio 2009 (“Delega al Governo in materia di federalismo fiscale, in attuazione dell’articolo 119 della Costituzione”).
Le nuove direttive tuttavia non vengono a sostituire il rimborso a piè di lista (introdotto con la legge 833/78), come sostiene Maroni, ma il sistema di finanziamento a “quota capitaria” che sostituì il primo nel 1992.
Procediamo con ordine.
All’art. 2, comma 2, della legge delega 5/5/2009, costo e fabbisogno standard vengono individuati come parametri per il finanziamento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea) in quanto, valorizzando efficienza ed efficacia, costituiscono l’indicatore rispetto al quale comparare e valutare l’azione pubblica. I costi standard determineranno per ciascuna Regione il limite di spesa ammesso e coperto dai meccanismi di autofinanziamento e di perequazione previsti.
La norma delega quindi al governo il compito di individuare e istruire operativamente sul metodo di calcolo da adottare. Tutto ciò avviene con l’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto legislativo sui costi standard della sanità regionale e sull’autonomia impositiva delle Regioni (7 Ottobre 2010). Il decreto specifica appunto il metodo di calcolo sottostante il criterio dei corsi standard.
Quello che da questo decreto viene fuori non è nulla di innovativo, anzi. Il “nuovo” concetto di standard coincide di fatto col precedente basato sulla c.d. “quota capitaria”. Entrambi i sistemi definiscono allo stesso modo tale standard relazionandolo al numero di abitanti.  (Per la precisione la quota di spesa procapite pesata per l’età della popolazione.)

Per una visione più dettagliata in merito al dibattito scaturito in questa direzione si veda:

http://archivio.lavoce.info/articoli/pagina1001921.html
http://www.saluteinternazionale.info/2010/10/costo-standard-in-sanita-tanto-rumore-per-nulla/

Per quanto riguarda invece il blocco della legge del 2009 operato dal governo Monti, occorre precisare che si tratta non di un accantonamento del singolo provvedimento bensì di una fase di stasi, in cui si trova la complessa legge sul federalismo fiscale della quale il provvedimento in questione fa parte. Mancano infatti alcuni decreti attuativi necessari all’entrata in vigore della legge delega in attuazione del federalismo fiscale. In particolare, su questo stesso tema, risulta in corso di predisposizione ma non ancora adottato il decreto per l’individuazione delle regioni da usare come benchmark.

FONTI

Stato attuale della legge:
http://www.camera.it/561?appro=644&Federalismo+regionale%2C+provinciale+e+costi+e+fabbisogni+standard+sanitari#approList
Decreto attuativo DPR 7/10/2010:
http://www.regioni.it/upload/SchemaDlgsCostiStandard_121010.pdf
Legge Delega 42/2009:
http://www.saluteinternazionale.info/2010/10/costo-standard-in-sanita-tanto-rumore-per-nulla/
Decreto Legislativo 502/92 (relativo al precedente sistema):
http://www.iet.unipi.it/p.donati/files/decreto_legge_502-92.htm

Legge 833/1978 (rimborso secondo il criterio della spesa storica)
http://www.normattiva.it/atto/caricaDettaglioAtto?atto.dataPubblicazioneGazzetta=1978-12-28&atto.codiceRedazionale=078U0833&currentPage=1

*a cura di Checkmate e LinkTank

 

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