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Giù il debito in Europa. Se cresce il Pil

Ogni anno ed entro metà ottobre, i paesi dell’Eurozona devono inviare alla Commissione europea il Documento programmatico di bilancio (Dpb), in cui i governi mostrano gli obiettivi di finanza pubblica (come deficit e debito pubblico, ma non solo) per l’anno successivo. Si tratta di un documento che fa parte del meccanismo del semestre europeo, un ciclo di coordinamento delle politiche di bilancio nella Ue. La Commissione, una volta ricevuti i piani, li valuta non solo per assicurare che il coordinamento di finanza pubblica sia effettivo tra i vari paesi, ma anche che gli obiettivi siano coerenti con le regole di bilancio fissate a livello europeo.

Nel suo Dpb, l’Italia si pone come obiettivo una riduzione del deficit al 2,1 per cento del Pil nel 2017 e all’1,6 nel 2018. Inoltre, per la prima volta dopo molto tempo si vede in discesa il rapporto debito pubblico su Pil, che dovrebbe scendere dal 131,6 per cento del 2016 al 130 per cento nel 2017. La tendenza alla riduzione di questi parametri si nota anche nei Dpb degli altri paesi, a conferma anche del fatto che il Pil (il denominatore del rapporto) sembra aver intrapreso la via della crescita.

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Il Punto

  1. Pierluigi Molajoni

    I surplus di bilancio dovrebbero essere considerati illegali e sequestrati dall’Unione Europea per spese di infrastruttura e qualificazione del capitale umano

  2. Luca Morandini

    Balza agli occhi la previsione del governo italiano di un quasi triplicarsi dell’inflazione nel 2018, e di una crescita economica che continua, anziche’ indebolirsi, come invece previsto da tutti gli altri paesi (tranne la Francia)… mi domando quanto i documenti prodotti dal governo italiano vengano prese sul serio.

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