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QUEI NOTAI CHE LAVORANO GRATIS PER IL BENE DEL PAESE

Nel decreto liberalizzazioni la vera novità in materia di srl non era il capitale da un euro, quanto la possibilità di costituire la società per scrittura privata, senza intervento del notaio. Gli emendamenti introdotti in sede di conversione ristabiliscono il controllo notarile, prevedendo però che il notaio debba lavorare (quasi) gratis. Un singolare caso di imposizione di oneri in natura a carico di una intera categoria professionale. Che ne è felice, perché avrà modo di rifarsi su altri clienti obbligati a pagare per un servizio costoso e poco utile.

Per i notai, il vero pericolo che veniva dal governo non era l’aumento del loro numero, ma che fosse ufficialmente fatto capire ai cittadini, che lo subodorano da tempo, che il controllo notarile (quanto meno in alcuni ambiti, come quello delle società) è di dubbia utilità e ha un costo non proporzionato. È, dunque, un lusso che un’economia in difficoltà non può permettersi. (1)
Non stupisce, dunque, che l’articolo 3 del decreto liberalizzazioni sia stato colpito da decine di emendamenti. La norma prevedeva che gli under-35 potessero costituire una srl “speciale” perché ha un capitale di un solo euro e, soprattutto, è costituita per scrittura privata, ovverosia, senza intervento del notaio (“Dubbi sulle società da un euro“). Con il passaggio in aula il capitale di un euro è rimasto, ma è stato reintrodotto il controllo notarile, apparentemente gratis (ma non del tutto).

IL CAPITALE DI UN EURO CAMBIA POCO

Il capitale minimo di un euro, anziché di diecimila, non è di per sé rivoluzionario né per i giovani imprenditori, né per il sistema. Anche adesso è sufficiente versare solo 2.500 euro, che possono essere immediatamente prelevati e investiti in qualsiasi modo. La fissazione di un capitale minimo di diecimila euro non è, quindi, di per sé un costo rilevante, né una significativa barriera all’ingresso per le nuove imprese. Per converso, anche se si abbassa il capitale a un euro, resta necessaria l’osservanza di complesse norme che impongono obblighi di conservazione del capitale sociale, istituto che, secondo una letteratura che raccoglie consensi crescenti, è incapace di offrire vera protezione ai creditori. Basti pensare che il capitale sociale è stato da tempo abbandonato in moltissimi paesi. Anche la Germania, accortasi che i suoi cittadini sempre più fuggivano in Inghilterra a fondare nuove società, ha dovuto cedere alla concorrenza e ha previsto una cosa molto simile alla nostra srl semplificata (ma senza limiti di età). (2)

IL TENTATIVO DI ABOLIRE IL CONTROLLO NOTARILE

La vera bomba liberalizzatrice sarebbe stata la soppressione della esclusiva competenza notarile. Se avessero potuto felicemente operare società di infra-trentacinquenni costituitesi senza passare per il vaglio notarile, sarebbe divenuto difficile sostenere che questo controllo sia essenziale sulle società dei meno giovani.
Comprensibilmente, la resistenza del notariato è stata fortissima, tanto da condurre a sostenere tesi davvero ardite, ovverosia che la competenza notarile servirebbe anche finalità di antiriciclaggio e contrasto all’evasione fiscale. Ma non si spiega, allora, perché siano esenti dal controllo del notaio quasi tutti i contratti, anche multimilionari, con cui si acquistano e vendono beni e servizi. (3)
Gli emendamenti proposti non sono stati da meno: accanto a chi voleva rubare la torta ai notai, per mangiarsela lui (vedi la proposta di un’inedita forma di scrittura privata redatta da avvocati e commercialisti), è alla fine prevalsa la reintroduzione dell’atto redatto da notaio, imponendo però che sia quasi gratis. (4) Insomma, una tassa in natura, una corvée sui notai.

NOTAIO A POCO PREZZO SOLO SE LO STATUTO È STANDARD

Ci sono due cose strane nell’emendamento. La prima è che è esente da onorari la costituzione della srl, ma non lo sono le modifiche dello statuto, che possono avvenire per mille motivi, anche imposti dalla legge, e sono tutt’altro che infrequenti.
La seconda è che lo statuto deve essere redatto “in conformità al modello standard tipizzato con decreto” ministeriale. L’idea di uno statuto standard è buona, perché consente di ridurre i costi di negoziazione e scrittura del contratto (e avrebbe senso anche per altri tipi sociali, con l’offerta di diverse opzioni a seconda di una serie di variabili determinate). Non è peraltro chiaro che cosa accada in caso di deviazione dallo standard: se occorra pagare il notaio per intero, o se il capitale debba essere di 10mila euro, o entrambe le cose. Questo sarà oggetto di discussione. Ma immaginiamo che i giovani soci non vogliano deviare dal modello standard: occorre un notaio che si limiti a mettere un timbro e invii l’atto al registro delle imprese. Sarà poi sempre necessario un notaio per tutte le modifiche dello statuto, per le quali non sono previsti sconti. Un po’ come le collezioni di soldatini a uscite settimanali: il primo numero a euro 1,99, le successive a 8,99…

CHI PAGHERÀ IL CONTO?

La terza stranezza – ma non poi tanto, dopo aver visto le prime due – è che non si sia registrata una reazione virulenta da parte dei notai contro l’emendamento, come invece c’è stata da parte delle banche per l’abolizione delle commissioni. Forse ai notai costa poco rinunciare ai 1.450 euro di compenso che non prenderanno dai giovani: evidentemente, il prezzo del loro servizio non è proporzionato ai costi (in Inghilterra affidarsi a una società che svolge il lavoro del notaio italiano costa meno di un decimo; fare da soli costa circa venti euro). Oppure, i notai potrebbero essere tentati di “recuperare” i guadagni perduti rincarando le tariffe nei campi dove non è prevista la quasi gratuità.

 

(1) Esula completamente dalle riflessioni svolte in questo articolo il ruolo dei notai nella circolazione dei diritti reali immobiliari e in altre funzioni svolte tradizionalmente.
(2)
Cfr. l’art. 5a GmbHG, in vigore dal 1° novembre 2008.
(3)
Cfr. il comunicato stampa del Consiglio nazionale del notariato “Srl Semplificata, problema giuridico di ordine pubblico”.
(4)
Gli emendamenti al Dl 24 gennaio 2012, n. 1 sono disponibili sul sito del Senato. Il testo approvato è sul sito della Camera.
(5)
Cfr. L. Saporito, “La Srl semplificata nasce con statuti standard”, in Il Sole-24Ore, 29 febbraio 2012, p. 5. 2012, p. 5.

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18 commenti

  1. Randal

    1. Le “critiche” all’istituto del capitale sociale che “raccolgono consensi crescenti” non hanno pero’ convinto la Commissione Europea che dopo un importante—e conclusivo—studio sull’impatto di queste norme ha ritenuto non necessario modificare la seconda direttiva che proprio disciplina l’istituto del capitale sociale. 3. L’argomento relativo a “tutti i contratti, anche multimilionari, con cui si acquistano e vendono beni e servizi” è sconcertante per chi ha una formazione giuridica. Quando si costituisce una società si crea una persona giuridica diversa con patrimonio separato. Chi dovrebbe verificherebbe a chi fa capo? I “contratti multimilionari” fanno sempre capo a persone fisiche o giuriche per cui qualcuno ha verificato chi fosse il titolare effettivo. La differenza è qualitativa non quantitiva. 4. “Pagare il notaio per intero” “1.450 euro”? Forse non l’hanno informata che le tariffe sono state abolite. 5. Per l’interessante riferimento all’Inghilterra, guardi questo video tratto da una trasmissione di Santoro: http://www.youtube.com/watch?v=HzdXbN1ihi0. Si direbbe che anche Bersani è d’accordo sul fatto che servono i controlli.

  2. Fabrizio

    senza intento polemico, solo una domanda: in quanti modi sarebbe possibile trasferire queste funzioni notarili ad altri operatori, eventualmente più soggetti a qualche forma di concorrenza? sono per esempio sostituibili da un azione congiunta tra avvocato e commercialista? oppure è possible pensare a forme di assicurazione che garantiscano la correttezza dei documenti dietro pagamento di un premio assicurativo? negli altri ordinamenti come viene regolamentata questa funzione? grazie

  3. luciano pontiroli

    Egregio Collega, noto che nel Suo articolo si omette qualsiasi riflessione sul ruolo dei notai nella circolazione della ricchezza. Anche la costituzione di società di capitali attiene alla circolazione della ricchezza, ed il ruolo del notaio è soprattutto quello di certificare l’autenticità degli atti, in questo settore come in quello dei diritti reali immobiliari. Allora la questione si sposta: c’è bisogno di questa certificazione o è una restrizione della concorrenza? Meglio: è una restrizione della concorrenza giustificata da esigenze altrettanto importanti?

  4. Mario Rossi

    Sperando di non andare fuori tema, segnalo che è noto e stranoto che la maggior parte degli atti notarili, soprattutto quando sono coinvolte parti “business”, in materia societaria e contrattuale in relazione ai diritti reali, viene redatto dagli avvocati e solo letta, verificata, sottoscritta e registrata dai notai. Ovviamente questo non muta le parcelle del notaio per il cliente. Che effetti avrebbe trasferire la fede pubblica di questi atti? In UK i solicitor, soprattutto per la proprietà privata, assolvono a questa funzione. Non sarebbe servito a sfoltire un po’ il numero di giovani avvocati senza arte né parte la previsione di norme serie a riguardo? Saluti

  5. Alfredo

    Le modifiche allo statuto della nuova SSRL semplicemente non sono ammissibili. Lo statuto e’ standard: prendere o lasciare. Quindi l’intervento del notaio non e’ nell’ambito di modifiche volontarie ma del passaggio obbligatorio alla SRL ordinaria quando vengono meno i requisiti della semplificata. Vorrei ricordare a Zorzi che i notai hanno sostituito l’omologazione giudiziaria che costringeva chi costituiva una società di capitali ad attendere anche un mese prima di vederla iscritta al Registro Imprese. Il tutto a costo invariato per il privato e con notevole alleggerimento di carichi per i Tribunali. Se poi si vuole fare la solita tirata demagogica contro il notariato per strappare facili consensi, beh allora c’è poco da dire

  6. Piero

    La lobby notarile e’ molto forte, e’ riuscita ad imporre a Monti la rinuncia al ruolo notarile nella costituzione della srl semplificata, gia’ ho costituito una prima srl da un euro, il notaio ha fatto pagare 800 euro di spese e diritti, perché dice che l’onorario e’ gratis ma non i diritti, ricordo che i diritti sono compensi professionali, hanno trovato una via d’uscita. Ricordo che tra gli emendamenti c’era una proposta molto interessante da parte del Senatore Piscitelli, fare a meno del notaio nelle cessioni di aziende, oggi per cedere un negozio commerciale occorre il notaio con un compenso pari a circa 1500 euro minimi in caso di un’azienda del valore di 3000 euro, l’emendamento e’ stato dichiarato inammissibile.

  7. Mino

    Bisognerebbe leggere quato riportato dal SOLE 24 Ore del 26.3.2012 sulla truffa delle false firme digitali:capirebbe allora, se non accecato dalla prevenzione, che con l’obbligatorietà dell’intervento del Notaio ( recentemente abolito sull’altare della”liberalizzazione”) quela truffa non avrebbe potuto aver luogo !!! Per chi non conoscesse la vicenda: http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-03-26/rubano-firma-digitale-intestano-181133.shtml?uuid=AbGTnUEF.

  8. R.V.

    Ma se il controllo notarile è inutile perchè è previsto da direttive comunitarie ed anche da altri paesi? Anche in Germania (per dirne uno tra i tanti) mi risulta sia necessario il notaio per costituire un società o no? Le opinioni dell’illustre avvocato non sono poi così corrette.

  9. UD

    I notai per le ssrl sono gratuiti, non protestano seguendo la linea richiesta dal Governo, e l’avvocato traduce tutto questo con delle supposizioni? Shiller, De Soto, Murray, Casa Bianca, FBI, organizzazioni internazionali del non profit, banca mondiale, Cina e paesi emergenti, antimafia, ecc, guardano, studiano e/o adottano, dopo l’eccessiva deregolamentazione con conseguente crisi economica e sociale, al sistema di notariato latino. Gli iperliberalizzatori continuano invece a propinare l’inefficenza dei controlli preventivi. Chi sbaglia in nome del progresso economico? Chi protegge l’1 per cento (Goldman Sachs&C) o chi offre un controllo preventivo di legalità superpartes garanzia per tutti cittadini?

  10. Alessandro Pagliara

    Vi racconto la mia storia: sono un ingegnere che ancora studia, ma ne frattempo ho sviluppato una idea interessantissima sulle energie rinnovabili, a quel punto l’ho presentata ad alcuni imprenditori e al 2° tentativo sono riuscito a strappare un contratto super visto che l’idea e il prodotto venduto sarebbe stato altrettanto super (il cliente aveva tentato con altri di fare la stessa cosa senza riuscirci, quando li ho mostrato la mia soluzione è rimasto estereffato). Visto che il prodotto è manifatturiero per realizzarlo volendo stare un minimo tranquillo con la crisi che c’e’ mi sono fatto una SRL unipersonale….costi €. 10.000,00 di capitale sociale, €. 1850,00 di notaio, €. 1.500,00 euro per il primo bilancio (che era zero visto che la società apriva a ottobre e nei primi mesi sono stati fatti solo contratti)..per non parlare di Inail e Inps..etc.,adesso ditemi come facciamo noi giovani anche se abbiamo un’idea a metterla in piedi! La Srl giovani invece sarebbe una grande idea…ma andrebbe fatta direttamente in camera di commercio con uno statuto standard perchè se le idee sono buone si finanziano e magari senza tasse per 1 anno! Questa è la realtà!

  11. scalzo l.

    Chi ha esperienza in materia societaria sa bene che i notai non prestano alcuna attività di consulenza. I notai si limitano a proporre uno statuto standard, a leggerlo, e ad incassare la parcella. L’attività di consulenza, se c’è. ,è fatta a monte dai commercialisti e avvocati. Se questa è la prassi mi chiedo perchè non recarsi alla locale camera di commercio e redigere un modulo standard e, quindi, legale. .Se € 1.450 sembrano pochi vorrei far notare che è il costo di un computer e di un buon programma con il quale potrebbe essere possibile ottenere risultanti moltiplicativi inimmaginabili. Facebook o Google dice niente? Cosa l’economia può aspettarsi dalle stesse € 1.450 date ad un notaio? Tutt’al più l’acquisto di un GPS per la barchetta. In merito al controllo sulla ricchezza vorrei far notare che la stessa potrebbe essere egregiamente effettuata dalle camere di commercio. La crisi americana dei subprime, con tutto quello che ne è derivato, non è stata provocata dall’assenza di notai che registravano le compravendite.

  12. HK

    Molti lettori hanno sottolineato la necessità di una certificazione notarile. Questo è un dato acquisito. Il punto vero è il valore delle prestazione e quindi il giusto riconoscimento economico. Tanto per capirne il valore conviene sapere che negli USA chi vuole può diventare notaio con un corso di due settimane….

  13. P. Magotti

    Anch’io trovo ingiusto obbligare qualcuno a lavorare gratis e offrire servizi gratis, come è stato imposto alle banche di recente. Ma nel caso dei notai, la questione è leggermente differente. Nel loro mercato non si può entrare come se vuole, e loro certamente non vogliono che questo cambi. La libera concorrenza ci deve essere in tutti i settori, non solo in quelli che ci conviene, altrimenti aumentano soltanto le posizioni di rendita.

  14. rosario nicoletti

    In moltissime circostanze l’intervento e l’intermediazione del notaio è inutile ed è solo uno dei tanti balzelli che ci trscinamo da secoli sulle spalle.La “autenticità della certificazione degli atti”, garantita dai notai è la foglia di fico che copre l’inutilità della istituzione: così ragionando, anche il rilascio del passaporto, o della carta di identità, la delega per una lite giudiziaria dovrebbero essere oggetto di certificazione notarile. L’intervento del notaio dovrebbe essere attivato a richiesta di una delle parti coinvolte nella transazione per una garanzia sui presupposti del contratto stesso. Ad esempio se voglio donare un immobile a mio figlio, non capisco perchè debba lucrarci il notaio. Per la convalida erga omnes di una transazione sarebbe sufficiente attivare uno sportello per la registrazione dell’atto.

  15. rosario nicoletti

    Premesso che in molti casi l’intermediazione del notaio è inutile, nel caso in questione la categoria ha preferito, a differenza delle banche, mantenere il basso profilo. I notai guadagnano cento a fronte di un lavoro che vale cinque o dieci. Si può fare quindi un po’ di beneficenza, per farsi apprezzare come categoria.

  16. Roberto Marazzi

    Ciò che suscita parecchia perplessità è il pressapochismo di un governo tecnico che scrive un decreto senza accorgersi che sono le Direttive Europee a imporre un controllo preventivo di carattere amministrativo, giudiziario o notarile nella costituzione di società di capitali. Sarebbe più efficente per il modo delle imprese passare dal giudice? Oppure far svolgere la pratica al Registro delle Imprese? Chi pagherebbe i costi dell’organizzazione necessaria? Sarebbe anche interessante che prima o poi qualcuno raccontasse veramente quali sono state le riduzioni di costi per consumatori ed imprese a seguito dell’abolizione dell’obbligo notarile per cessioni di veicoli e quote di S.r.l.

  17. Maurizio

    Alcuni mesi fa ad un mio cliente sono iniziati ad arrivare decreti ingiuntivi. E’ risultato che avrebbe acquistato con atto notarile – non con firma digitale presso un commercialista – una società (SRL) dissestata. Ora la soicetà è in procinto di fallire. L’atto è stato fatto presso un notaio di Seregno (MI). Il notaio interpellato ha prodotto fotocopia del documento, cui la foto non corrispondeva per nulla. Solo i dati erano corretti. Il notaio si dichiara completamente estraneo ai fatti. E’ stato fatto un esposto alla Procura di Monza. Il tutto per dire che la presenza del notaio non garantisce la certezza di nulla. Pertanto abolizione totale di tale obbligo. Riperto dell’obbligo. Chi vuole si reca dal notaio. Chi non lo desidera negozia l’immobile o costituisce una società senza l’assistenza – attualmente obbligatoria (cosa indegna in una società libera) – del notaio. P.S. Piccola proposta. Per Verificare l’attendibilità di un documento si può chiedere copia al comune del rilascio (cartà identià) o questura (passaporto), in modo da verificare la corrisondenza tra quello che che il cliente consegna e quello negli archivi pubblici. Il tutto potrebbe circolare tramite PEC.

  18. Simone

    Avete provato a chiedere ai notai di aprirvi questa famosa società ad 1 euro? Ti dicono:”io non lavoro gratis, vai a chiedere a qualcun’altro…”. Ennesima legge inutile. Prima i notai hanno guadagnato cifre abnormi grazie al paese che ha limitato il numero di essi. Adesso se ne fregano di restituire un grammo del favore. Gente ignobile

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