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LA FINANZIARIA LIGHT E IL MAXIEMENDAMENTO CHE VERRÀ

La Finanziaria è light e non certo perché siano di moda i prodotti dietetici in questa legislatura. Al contrario, la spesa pubblica continua a galoppare e spiega quasi interamente il peggioramento del fabbisogno (+ 33 miliardi nei primi otto mesi dell’anno nonostante i 12 risparmiati grazie alla riduzione del costo del debito. Il fatto è che la legge di bilancio consta di soli tre articoli, come l’incipit del Ministro dell’Economia. Chissà se batterà il record del 2008 (solo 9 minuti per vararla): magari ci vorranno questa volta solo 3 minuti per approvarla, un articolo al minuto. Del resto da mesi nessuno parla più di politica di bilancio nel nostro paese. Non sembra riguardare né il governo, né l’opposizione.
Non troviamo nel provvedimento alcuna traccia delle tante boutade estive, dal grande piano per il Mezzogiorno, annunciato subito dopo aver regalato alla Sicilia 4 miliardi a luglio, alle detassazioni con compartecipazioni agli utili o in sostegno alla contrattazione di secondo livello. Ben più grave l’assenza della promessa estensione del grado di copertura della social card. Il fatto è che i soldi dei petrolieri sono andati ai giornali di partito, quelli dei banchieri sono rimasti ai banchieri e i poveri sono rimasti… con la card in mano.
Ufficialmente la Finanziaria è light perché intanto tutto è stato già scritto nel piano triennale approvato nel 2008 (il numero tre ricorre in modo ossessivo in questi atti governativi!). Ma quel piano era stato concepito prima della grande crisi, quando c’era ancora in giro Robin Hood, la disoccupazione era di un quarto più bassa e il debito pubblico non era tornato sopra al 110 per cento. Quel piano triennale ormai è un oggetto di antiquariato.
La verità è che la Finanziaria è light perché non c’è ancora una politica economica per portarci fuori dalla recessione, nonostante l’Italia abbia sin qui fatto peggio di tutti.  Sostiene Brunetta che a novembre vedremo la vera Finanziaria. Se così sarà, saremo tornati al peggio delle peggiori legislature: il maxiemendamento che zavorra la Finanziaria light, un Parlamento che non ha il tempo per discutere la politica economica e le lobby che infilano nel testo di tutto nottetempo.

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LA RISPOSTA AI COMMENTI

24 commenti

  1. Paolo Stracca

    .. in realtà, allora, l’incremento di fabbisogno (al lordo della riduzione di costo del debito pubblico) sarebbe pari a 45 miliardi di €? Ma dove sono stati spesi questi soldi in più, se tutta la PA piange miseria? Certo le sovrastrutture politico-burocratico-amministrative della PA costano tanto (municipi, comuni, province, regioni, strutture centrali, organi europei) con tutto il codazzo burocratico che le accompagna (periferie Ministeri, comandi provinciali Carabinieri, Polizia, Finanza, Vigili Fuoco, Forestale, ecc…), ma tutto questo c’era anche prima. Sono confuso.

  2. franca castellini

    Più che un commento, alcune domande: ma a quanto ammonta il finanziamento ai giornali, ogni anno? Quali sono quelli classificati di partito? E’ possibile sapere quanto ricevono individualmente tutti i giornali finanzati, di partito e non? Comunque, i giornali devono sostenersi in modo autonomo, se non ce la fanna è giusto che spariscano. Quelli di partito dovrebbero essere pagati dai partiti, punto.

  3. Celso Saresani

    Speriamo che la Finanziaria ‘light’ non sia come la Coca Cola ‘light’: un disastro paradigmatico – come raccontano gli storici del marketing.

  4. Marcello Novelli

    Innanzitutto un grazie a tutti voi per questo sito. E poi una domanda: come mai la disoccupazione in Italia e’ piu’ bassa di quella dei nostri partner europei? Sbaglio o questa differenza ha a che fare con la popolazione attiva, ma il tasso di disoccupazione e’ una misura corretta dello stato di un economia?

  5. maurizio

    Condivido completamente l’analisi, che nella sua essenzialità sottolinea, la mancanza totale di ritegno del "capo", per i drammi che i lavoratori e le loro famiglie subiscono quale conseguenze della gravissima crisi economica in cui il nostro Paese è immerso. Una crisi che ancora il Governo continua a negare, per sentirsi assolto dalla assoluta mancanza di politiche adeguate per affrontarle. Purtroppo anche l’opposizione è povera di proposte e ancora meno di capacità di reagire in Parlamento e nel Paese. Vedo un Paese che vive il suo declino nell’impotenza e nel disfacimento dei principi fondanti il suo patrimonio democratico e culturale.

  6. Claudio Lando Paoletti

    Esatto! Dov’è l’opposizione? Poveri noi! Le Riforme promesse: meno Provincie, meno tasse e semplificazione, Riforma della Giustizia, il Poliziotto di Quartiere, il Federalismo, La Scuola, Il Mercato del Lavoro, il Welfare, La Riforma del Parlamento, ecc. ecc. A quando? Eppure adesso non mancano neppure i numeri parlamentari. Quando tutti i nodi verranno al pettine, chi ci salverà? Il "Buonismo", "l’ Ottimismo mediatico"? L’espulsione dall’area Euro? Evviva i nostri "Politici" spensierati e già ben accomodati!

  7. giovanni

    Mi limito al commento sul numero 3 ricorrente. Non sarà forse per il fatto che qualcuno pensa di essere un padeterno? (Uno e trino) Che schifo comunque questo governo!

  8. Antonio Aghilar

    Ormai da molto tempo mi chiedo se qualche esponente dei "piani alti" della maggioranza legga mai queste pagine e, se si, come sia possibile che tutto il "programma" (ma qualcuno ha capito in cosa consiste?) di questo Governo sia così "light" per ciò che attiene alle questioni riguardanti la gente comune (sempre più povera…) e così "hard" (mi scuso per l’involontaria battuta) per tutto ciò che attiene invece alle vicende personali del Premier. Mi chiedo, in sostanza, come si faccia ad avere la faccia tosta di continuare a raccontare la barzelletta che "stiamo meno peggio" e staremo "molto meglio" degli altri, nonostante tutti i fondamentali macroindicatori, dal Pil alla disoccupazione passando per il debito e l’indice di concentrazione dei redditi in aumento mostrino il contrario. "I detrattori del Governo tifano per la crisi": manca ormai solo che ci dicano che siamo "nemici della patria" e, come si suol dire, le "je son fè, rienne va plù" che la Storia si ripete, eccome. Del resto questa crisi è (e sarà) l’alibi ideale per la politica economica evanescente e deleteria di Tremonti, la cui specialità sono gli "scudi fiscali" per difendere i patrimoni dei nababbi evasori.

  9. salvatore rizzo

    Mi permetto di commentare il suo articolo per esprimere la mia nausea verso l’ennesimo condono che il Governo si appresta a fare. Mi stupisce poi che il Ministro Tremonti, il quale si è vantato di aver previsto la crisi e, in tal senso, di essersi speso in concetti quale il ritorno all’etica in finanza, arrivi poi a varare un provvedimento così! L’aumento della spesa cosi elevato dove va a finire? Mi si potrebbe rispondere negli armotizzatori sociali; ma, allora, la crisi non è affatto in via di risoluzione se gli importi sono così elevati o mi sbaglio? Non c’è una visione comune…il governo naviga con il lumino.

  10. Rodolfo Biolchini

    L’impressione è quella di un medico che non conosce né la diagnosi né la terapia, perciò dice ai parenti: "state tranquilli, andrà tutto bene". Non prescrive nulla e… aspetta…

  11. mariateresa montanari

    Sembra che tutto possa essere raccontato come vogliono. Io vedo la gente che non lavora, che è in cassa integrazione, che ha problemi, che non trova un nuovo lavoro pur avendo una grande esperienza. E quali misure ci sono per stimolare l’economia, l’Innovazione, il rinnovamento del Sistema Paese? Nessuna. Secondo me , non c’è solo un problema di riduzione della Domanda, c’è un Sistema Paese vecchio e non si vede nessuna spinta , nessun investimento per il rinnovamento. La crisi ha accellerato lo spostamento delle fabbriche all’estero e si spostano quelle grandi, l’emorragia è forte e non si riesce a tamponare con le Eccellenze. Quali sono i Programmi per l’oggi ed il domani? Quali le Azioni?

  12. mariateresa montanari

    Come hanno affrontato la crisi i Paesi che stanno reagendo meglio, sono stati ad aspettare che fosse finita? Non mi sembra. Sono tornata in Germania questa estate dopo alcuni anni ed ho trovato tutte le autostrade con lavori di ampliamento o manutenzione. Ho trovato tanti parchi eolici, pannelli fotovoltaici anche nei tetti delle fattorie. E c’erano tantissimi turisti da tutto il mondo.

  13. napoleoni stefania

    Quando esponenti del governo affermano, e lo fanno continuamente, che tutto fila, che la crisi sta per essere superata, non bisogna dargli torto, non fosse per altro che le misure portate avanti sono ligth veramente, ma lo sono soltanto per quei ceti (o classi?) che rappresentano con molta diligenza e con solerzia. Non è un caso che le cosiddette "maggioranze silenziose", quando ben rappresentate, diventano militanti agguerrite dei propri interessi, fino alla aperta e rumorosa approvazione pubblica delle deliranti affermazioni del giullare di corte..

  14. Massimiliano Zanoni

    Come abbiamo visto anche in merito allo scudo fiscale, gli interessi privatissimi degli amici si infilano a qualsiasi ora, non hanno bisogno di attendere l’oscurità. Il pubblico, probabilmente, assorto nei propri problemi, si accontenta poi del proclama televisivo. Non è vero che l’informazione non ci giunge (d’accordo un pò bisogna cercarla, ma non troppo) solo ci scivola addosso come se non ci riguardasse fino a quando non ne subiamo le conseguenze.

  15. Alberto Barsi

    A mio avviso i dati negativi non dipendono strettamente dal Governo ma sono essenzialmente importati dall’esterno come risulta anche da semplici calcoli sul PIL in forte calo. Ora la mia domanda è cosa avrebbe fatto lei Dott.Boeri? Mi dica cosa e quali risultati avrebbe pensato di ottenere.Le assicuro che neanche a me piace il modo di condurre le politiche di questo governo,visto che mancano le possibilità di riscontri oggettivi, ma tantomeno mi sono piaciute le politiche del governo Prodi. Alberto Barsi

  16. Chiara Rubino

    Una domanda che poi è più una proposta di ricerca, forse, e che noto essere condivisa in alcuni dei commenti precendenti. Ma questo incremento galoppante delle uscite si riesce a capire da dove viene? Con tutti i tagli e licenziamenti (perchè tali lo sono i non-rinnovi dei migliaia di precari)…. Fra l’altro, correggetemi se sbaglio, una buona parte della CIG è finanziata dagli stessi lavoratori. Allora se il "tenet" è che in tempi di crisi la spesa aumenta quali sono esattamente le voci che aumentano "automaticamente" in Italia. Grazie e buon lavoro

  17. Antonio

    Ogni giorno che passa l’azione del nostro governo e sempre più sconcertante, l’ultimo emendamento inserito nello scudo foscale e approvato al Senato questo oggi affievolisce lo stato di Diritto nel nostro paese ed è un cattivo esempio per le future generazioni…,
    ringrazio Lei professor T. Boeri per la sua stimolante informazione, Antonio.

  18. luigi zoppoli

    Finanziaria light. Tutto regolare in berlusconistan.
    luigi zoppoli

  19. augusto

    Penso che l’idea sia che per far ripartire l’economia ci vuole un impegnativo intervento dello Stato, visto che i privati non investono, da qui verrà la proposta di reperire altre risorse, visto che il debito pubblico è alto,ecco cosa fare: più tasse, patrimoniale, ici sulla prima casa per tutti ma un poco in più per i ricchi, così siamo tutti contenti che il vicino paga di più, e più tasse sulle rendite finanziarie…etc..etc.. Poi aggiungiamo altri inutili e dispendiosi corsi di formazione per disoccupati (c’è chi è al 3 corso in 3 anni) e garantiamo ai precari l’80% dell’ultimo stipendio per 24 mesi, dimenticavo, dobbiamo assumere migliaia di insegnanti precari e investire nella ricerca. Infine portare gli stipendi a livelli decorosi (da 1000 a 1400 euro a parità di prodotto) idem per le pensioni (200 euro in più), e allora servono altre tasse,come un aumento di aliquota irpef per tutti con la scusa della crisi o un’addizionale sulla benzina. Professore, secondo lei quali interventi dovrebbero essere fatti?

  20. Mario Bllini

    Leggo sui giornali della reazione del Ministro Alfano alla presa di posizione dell’Associazione Nazionale Magistrati. Bravo! Complimenti! Non ho trovato niente invece in riguardo al maxiemendamento da parte della signora Marcegaglia. E si che loro gli industriali che pagano il pizzo li buttano fuori, quelli, sleali, che fanno i bilanci falsi invece a quano pare li tengono stretti. Complimenti anche a lei. Questi due sarebbero la nuova generazione, la nuova classe dirigente Italiana. Meno male che ho 56 anni e sono tra i vecchi.

  21. Roberto 83'

    Probabilmente questo intervento sarà monotono e ripetitivo, ma in questo momento
    della politica italiana mi sembra che sia il leit-motiv dominante: una politica in senso lato,
    intesa senza parti ne colori, ormai “markettizzata” e sempre più destinata alle masse
    popolari “ignoranti”, senza ideologie e prive di istintivi e famelici stimoli politici.
    L’argomento Finanziaria, non attrae questa estesa fascia di mercato di elettori;
    è molto più lucroso parlare di casi di vita sociale vissuta, di argomenti terra-terra,
    per finire nei titoli di testa dei telegiornali e assoldare tra le proprie file nuove orde
    di elettori.
    I tre articoli scarni della nuova Finanziaria riflettono pienamente l’ormai consolidato
    stato della politica: uno spettacolo inflazionato per manichini inconsapevoli…

  22. AMSICORA

    Non capisco, ed è sicuramente un mio limite, perché molti lettori della Voce, anche tra i più avvertiti e meno manichei, si scandalizzino per lo "scudo fiscale", un provvedimento concertato a livello internazionale al G20 e che, tuttavia, allo stato degli atti, non comprende nemmeno la sanatoria per tutti i reati tributari e societari pregressi ed esclude comunque anche i procedimenti in corso. Nella passata legislatura non si è forse approvato come "atto di clemenza" nientemeno che un condono penale di ben 3 anni di cui hanno beneficiato anche gli assassini? Mi sorge il dubbio: forse per molti l’evasione fiscale, crimen laesae maiestatis, è più grave dell’omicidio?

  23. Marco

    In effetti la discussione sulla finanziaria quest’anno sembra essere molto light, che sia in linea con lo stile di regime? Battute a parte, la cosa che desidero mettere in evidenza è la confusione che spesso viene fatta tra manovra finanziaria e la finanziaria nel suo complesso. Prima di tutto, si può definire light la manovra finanziaria di quest’anno, che non è altro che il cambiamento rispetto a quella dell’anno precedente, ma non si può assolutamente definire light la finanziaria nel suo complesso, ossia l’intero apparato di entrate ed uscite dello stato, anzi, essa è estremamente peggiorativa rispetto al passato, se infatti è vero che la produzione dei settori primari dell’economia ha visto registrare cali di oltre il 20 %, anche la spesa pubblica, per mantenere la sua incidenza percentuale sull’economia primaria, doveva calare di conseguenza di una percentuale simile. Per nulla. La spesa pubblica è rimasta tale, quindi, anche le estrate sono state previste in misura simile a quelle dell’anno precedente. Chì pagherà oggi o domani (debito pubblico) , la spesa pubblica corrente che non si è nemmeno pensato di ridurre ? Stiamo ancora vivendo in una favola. Non credo che duri.

  24. alessio

    Siamo un popolo di beceri…… assuefatti al peggio,quasi lo digeriamo come regola….inoltre tutti abbiamo il nostro bel recinto intorno casa

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