Terminata la due diligence sui conti pubblici. Abbiamo conferma dela pesante eredità lasciata dal Governo Berlusconi e della necessità di un processo di formazione e monitoraggio del bilancio meno soggetto alle pressioni dell’esecutivo. Bene rafforzare il servizio bilancio di Camera e Senato. La Ragioneria generale dello Stato deve essere messa in grado di monitorare ministeri e società partecipate. Abbiamo un nuovo ministero per il Commercio estero e forse non è un male: oggi sono troppi i soggetti che dovrebbero promuovere l’Italia all’estero. Servono meno enti, e una cabina di regia nazionale.


Un consiglio per il ministro Mussi: usi le valutazioni del Civr nell’assegnare i fondi per la ricerca. Servirà proprio per combattere l'”università dei predestinati”. Tanto più se il ministro si preoccuperà di rendere più trasparente e concorrenziale il reclutamento dei docenti universitari. A partire dall’inrodurre l’obbligo che i bandi di concorso per posti di professore siano aperti a tutti, senza specificazione della tipologia di candidato.  Anche le associazioni imprenditoriali si interessano al sistema universitario. E’ positivo. Ma dovrebbero ricordare che troppa attenzione agli interessi tecnologici di breve periodo, nuoce alle stesse imprese.


Luigi Spaventa commenta l’intervento di Boeri e Garibaldi sulla due diligence. La controreplica degli autori.

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