Lavoce.info

Un Iit impegnativo

Per fare il punto sull’attività e gli obiettivi dell’Istituto Italiano di Tecnologia, lo scorso 28 aprile abbiamo sottoposto ai vertici dell’Istituto una scheda di sintesi degli impegni presi nel corso degli ultimi due anni. Ospitiamo oggi l’intervento di replica del Presidente
dell’IIT Vittorio Grilli; altre notizie sono disponibili sul sito www.iit.it  nei due comunicati stampa del 3 e del 9 maggio

La Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia (Iit) nasce il 24 novembre 2003 con uno stanziamento di 50 milioni di euro per il 2004 e 100 milioni di euro per ciascuno dei dieci anni successivi, ridotti poi a 80 milioni di euro dall’ultima Finanziaria.

Gli impegni presi

L’obiettivo della nuova Fondazione è “promuovere lo sviluppo tecnologico del paese e l’alta formazione tecnologica, in coerenza con gli indirizzi della politica scientifica e tecnologica nazionale, favorendo così lo sviluppo del sistema produttivo nazionale.” A luglio 2005 viene pubblicato lo statuto della Fondazione. La fase di start-up si conclude dopo due anni, a novembre 2005. Alla presidenza e alla direzione scientifica vengono confermati Vittorio Grilli e Roberto Cingolani, che avevano gestito l’Iit anche durante la fase di start-up.
È importante confrontare gli obiettivi iniziali con i risultati ottenuti dall’Iit perché si tratta dell’iniziativa pubblica più consistente, innovativa e ambiziosa della scorsa legislatura sul fronte della ricerca scientifica. Inoltre, il principio della trasparenza delle decisioni è fondamentale per il successo del nuovo istituto e per la sua reputazione internazionale.
A novembre 2004, nel corso di un’audizione presso la commissione Istruzione del Senato, Grilli e Cingolani avevano reso dichiarazioni molto precise e impegnative. Ne riportiamo alcune testualmente dal resoconto parlamentare. (1)

1. Durante la fase di start-up (entro novembre 2005) saranno definiti i meccanismi di selezione dei ricercatori, allestiti i laboratori, avviati i dottorati e i post-dottorati, allargati gli scambi e le alleanze con altri centri di eccellenza in Italia e all’estero, sviluppate strategie di gestione, selezionati i progetti e avviate le prime attività di ricerca.

2. L’istituto ha già impostato relazioni e programmi bilaterali per favorire lo scambio di ricercatori, nonché l’effettuazione di progetti di formazione e di ricerca congiunti con il Mit, con il Fraunhofer Institute e con la Waseda University (Giappone).

3. I verbali delle riunioni del comitato di indirizzo saranno pubblicati sulla rete internet.

4. Per il 2005 sono programmate spese complessive per un importo pari a 19,4 milioni di euro destinate, fra l’altro, all’adeguamento di strutture e acquisto di macchinari (per circa il 50 per cento), alla scuola di dottorato (per circa il 17 per cento),  allo staff di ricerca (7,7 per cento) e agli investimenti nell’information technology (3,4 per cento).
Il 27 giugno 2005 altri impegni furono presi dal presidente e dal direttore dell’Iit in un’intervista a lavoce.info (https://www.lavoce.info/articoli/pagina1609.html):

5. Entro settembre 2005, a conclusione della fase di start up, sarà elaborato un business plan a cinque anni.

6. Già dall’anno prossimo (il 2006) sarà possibile partecipare a bandi europei e iniziare le collaborazioni con il mondo produttivo.

7. Saranno istituiti satelliti presso sedi di ricerca associate in cui sarà possibile sviluppare sin da subito specifiche ricerche in coerenza con quanto previsto dal programma Iit.

8. Ad oggi (giugno 2005) è in corso di ultimazione il piano logistico dell’istituto. Sono stati predisposti i progetti esecutivi di alcuni laboratori di ricerca, spazi per la formazione, nonché l’amministrazione e gli spazi di supporto.

9. È ragionevole prevedere nel primo triennio (entro il 2006) il raggiungimento di un organico pari a circa 150 unità di personale ripartiti fra ricercatori senior, junior, studenti di dottorato, tecnici di laboratorio e amministrativi.

10. Le procedure di reclutamento dei direttori di ricerca saranno concluse entro la fine di settembre 2005. I ricercatori senior che verranno assunti inizieranno subito la progettazione e l’implementazione dei laboratori di Iit e la campagna di assunzione di giovani ricercatori, post-doc e dottorandi.
L’Iit ha mantenuto gli impegni presi? Lo chiediamo a Grilli e Cingolani, ringraziandoli in anticipo per la disponibilità, già dimostrata in passato, a fornire informazioni a lavoce.info

(1) Cfr. http://www.senato.it/japp/bgt/showdoc/frame.jsp?tipodoc=SommComm&leg=14&id=121003

Tutto previsto, Roberto Cingolani e Vittorio Grilli

Questa nota sollecitata da lavoce.info ci consente di fare chiarezza sul reale stato di avanzamento del programma scientifico dell’Iit, anche alla luce dei recenti comunicati del 3 maggio e del 9 maggio 2006  sugli sviluppi delle attività della Fondazione Iit. (1)

 

Reclutamento degli scienziati: punti 1, 9, 10 de lavoce.info

 

L’annuncio pubblicato su Nature e Science da Iit (maggio 2005) per l’assunzione dei direttori di ricerca si è rivelato un successo di proporzioni inattese. Sono pervenute 155 application, di cui circa il 70 per cento da ricercatori stranieri o italiani operanti all’estero. È stato pertanto necessario costituire tre panel di scienziati internazionali di chiara fama per la valutazione dei curricula con una procedura completamente informatizzata basata su un sito web personale per ciascun valutatore. (2) Come indicato nel comunicato del 9 maggio 2006, i professori Benfenati, Caldwell, Fontaine e Sandini hanno concluso le trattative di assunzione con Iit nella prima settimana di maggio 2006. Per altri due ricercatori residenti negli Usa, le trattative dovrebbero completarsi entro la fine di maggio 2006. Con gli ultimi due ricercatori sono in corso di valutazione aspetti finali del loro rapporto con Iit.

 

Definizione laboratori: punti 1, 4, 8 de lavoce.info

 

Tra ottobre 2005 e febbraio 2006 sono state effettuate numerose riunioni tecniche con i ricercatori selezionati atte a definire in maniera quantitativa le strutture dei gruppi, dei laboratori e dei programmi di lavoro quinquennali, allo scopo di presentare: (a) il lay-out generale dei laboratori, (b) la pianta organica pluriennale dei diversi gruppi, (c) il budget quinquennale di previsione. Si noti che nonostante l’elevatissimo numero di candidati, tra l’altro di qualità eccezionalmente elevata, è stato già approntato un budget presentato in forma previsionale al consiglio di Iit del 4 aprile 2006.

 

Network tecnologico multidisciplinare: punti 1, 7 de lavoce.info

 

Iit ha lanciato nel 2004 il programma di dottorato di ricerca presso sei sedi: Università di Genova, Politecnico di Milano, Consorzio Ifom-Ieo di Milano, Ospedale San Raffaele, Scuola Normale Superiore di Pisa, Sant’Anna di Pisa e ha continuato nella sua strategia di collaborazione con primarie istituzioni di ricerca italiane iniziando a settembre 2005 la prima serie di incontri scientifici per la costituzione del Network tecnologico multidisciplinare della Fondazione Iit. Fra settembre 2005 e marzo 2006 sono state elaborate con i partner le convenzioni quadro per la costituzione di unità di ricerca Iit che svilupperanno parti del programma Iit presso le sedi di: Scuola Superiore Sissa di Trieste, Politecnico di Milano, Consorzio Ifom-Ieo di Milano, San Raffaele di Milano, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Istituto Ebri Roma, Università Federico II Napoli, Laboratorio nazionale nanotecnologia Cnr di Lecce. La riunione di avvio ufficiale della rete si è tenuta il 3 maggio 2006. (3)

 

Accordi con istituti esteri: punti 1, 2 de lavoce.info

 

È in fase di costruzione il programma bilaterale con Mit-Usa (prof. E. Bizzi, prof. E. Spector, prof. R. Cingolani) mentre l’accordo con Waseda, già siglato nel 2005, verrà avviato ufficialmente nei prossimi mesi dai direttori di ricerca della piattaforma robotica e dal polo Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa. È in programma inoltre un incontro dei rappresentanti della rete multidisciplinare tecnologica di Iit con rappresentanti della rete Fraunhofer nei prossimi mesi.

 

Sede per i laboratori: punti 1, 8 de lavoce.info

 

Contestualmente alle attività per la selezione degli scienziati e la costruzione della rete, fra la fine del 2005 e il 2006, con l’aiuto efficacissimo della Regione Liguria, è stata identificata una nuova sede per i laboratori centrali di Genova molto più adeguata alle necessità dei laboratori high-tech rispetto alla sede precedentemente individuata a Genova Quarto (ex-ospedale psichiatrico). Come segnalato ampiamente in passato dal direttore scientifico di Iit, la sede di Genova Quarto, per quanto molto bella, non era ideale per le trasformazioni necessarie per i laboratori di Iit. La nuova sede è stata identificata a Morego, e consiste di circa 30mila mq, inclusi gli spazi esterni, con caratteristiche strutturali, impiantistiche e logistiche ideali per lo sviluppo di grandi laboratori. (4)

I direttori di ricerca stanno attualmente progettando i laboratori e i relativi impianti. Gli acquisti delle macchine, le licitazioni private, gli appalti per le gare di grande strumentazione e per l’impiantistica sono in parte iniziati e in parte in corso di ultimazione. (5)

 

Internet: punto 3 de lavoce.info

 

Il sito Internet della Fondazione è in rifacimento e pensiamo di fare coincidere la presenza fisica dei laboratori a Morego con il suo rinnovamento.

 

Business plan: punti 1, 4, 5, 6 de lavoce.info

 

Confermiamo che è stato già stilato un business plan quinquennale che recepisce il piano di investimenti dei direttori di ricerca, della rete e delle spese logistiche che verrà reso disponibile dopo l’approvazione finale degli organismi della Fondazione.

 

Personale: punti 1, 9 de lavoce.info

 

Confermiamo l’obiettivo di avere, entro fine 2006, 6 direttori di ricerca, 35 dottorandi al secondo anno, circa 45 nuovi dottorandi (bando 2006), e circa 30 nuovi ricercatori e post doc assunti dai suddetti direttori di ricerca. Questo porta a un team provvisorio a fine 2006 di circa 115 ricercatori (su tutte le fasce), cui si sommano circa 150 ricercatori distribuiti nella rete multidisciplinare di Iit e dedicati al suo programma.

 

Governance della Fondazione

 

È opportuno ricordare ai lettori de lavoce.info anche la rinnovata composizione degli organismi di governance della Fondazione che si sono di recente arricchiti con nuove personalità che apporteranno la loro esperienza nei settori di competenza. Il consiglio della Fondazione è composto da: Gabriele Galateri di Genola (presidente di Mediobanca) con funzione di chairman, Roger Abravanel (direttore di Mc Kinsey), Alberto Alesina (chairman del dipartimento di economia di Harvard), Konrad Osterwalder (rettore Eth Zurich), Remo Pertica (condirettore generale di Finmeccanica), Gianfelice Rocca (presidente Gruppo Techint), Paolo Scaroni (amministratore delegato Eni), Giuseppe Vita (presidente di Ras e del consiglio di sorveglianza di Schering). Il comitato esecutivo della Fondazione è composto da Vittorio Grilli con funzioni di presidente della Fondazione, Roberto Cingolani nel ruolo di direttore scientifico e Giuseppe Cerbone in qualità di vicepresidente.

 

Impegni mantenuti

 

Crediamo, pertanto, che gli impegni siano stati mantenuti, senza riserve e con il massimo impegno. A fronte di un ritardo di circa quattro mesi sulla tabella di marcia sono state reperite risorse logistiche migliori in qualità e dimensione e, soprattutto, sono stati assunti ricercatori di fama internazionale in numero ben superiore alle previsioni e con profili scientifici multidisciplinari di valore assoluto. La rete, infine, è partita garantendo una formidabile spinta propulsiva alle attività di ricerca dell’Istituto nella fase complessa e delicata di costruzione della sede centrale. Tutti gli operatori sono già al lavoro per costruire proposte di progetto ad agenzie ed enti nazionali e internazionali.

Per concludere, ci teniamo a sottolineare la nostra continua disponibilità a condividere, in qualsiasi momento, con tutti gli stakeholder, le principali informazioni sullo stato di avanzamento del progetto; così come siamo aperti al dialogo e alla collaborazione con le comunità scientifiche e di pensiero sia italiane che internazionali. Ciò al fine di coinvolgerle attivamente nella costruzione dell’Istituto che, a queste condizioni, crediamo possa davvero contribuire a rafforzare la competitività internazionale della ricerca italiana.

 

 

(1) Entrambi i comunicati sono reperibili su http://www.iit.it/news.

(2) Per fare alcuni nomi dei componenti dei panel, basti ricordare Rita Levi Montalcini, Ruzena Baycsi (Harvard), Fabio Beltram (Scuola Normale Superiore di Pisa), Emilio Bizzi (Mit), Paolo Calabresi (Tor Vergata), Federico Capasso (Harvard), Jean Antoine Girault (Francia), Jacopo Meldolesi (San Raffaele Milano), Xie Ming (Singapore), Sandro Mussa-Valdi (Northwestern Univ. Chicago), Michael Pepper (Cambridge), Pierpaolo Puliafito (Univ.di Genova), Mario Rasetti (Politecnico di Torino). Alle procedure di selezione ha partecipato anche Roberto Cingolani quale direttore scientifico dell’Iit. La valutazione dei curriculum ha richiesto circa due mesi, e ha permesso di stilare una short list di 23 scienziati selezionati per i colloqui. Tutti i 23 scienziati short listed sono stati intervistati individualmente a Roma dai panel, fra luglio e settembre 2005 in sessioni dedicate, durante le quali sono stati presentati programmi scientifici e discusse tutte le richieste e le proposte tecnico logistiche per l’attivazione delle piattaforme scientifiche. L’esito dei colloqui è stata l’individuazione di otto ricercatori che i panel hanno unanimemente riconosciuto meritevoli della posizione di direttore di ricerca, in settori affini e complementari alle linee del programma Iit.

Leggi anche:  Il successo del Pnrr? Dipende dalla capacità di spesa dei comuni

(3) Sono stati inoltre elaborati in dettaglio i programmi scientifici di tutte le Unità di ricerca, con definizione di milestones e deliverables per cinque anni, breakdown dei costi, team di lavoro e strategia di networking che saranno disponibili in rete appena possibile.

(4) Nei mesi fra ottobre 2005 e aprile 2006 si è provveduto a risolvere con l’aiuto della Regione Liguria tutte le questioni burocratiche e tecniche relative all’affidamento dell’edificio a Iit, nonché tutte le questioni strutturali, logistiche, di  ripristino e di layout dell’edificio. I lavori sono iniziati ai primi di maggio 2006 e una prima parte dell’edificio sarà consegnata a Iit il 30 giugno per ospitare la prima unità di ricercatori (circa 40 postazioni), mentre la parte dell’edificio che consentirà l’impianto dei primi laboratori sarà consegnata entro fine settembre 2006.

(5) Allo stato attuale sono pronti e già in fase di acquisto/indagine di mercato una dozzina di grandi laboratori: camere pulite, micro e nanofabbricazione, chimica colloidale, analisi chimica, officine meccaniche a controllo numerico, officine elettroniche, microscopia elettronica, spettroscopia e ottica, varie unità di robotica, super computer e server. Altri laboratori sono attualmente in fase di disegno da parte dei direttori di ricerca.

Lavoce è di tutti: sostienila!

Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!

Leggi anche:  Il successo del Pnrr? Dipende dalla capacità di spesa dei comuni

Precedente

I rischi di una timida ripresa

Successivo

Quanto costa ridurre il cuneo fiscale

  1. Dubbioso

    I direttori sono davvero di fama mondiale? Da un a veloce ricerca su web of science si trovano solo 36 articoli che rispondono all’autore Giulio Sandini, il cui lavoro più citato raggiunge i 48 hits e solo 9 lavori superano le 10 citazioni. Da uno scienziato con almeno 30 anni di esperienza ci si aspetterebbe di più. Benfenati è messo meglio anche se le ultime cose davvero buone risalgono al 1995.

    E poi si scopre che Genova era già la capitale mondiale della scienza, se dopo 150 application da tutto il mondo ben 2 direttori su 4 vivevano già a Genova! Forse allora si faceva prima a dare quei soldi all’Università di Genova ed il gioco era fatto…

Lascia un commento

Non vengono pubblicati i commenti che contengono volgarità, termini offensivi, espressioni diffamatorie, espressioni razziste, sessiste, omofobiche o violente. Non vengono pubblicati gli indirizzi web inseriti a scopo promozionale. Invitiamo inoltre i lettori a firmare i propri commenti con nome e cognome.

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén