Il Governo nella Legge di stabilità ha riproposto gli stessi interventi arbitrari di riduzione delle pensioni bocciati dalla Consulta per raccogliere qualche decina di milioni di euro. Un provvedimento che incida solo sui redditi pensionistici sopra un certo importo e limitatamente a quella parte della prestazione non giustificabile dai contributi versati, varrebbe fino a 5 miliardi e corrisponderebbe a principi di equità distributiva e intergenerazionale. E, contrariamente a quanto sostenuto alla Camera una settimana fa, è fattibile alla luce delle informazioni disponibili.
Senza bisogno di un intervento legislativo, le parti sociali hanno sottoscritto un Testo unico della rappresentanza. Bene, perché pone finalmente le basi per la certificazione della rappresentatività sindacale e per un’effettiva esigibilità dei contratti collettivi. Vediamo i contenuti dell’accordo.
È stato riformato l’Isee, l’indicatore che, combinando reddito e patrimonio delle famiglie, viene utilizzato nell’erogazione delle prestazioni di welfare locale. Si poteva fare di più ma, rivisto e corretto com’è ora, dovrebbe avvantaggiare le famiglie numerose e quelle in cui ci sono i disabili più gravi e più poveri.
Quattro italiani su dieci si fidano di maghi, cartomanti, fattucchieri. Il cui giro d’affari è stimato in continua crescita: più 18,5 per cento nel primo semestre 2013. Un fenomeno legato anche all’incertezza della crisi economica. E non solo in Italia.
Dopo la pubblicazione delle motivazioni anti-Porcellum della Corte Costituzionale, quale strada è praticabile per una nuova legge elettorale? In un nuovo Dossier i nostri articoli sul tema degli ultimi due anni.

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