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Se non è ignavia, è inefficienza

Ringraziamo il Ministro Giovannini per l’attenzione e la dettagliata risposta. Dopo esserci morsi per tre volte la lingua, possiamo dire di convenire con gran parte delle affermazioni ivi riportate, incluse le considerazioni fatte dal Ministro sulla prudenza e la necessità di informare senza provocare distorsioni nelle scelte delle persone. Se si vuole esistono modi per farlo. Sappiamo anche che questo richiede tempo, ma, ci consenta il Ministro, di tempo i suoi predecessori e l’Inps ne hanno avuto tanto, troppo, anche per le persone più prudenti e accurate di questo mondo. La riforma è del 1994, 18 anni fa. In Svezia la possibilità di simulare online la pensione esiste già dal 1995, l’anno della loro riforma, che coincide all’incirca con quello della riforma italiana. L’idea del simulatore on line offerto dall’Inps è essa stessa vecchia almeno di un anno, e infatti uno di noi già la commentava in un articolo sul Sole 24 ore del 12 Novembre del 2012. Il tempo passa e… Se non è ignavia di Stato è sicuramente inefficienza incredibile. Detto questo, e andando oltre le polemiche, apprezziamo la volontà del Ministro di rendere edotti tutti i lavoratori, con gli strumenti opportuni, incluso l’invio a casa dell’estratto conto con le proiezioni con diversi scenari, nonché i riferimenti per svolgere le simulazioni sul sito Inps. Le due forme di comunicazione sono complementari fra di loro. L’importante, come noi sosteniamo, non è mandare una busta, ma impostare una campagna capillare e insistita, in modo che alla fine i lavoratori acquisiscano famigliarità con il nuovo sistema, di cui la busta è una componente. Non capiamo peraltro da dove provenga la stima di 40 milioni per l’invio postale. Ci risulta che durante la campagna elettorale, ciascun candidato e partito ha diritto di usufruire della tariffa postale di euro 0,04 per plico di peso non superiore a grammi 70. Alla stessa tariffa,che supponiamo sia pari ai costi effettivamente sostenuti da Poste Italiane, l’invio a tutti i contribuenti costerebbe meno di un milione. E si potrebbe risparmiare inviando a chi ha una casella di posta elettronica l’estratto conto via mail (a quel punto anche ogni trimestre).

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  1. Guest

    Grazie a Boeri e a Guiso. Osservo che oltre al milione di spese postali ci sarà da aggiungere il costo delle buste, della carta e dell’inchiostro. Tuttavia sorge la domanda: per caso, nel computo dei 40 milioni del ministro, oltre al milione di spese postali, c’è anche la cosiddetta “retribuzione di risultato” dei dirigenti del ministero del Lavoro e Politiche sociali? Non sarebbe una novità considerato lo scandalo di Palazzo Chigi, dove dirigenti sono stati premiati per essere passati dalle lettere alle mail. Qua sarebbe peggio perché si resta alle lettere. Che sia il colore arancione a farle costare così tanto? In assenza di delucidazioni sarebbe bene informare Carlo Cottarelli di questa spesa in preventivo. Giusto per evitare sprechi, io preferirei un invio telematico.

  2. Solo inefficienza, abbiamo una produttività della pubblica amministrazione senza paragoni nel mondo, quando qualcuno acquisisce lo status di impiegato pubblico appartiene ad un altro mondo fa il minimo indispensabile per lo stipendio, alcune volte neanche quello, i dirigenti vengono scelti senza meritocrazia, ma solo in base alle correnti politiche, alla fine abbiamo ciò che è stato denunciato e la risposta di Giovannini e’ ovvia, in ogni caso siamo arrivati alla frutta, qualcosa dovrà cambiare non penso che questi individui possano restare in quel posto per un’altro anno.

  3. In ogni caso o ignavia o inefficienza, non cambia la sanzione, nel primo caso gli ignavi nell’inferno di Dante furono appesi a testa in giù, nel secondo caso devono essere espulsi dal settore manageriale pubblico, mai quindi premiati come il ministro Giovannini.

  4. Piero Atzori

    Osservo che anche aggiungendo il costo delle buste, della carta e dell’inchiostro non ci siamo rispetto ai 40 milioni preventivati dal signor Ministro. Mi chiedo se per caso, nel computo dei 40milioni, oltre alle spese postali, di carta, buste e inchiostro,
    non ci sia anche la cosiddetta “retribuzione di risultato” dei dirigenti del ministero
    del Lavoro e Politiche sociali? Non sarebbe una novità considerato lo scandalo
    di Palazzo Chigi, dove dirigenti sono stati premiati per essere passati dalle
    lettere alle mail. Qua sarebbe peggio perché si resta alle lettere. Che sia il
    colore arancione a farle costare così tanto? Io comunque, da pensionando (2016)
    preferirei una mail.

  5. Piero Atzori

    Il tempo passa e la risposta del signor Ministro sui 40 milioni delle
    lettere arancioni che arriveranno ai pensionandi non arriva. Siamo a due settimane. Poca trasparenza?

  6. Angelo

    A tutti i commenti fatti che condivido aggiungo una piccola riflessione legata ai diritti acquisiti ed allo sviluppo delle pensioni integrative. Sui diritti mi chiedo come ci si possa fidare a fare programmi di vita, anche impegnativi, se non esiste alcuna certezza su quando ognuno di noi andrà in pensione e con quanto. Dico questo perchè da quando ho iniziato a lavorare nel 1984 si sono susseguite diverse riforme e dovevano essere le definitive. Poi con il pasticcio della Fornero sugli esodati sommato a chi da un giorno all’altro si è ritrovato con diversi anni di lavoro in più da fare, quando era ormai prossimo alla pensione che fiducia possiamo riporre nello Stato e nei governi !. Molto più complesso il discorso sulle pensioni integrative dove regna la rigidità e manca la trasparenza negli investimenti fatti dove chi investe (broker), molte volte, lo fa su strumenti finanziari in cui è coinvolto direttamente. Cosa si aspetta, o forse manca la volontà di farlo per interesse, a dare validità e concretezza ad uno strumento (pensione integrativa) che potrebbe dare certezze al lavoratore ed un importante stimolo all’economia ?.

    • Piero

      I diritti acquisiti, e’ starà una formula elettorale per rimanere al potere quando fu fatta la riforma delle pensioni ( Dini), se le pensioni sono soldi risparmiati durante la vita lavorativa, si rifaccia il calcolo sui versamenti fatti con rivalutazioni ed interessi, vedremmo oggi immediatamente quante persone stanno prendendo delle pensioni oltre al versato, sull’assurdo principio del diritto acquisito.
      ..

  7. Stefano Monterosso

    C’è’ una cosa che non capisco.
    Una volta (4-5 anni fa) l’INPS AVEVA sul suo sito internet uno strumento di simulazione della pensione.
    Mi ricordo di averlo usato io stesso e di essere rimasto favorevolmente sorpreso dell’importo stimato,dall’Istituto per la mia pensione futura.
    Questa funzionalità però da qualche anno è sparita.
    È possibile capire perché?
    Grazie

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