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SOLO LA CIG NON CONOSCE DECLINO

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Il primo grafico mostra l’andamento della Cassa di integrazione in Italia: si noti come le ore non si siano ridotte dopo la recessione del 2008-2009, nonostante le ore di Cig ordinarie siano calate fortemente. Questo è dovuto all’incremento delle ore di Cassa integrazione straordinaria e alla cresciuta importanza della Cig in deroga che è diventata lo schema principale per gestire riduzioni di orari di lavoro.
La riforma degli ammortizzatori avrebbe dovuto riordinare questi istituti, sviluppando soprattutto la Cig ordinaria che ha dimostrato di funzionare meglio. Invece rimarranno in piedi sia la Cassa integrazione straordinaria sia quella in deroga, sebbene sotto altre spoglie.
 

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OCCUPAZIONE: LA RIPRESA SFIORATA E SFUMATA

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  1. marco

    Penso che non si possano sempre operare riforme in perdita per i lavoratori; le riforme dovrebbe portare a un miglioramento della vita civile sociale economica di una nazione non a un suo peggioramento ma a un miglioramento dello spread- In un momento così difficile lo stato, per essere equo, dopo tanti sacrifici richiesti, dovrebbe potenziare e rendere più efficaci gli ammortizzatori per far ripartire l’economia….I disoccupati ovviamente aumentano ma in compenso continuiamo ad avere un formidabile numero di dipendenti pubblici che hanno due o tre stipendi o occupano diversi incarichi o magari lavorano pur essendo pensionati-sarebbe veramente bello vedere un giorno un grafico che riassuma questo fenomeno e spieghi quanto lo stato potrebbe risparmiare dal taglio di questi strani sussidi…

  2. SAVINO

    E’ sacrosanto fare le riforme oggi. Ma quando le avremo completate, con un mercato del lavoro efficiente, con le liberalizzazioni e le semplificazioni burocratiche, con le infrastrutture, magari col costo del lavoro più basso, con le tasse più leggere ecc., vedremo con i nostri occhi le scarse capacità dei nostri “imprenditori”. In Italia nessuno vuole investire per dare lavoro ricavandone giusto profitto e nessuno vuole pagare le tasse sui propri ricavi, dichiarandosi piuttosto “povero”. In italia l’imprenditore è il prenditore di soldi pubblici che scava una buca, compra una Ferrari e scappa col malloppo (vedi legge 488), alla faccia dei lavoratori in CIG, CIGS, mobilità, disoccupazione (con sussidi vecchi e nuovi) e stato di precarietà (con contratti vecchi e nuovi). Tremonti addirittura voleva abolire l’art. 41 della Costituzione, ultimo baluardo di rilevanza sociale dell’attività di intrapresa, cioè, è il senso di quella norma costituzionale, facendo l’imprenditore fai qualcosa per la società perchè dai lavoro. Ho una sola domanda da fare: si può andare avanti così, senza nessuna etica?

  3. BOLLI PASQUALE

    Non c’è alternativa:fermarsi prima, per evitare di suicidarsi dopo.Solo un comportamento irresponsabile potrà spingere,oggi,un soggetto ad intraprendere un’ iniziativa economica.Che certezze consente lo scenario politico,economico e finanziario nel nostro Paese? Chi ci governerà in futuro? Se i protagosti della politica saranno sempre quelli che hanno devastato la nostra società c’è poco da stare allegri.Il nostro sistema economico è al palo:non ci sono risorse finanziarie perchè assorbite da devastanti interessi sul debito pubblico ,evasioni fiscali e rapporti tra politica e criminalità organizzata:Perversi veti incrociati non ci consentono di riformare giustizia,conflitti d’interessi ed informazione.Quando si vorrà decidere che i parlamentari non potranno esercitare professioni oltre il loro mandato? E’ vergognoso assistere che parlamentari-avvocati fanno le leggi su loro misura per tempi e contenuti..Siamo alle barzellette! Come si potrà con questi concetti e comportamenti assistere al declino della Gig? Potremmo immaginare che tra Banche e politica non ci sarà collusione? Le disposizioni sulle commissioni bancarie sono state approvate di giorno e cancellate di notte!

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