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Tag: unioni civili

Il Punto

Il falò di 250 miliardi di titoli del debito pubblico italiano detenuti dalla Bce, ipotizzato ma poi sparito dal “contratto” Lega-M5s ancora in divenire, sarebbe una pessima idea. Una banca centrale con il capitale netto azzerato perderebbe la sua indipendenza e sarebbe molto più esposta alle pressioni della politica. Anche il governatore della Bce Mario Draghi ha riconosciuto che i progetti velleitari di questi mesi nascono dalla persistente fragilità istituzionale della zona euro. Per la stabilità servono una rete di sicurezza pubblica europea per le crisi bancarie e l’assicurazione dei depositi e un meccanismo fiscale che spezzi gli effetti a catena dei mercati e delle austerità nazionali.
Nel loro programma, pentastellati e leghisti inseriscono un “patto fiscale” che non sarebbe un condono. Ma dal fact-checking de lavoce.info viene fuori che di condono si tratta.
il Rapporto Istat sulla situazione del paese mostra che alle reti sociali – soprattutto familiari – è delegata una gran parte del welfare e della ricerca di lavoro. Risultato: più disuguaglianze sociali, freno alla crescita e minore efficienza nella gestione delle risorse. Uno studio recente trova che, anche da noi come nel resto d’Europa, la maggior parte delle coppie omosessuali ora garantite dalle unioni civili sono tra uomini. C’è insomma un gender gap tra gay e lesbiche, forse perché gli omo o bi-sex dichiarati sono più spesso uomini. Ma dipende anche dalle norme sull’adozione di bimbi da parte di queste coppie.
L’Italia è tra gli ultimi membri della Ue nell’utilizzo dei 75 miliardi di fondi strutturali che le spettano. Spesso per la scarsa capacità delle amministrazioni locali di svolgere il ruolo di stazioni appaltanti. C’è da ripensare la politica di coesione, anche in vista del negoziato sul bilancio dell’Unione.
Chi sono i lettori de lavoce.info e quali temi desiderano leggere e approfondire sulle pagine di questo sito? Senza la velleità di profilare i nostri affezionati lettori ma solo per conoscerli meglio, abbiamo proposto loro un questionario per imparare e soddisfare i loro interessi. Diamo conto dei risultati.

Spargete lavoce: 5 per mille a lavoce.info
Destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Gender gap anche tra lesbiche e gay

Nel 2016, quando è stata introdotta le legge, due terzi delle unioni civili registrate in Italia sono state fra uomini. È un fenomeno che riguarda tutti i paesi che hanno norme simili. Le disparità si attenuano quando aumentano i diritti garantiti.

Se 2.800 unioni civili vi sembran poche

Sono 2.803 le unioni civili registrate in Italia dall’entrata in vigore della legge, il 2,2 per cento dei matrimoni avvenuti nello stesso arco di tempo. Sono tante o poche? Per dirlo è utile avere una nozione corretta del numero di persone omosessuali.

Il Punto

Le 2.803 unioni civili avvenute nei primi otto mesi di esistenza di questo istituto sono il 2,2 per cento dei matrimoni nello stesso periodo di tempo. Una percentuale più alta di quella registrata dopo riforme analoghe in Spagna, ma più bassa che nei paesi del Nord dove i diritti gay sono riconosciuti da più tempo.
Nel discutere di riforma elettorale, c’è accordo sulla necessità di sfuggire al rischio di maggioranze diverse a Camera e Senato. Ma sarebbe meglio evitare un regime proporzionale che lasci le mani libere ai partiti per apparentarsi con scambio di poltrone dopo il voto. Per questo si discute di un parziale ritorno al Mattarellum.
Parlando di riforma dell’Irpef, ecco una proposta che – diboscando la giungla di aliquote marginali effettive inique e di detrazioni per pochi – ridisegnerebbe la tassazione in senso progressivo con sette aliquote, dal 20 per cento al 50. E sovrimposte locali con progressività uguale in tutto il paese.
Da una parte abbiamo a disposizione strumenti elettronici di pagamento – come le app – sempre più sofisticati, dall’altra ci riempiamo le tasche di monetine, in particolare quelle da uno e due centesimi, già abolite in vari paesi euro. Ma toglierle dalla circolazione non è poi così semplice.
Gli abitanti di Udine possono controllare l’attività di giunta e consiglio comunale e seguire le scelte di ogni politico attraverso una piattaforma di e-government. Pochi, però i cittadini che la frequentano. E in città non è  cambiato il modo di fare politica.
L’indicatore di attività economica regionale (una media di tante variabili più sofisticata del Pil) mostra che nel 2015 nelle regioni del Sud le cose sarebbero andate meglio che nel resto d’Italia. Un’inversione di trend rispetto agli anni della crisi? Sembra di no. I dati 2016 indicano un affievolirsi di queste tendenze.

Tommaso Di Tanno risponde ai commenti al suo articolo “Su Google vince il fisco, perde il diritto”.

15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Festeggeremo il compleanno con i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Il Punto

L’annullamento da parte della Consulta della deindicizzazione delle pensioni più alte del 2011 è una bomba a orologeria nei conti pubblici. È anche irragionevole perché con la sua decisione discrimina tra pensionati di oggi – meritevoli di tutela – e lavoratori pubblici e pensionati di domani che invece, secondo l’Alta corte, evidentemente non lo sono. Si parla (lo abbiamo fatto anche su questo sito) di reversibilità della pensione anche per le unioni civili. Ci sarebbero una più ampia platea di aventi diritto e più basse prestazioni, con marginali effetti sui conti pubblici. Meglio se entità e destinazione della reversibilità fossero una scelta, non un obbligo di legge.
Che cosa succederà con l’Italicum? Certo non la fine della democrazia. Molto fermento invece nel sistema politico con partiti che si organizzeranno in modo da trarre vantaggio (o minor danno) dalle nuove regole su preferenze, capilista bloccati, candidature multiple, eventuale ballottaggio. Qualche lezione sulle logiche del maggioritario si può trarre dall’esito delle elezioni britanniche. Dove Cameron cannibalizza i suoi alleati lib-dem ed esce vincente con uno striminzito +0,7 per cento di voti in più. Mentre i laburisti guadagnano suffragi ma sono sconfitti dal boom dello Scottish national party. Con tutta probabilità, addio Regno “Unito”.
Anche grazie al Quantitative easing della Bce, i mercati azionari europei ritornano ai livelli pre-crisi. Il rischio è che i piccoli investitori entrino tardi nelle borse, comprando a prezzi troppo alti e rimanendo delusi. Una più diffusa educazione finanziaria ridurrebbe gli errori dei risparmiatori.
Questa volta l’Italia in testa a una classifica! Siamo tra i paesi con più parti cesarei: quasi il 40 per cento del totale, con punte del 60 per cento al Sud. Un costo per il Servizio sanitario, uno spreco nella maggior parte dei casi. Il modo per ridurre questi numeri alla normalità ci sarebbe. Lo insegnano piccoli e grandi casi di successo, a Castellammare di Stabia e in Lombardia.
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Una pensione in eredità

Uno dei principali ostacoli all’approvazione del disegno di legge sulle unioni civili è che il loro riconoscimento porterebbe a maggiori costi per l’aumento del numero delle pensioni di reversibilità. L’attesa di vita dei superstiti e la redistribuzione dai single agli sposati.

Pensione di reversibilità alle coppie gay? Costa poco

In discussione al Senato, il disegno di legge sulle unioni civili, tra persone dello stesso sesso, disciplina anche il diritto alla pensione di reversibilità. Quanto costerebbe all’Inps? A regime, circa un milione.

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