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Se Trump torna alla Casa Bianca

Se a novembre Donald Trump sarà rieletto alla presidenza degli Stati Uniti, costruirà una amministrazione più coesa e “fedele”. La politica estera assumerà toni più aggressivi, ma sui dossier più scottanti non dovrebbero esserci cambiamenti eclatanti.

Qualcosa è cambiato nella politica migratoria Usa

Il presidente Usa ha affidato a Kamala Harris il capitolo migranti. E alcune dichiarazioni della vicepresidente sono sembrate in contrasto con un effettivo mutamento di rotta rispetto agli anni di Trump. Ma diversi interventi segnalano il cambiamento.

Migranti: aria nuova da Washington

Joe Biden ha iniziato la sua presidenza con un pacchetto di ordini esecutivi che riguardano anche le politiche migratorie. Non si limitano a cancellare le misure più odiose dell’amministrazione Trump, ma prefigurano un ambizioso disegno riformatore.

Piattaforme digitali e libertà di espressione: l’ora zero

Europa e Usa hanno finora affrontato con approcci opposti il tema della libertà di espressione sulle piattaforme digitali, non senza contraddizioni interne. Ora però è il momento di trovare un linguaggio comune nei meccanismi procedurali.

Le diseguaglianze che mettono a rischio la democrazia

I tumulti di Washington hanno acceso i fari sul funzionamento delle istituzioni quando i livelli di diseguaglianza sono elevati. Per evitare che il fenomeno possa mettere a rischio la democrazia bisogna riconoscere le cause del malcontento.

Con la crisi del Wto è in gioco il multilateralismo

Il Wto rappresenta il più importante foro negoziale per le relazioni commerciali multilaterali a livello internazionale. Da alcuni anni però il suo ruolo viene messo in discussione. E anche l’elezione del nuovo direttore diventa così un banco di prova.

Illusione Biden per l’Europa

La presidenza Trump non è stata una parentesi. Anche con Biden non si tornerà al disegno multilaterale di Obama. L’Europa dovrebbe tenerne conto e proseguire sulla strada dell’autonomia strategica dagli Stati Uniti, in economia come nella geopolitica.

Il Punto

Partiamo da un bilancio della presidenza Trump per capire cosa potrà accadere dopo il voto. Qualunque sarà il risultato delle elezioni Usa, sarà difficile ricostruire la coesione sociale nel paese. Intanto il nuovo piano quinquennale varato dal Partito comunista cinese è all’insegna della “circolazione duale”: ricerca dell’indipendenza hi-tech all’interno, riscrittura dei rapporti di forza all’esterno.
Sulla tassazione dei giganti del web continua lo scontro tra “paesi-vittima” e “paesi-profittatori”, con l’Ue chiamata a dare il buon esempio. A partire dalla direttiva della Commissione, mai andata in porto. Su un’altra proposta di direttiva della Commissione, quella sul salario minimo, non sono mancati dubbi e critiche. Anche perché la situazione di partenza nei diversi stati membri è molto diversa.
In un Parlamento dallo spazio politico ristretto, non è difficile individuare maggioranza e opposizione alla luce dei voti espressi. Un’analisi del comportamento dei parlamentari, utile per prevedere eventuali trasformismi futuri.
In un decennio l’Italia guadagna otto posizioni nel Gender Equality Index, ma resta 14esima in Europa in fatto di uguaglianza di genere. Dove siamo migliorati e dove c’è ancora tanto lavoro da fare. 

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Alla vigilia delle elezioni Usa vi proponiamo sei grafici speciali sui quattro anni di presidenza Trump.
Continua la nostra collaborazione con Economia24, la trasmissione economica di RaiNews24: questa settimana, eccezionalmente di giovedì, Massimo Bordignon commenterà le previsioni economiche della Commissione europea.

Usa, dopo il 3 novembre niente sarà come prima

Bisogna partire dal bilancio della presidenza Trump per capire cosa potrà accadere negli Stati Uniti dopo il voto. Sarà comunque difficile ricostruire la coesione sociale. E lo stesso risultato delle elezioni potrebbe essere messo in discussione.

Il Punto

Ingenti trasferimenti monetari agli stati ma meno spese per i beni pubblici europei: il compromesso raggiunto sui fondi NextGen rischia di segnare un passo indietro nell’integrazione? Dove non sembrano esserci stati passi in avanti è nel Patto per le migrazioni della Commissione europea, ancora legato a una visione dei migranti e dei rifugiati come costo e non come risorsa. Intanto, le decisioni della Federal Reserve rendono ormai inevitabile una svolta espansiva anche da parte della Banca centrale europea. Che potrebbe però richiedere una revisione dei trattati.
L’interconnessione tra Usa e Cina va ben oltre le semplici relazioni commerciali. Ma è difficile pensare a un futuro per il multilateralismo in questo periodo di guerra fredda.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici“. Da oggi questa e altre rubriche saranno incluse direttamente nella newsletter, che ha una veste grafica rinnovata.

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