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Il Punto

Sui vaccini sono in molti ad accusare i più giovani di aver anteposto l’interesse personale alla salute pubblica finché non sono state minacciate, con il green pass, limitazioni alla socialità. Ma è davvero così?
Nel riformare l’Irpef, le detrazioni per reddito da lavoro e i bonus andrebbero sostituiti da una detrazione unica fissa fino a un dato livello di reddito, che preveda anche un’imposta negativa. Ecco come. A essere caduto nel dimenticatoio è il tema delle pensioni, con la maggioranza divisa tra chi vorrebbe abbandonare Quota 100 e chi addirittura potenziarla. Più chiara, ma non priva di criticità, la posizione dei sindacati.
Perché la distribuzione del reddito di cittadinanza è così eterogenea dal punto di vista territoriale? C’entrano le differenze socio-economiche e di capitale sociale, come mostra un’analisi a livello comunale. Al centro di gran parte dei piani di ripresa presentati in Europa c’è la transizione energetica, nella quale l’idrogeno avrà un ruolo da protagonista. Ma le barriere da superare sono ancora molte. La sentenza della Corte Suprema Usa sul caso Oracle-Google sancisce che il copyright non si estende agli eventuali usi trasformativi di un’opera. Lasciando però aperte ancora molte questioni.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Pensioni, cosa non torna nella proposta dei sindacati

Sulle pensioni il governo resta muto, diviso fra chi vuole lasciar cadere Quota 100 e chi chiede misure perfino più generose. Al contrario, i sindacati si sono espressi da tempo con una piattaforma unitaria presentata al ministro Orlando. Analizziamola.

Da una panetteria dell’800 una lezione sulla regolamentazione

Nel 1895 lo stato di New York varò una serie di regole sanitarie e di orario di lavoro per le panetterie. Un piccolo imprenditore si oppose arrivando fino alla Corte suprema, dove vinse. Il vecchio caso ci ricorda che la legge non è quasi mai neutrale.

Se 866 contratti collettivi di lavoro vi sembran pochi

In Italia la retribuzione è fissata da ben 866 contratti collettivi nazionali e nessuno controlla la rappresentatività dei firmatari. La radice del problema è nella Costituzione, ma c’è un modo semplice di risolverlo in un periodo di larghe intese.

Lavoro, prima spina per Draghi

Il governo Draghi dovrà affrontare subito questioni spinose, come la proroga del blocco dei licenziamenti. Il Covid-19 ha avuto effetti diseguali per i lavoratori, di cui sarà necessario tenere conto per sostenere la transizione del mercato del lavoro verso il dopo-pandemia.

“Nuove competenze” soffocate dalla burocrazia

Il “Fondo nuove competenze” dovrebbe consentire ai lavoratori di adattarsi ai cambiamenti del mondo del lavoro. Il problema è che la scadenza per l’inizio dei corsi, finanziati con 700 milioni, è il 31 dicembre. E il percorso per attivarli molto tortuoso.

Contratto dei rider, un primo passo

Il nuovo contratto dei rider non è certo un modello standard europeo. Però costituisce un punto di partenza, seppure da migliorare, in una logica negoziale pluralista. E nella regolamentazione del lavoro nelle piattaforme l’unica via è quella sperimentale.

Contratto per i rider: è davvero “pirata”?

L’accordo tra AssoDelivery e Ugl-Rider ha lacune e difetti. Ma è il primo Ccnl che regola il lavoro dei ciclofattorini garantendo loro alcuni diritti fondamentali. E ha il merito di salvare il settore dalla paralisi cui lo condanna la legge vigente.

La “fase 2” inizia dalla formazione dei lavoratori

Per procedere con la riapertura delle attività è necessario predisporre un piano dettagliato e capillare. Ogni lavoratore deve avere ben chiaro quali comportamenti tenere in ogni circostanza. E ai tempi del Covid-19 la formazione utilizza la tecnologia.

Il Punto

Mentre era in corso la Conferenza Onu sul clima, il ministro dell’ambiente Costa partoriva un pacchetto frettoloso di misure green prive di coperture. Con “incentivi” a rottamare auto inquinanti in forma di abbonamenti ai mezzi pubblici e tagli a sussidi dannosi per l’ambiente con pesanti ricadute economiche su cittadini e imprese. Provvedimenti da ripensare. Più meditata la rivoluzione per l’ambiente da 54 miliardi di Angela Merkel: in sintonia con i piani della nuova Commissione Ue e presentata – non a caso – con l’economia tedesca in rallentamento. Controversa, ma potrà dare un impulso all’economia.
La convenzione stipulata da Confindustria, Cgil, Cisl e Uil con l’Inps assegna a questo istituto la raccolta dei dati sulla rappresentatività dei sindacati. Un possibile passo avanti per ridurre i disagi causati da scioperi dei “comitati di base” nei servizi pubblici. Ma è dubbio che porti a una più compiuta attuazione dell’articolo 39 della Costituzione sull’efficacia “erga omnes” dei contratti collettivi di lavoro.
Con l’accordo di Malta, si sono messe le premesse per la redistribuzione nella Ue dei richiedenti asilo. L’Italia esce dall’auto-isolamento e si parla di cambiare le regole europee sull’accoglienza. Per una svolta servirebbe il coraggio di rimborsare i paesi più accoglienti e dare ai rifugiati la possibilità di progettare la loro nuova vita.
Incentivare i pagamenti elettronici per scovare evasori fiscali non serve. Sia perché la profilazione dei cittadini è osteggiata da una pronuncia del Garante della privacy sia perché l’Agenzia delle entrate non ha risorse tecniche e umane per usare con profitto big data di questo genere. Solo cambiando le cose parte l’offensiva anti-evasione.

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