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Tag: ius soli

Cittadinanza: non dimentichiamo gli adulti

La legge sullo ius soli modifica i requisiti per ottenere la cittadinanza italiana solo per i minori. Per gli adulti resta in vigore una normativa più restrittiva rispetto agli altri paesi europei. Perché dieci anni di residenza è un tempo troppo lungo.

Cambio di rotta sul welfare ai migranti

Una sentenza della Corte di giustizia europea impone che le prestazioni sociali erogate sulla base di requisiti predeterminati siano garantite a tutti gli immigrati titolari di un permesso di lavoro e non solo a quelli con permesso di lungo periodo.

Il Punto

Per le banche venete niente bail-in. Arriva invece la liquidazione coatta con regole nazionali più aiuti e garanzie di stato per 17 miliardi. Forse a questo punto, rinvio dopo rinvio, non c’era alternativa. Di sicuro la politica italiana ha messo in soffitta come non indispensabile l’armonizzazione Ue del diritto fallimentare in materia bancaria. Mentre diventa cruciale che la Commissione bicamerale d’inchiesta sulle banche appena istituita produca risultati. Con poco tempo a disposizione, sarà bene che si concentri su pochi temi di peso, come accertare le responsabilità degli amministratori.
Assomiglierà ben poco al vero ius soli il compromesso che verrà approvato dal Parlamento. L’acquisizione della cittadinanza italiana dei minori sarà possibile con tre procedure (ius soli temperato, ius culturae, discrezionale). Almeno non saremo più il paese europeo occidentale più restrittivo insieme al Lussemburgo.
Nella distrazione generale, il Documento di economia e finanza 2017 ha introdotto alcuni indicatori di Benessere equo e sostenibile (Bes): il reddito medio disponibile, un indice di disuguaglianza, le emissioni di CO2 e il tasso di mancata partecipazione al lavoro. Ci dicono qualcosa di nuovo. Specie l’ultimo. In un campo affine, gli investimenti in infrastrutture, un altro indicatore sta diventando finalmente importante. È l’Acb (analisi costi-benefici) che misura gli incrementi di surplus sociale. Utile per capire se questi investimenti – che generano crescita più dei tagli di tasse o dell’“helicopter money” – sono anche qualitativamente validi.
Colpiscono le oscillazioni del valore del bitcoin, oggi esploso a 2700 dollari, partendo dal livello di 750 dollari di inizio anno (e di 250 del 2015). Difficile capire se l’aumento vertiginoso di oggi sia una bolla destinata a sgonfiarsi o la scommessa di investitori che ne apprezzano un’accresciuta stabilità di valore.

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Italiani si diventa

Il Senato discute tra aspre polemiche la legge sul cosiddetto ius soli, che stabilisce nuove regole per la concessione della cittadinanza. Tra l’altro, prevede un riconoscimento del ruolo della scuola quale istituzione centrale per la formazione dei cittadini.

Se lo straniero diventa cittadino

Dal disegno di legge sui diritti di cittadinanza è lecito aspettarsi una maggiore integrazione economica e culturale degli immigrati e dei loro figli e un calo dei tassi di criminalità locali. Si sa poco invece di eventuali conseguenze in altri ambiti.

Ius soli, una strada per l’integrazione

La legge sullo ius soli è il riconoscimento della trasformazione dell’Italia da paese di emigrazione a paese di immigrazione. E riguarda ragazzi che nella maggioranza dei casi non si sentono “immigrati”, ma italiani. È semmai una riforma incompleta.

Il Punto

La legge in discussione sullo “ius soli temperato” – l’attribuzione del diritto di cittadinanza a figli minori di stranieri residenti da lungo tempo in Italia – fa riflettere sui princìpi mentre risveglia paure e pregiudizi incendiari. In concreto, circa 800 mila ragazzi figli di stranieri residenti potrebbero subito diventare cittadini italiani (più 55-62 mila ogni anno successivo). Crescerà il numero di coloro che rimangono nel nostro paese ma anche la loro integrazione a scuola e sul lavoro. Con una probabile riduzione dei loro tassi di criminalità come solitamente avviene per gli immigrati che regolarizzino la loro posizione.
Il ballottaggio è stato dichiarato incostituzionale dalla Consulta ma solo nel contesto dell’Italicum. Per questo alle comunali continuiamo legittimamente a votare in due tornate. E nulla vieterebbe l’adozione di un sistema elettorale uninominale a doppio turno. Quello che in Francia porta Macron a conquistare una maggioranza di due terzi dei seggi con un terzo dei voti al primo turno.
Mentre in Italia falliva la gara per i diritti della serie A con offerte giudicate troppo basse dalla Lega calcio, la Uefa ha assegnato a Sky i diritti tv della Champions (ed Europa) league per – si dice – 300 milioni di euro. Due gare con esiti molto diversi, tutti da spiegare.
È pacifico che si dovrà arrivare ad una nuova ristrutturazione del debito greco. Ma fino alle elezioni tedesche di settembre si andrà avanti a colpi di accordi parziali, come quello recente tra Atene e la Troika. Perdendo tempo, denaro e prolungando l’incertezza.
Ci sono voluti sei anni, battaglie legali e sanzioni europee ma ora, il comparto dell’acqua – oggetto del controverso referendum del 2011 – sembra ripartire (dopo una sentenza del Consiglio di stato) con investimenti che in un quadriennio dovrebbero quasi raddoppiare e aumentare ancora fino al 2023.

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Cittadini si diventa

La riforma della cittadinanza per i minori stranieri è stata inserita negli otto punti di governo del Pd. Due i problemi principali: difficile concepire un impianto di “ius soli” puro e arduo separare la normativa per i minori da quella per gli adulti. Ecco come funziona negli altri paesi europei.

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