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Il Punto

Avevamo posto molti interrogativi sulla riforma elettorale “Italicum” presentata da Matteo Renzi. Nel testo depositato in Parlamento si trovano varie risposte ma rimangono alcune incertezze. Ecco una scheda che ci guida nel labirinto di quello che si candidata ad essere il sistema elettorale più complicato d’Europa senza cancellare i maggiori difetti del “Porcellum”: liste bloccate, premi di maggioranza eccessivi, incentivi alle coalizioni eterogenee e altro. Rimangono nella nebbia il ruolo del Senato e un nuovo sistema di garanzie.
In sei mesi 40 interventi legislativi sull’imposta sugli immobili, un obbrobrio giuridico e istituzionale che forse non sopravvivrà alle verifiche delle corti, una storia da Paese dei furbetti.
Potranno mai emergere i 200 miliardi di capitali detenuti all’estero da evasori fiscali? In dirittura d’arrivo un decreto con un meccanismo ben diverso dai soliti iniqui condoni.
Dietro al calo dello spread Btp-Bund nell’ultimo mese, anche un ruolo non secondario dei differenziali d’inflazione tra Italia e Germania, che segnalano i rischi di una deflazione da noi. .
Un nuovo Dossier raccoglie i nostri articoli sulla spending review.
Un commento di Marino Massaro a “Più il comune è piccolo, più sale il costo della politica” di Sabrina Iommi. E la risposta dell’autrice.

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Furbizie sull’Imu

Furbo Berlusconi a trovare nell’Imu l’argomento per rilanciare una campagna elettorale che sembrava senza speranza. Furbo Letta a promettere, sapendo di non poter mantenere, la eliminazione dell’imposta assieme al taglio del costo del lavoro. Furbo Brunetta a mantenere per 6 mesi il governo sulla graticola, impedendo qualunque accordo sensato sull’imposta e mostrando così di essere il vero dominus del governo.

Quanto ci costa la Tasi

La Legge di stabilità abolisce l’Imu e introduce la Tasi, la nuova imposta sui servizi indivisibili. Cosa cambia per i contribuenti? Stime di gettito per la Toscana mostrano che il carico fiscale sul patrimonio immobiliare non diminuisce. Semmai aumenta l’iniquità del sistema fiscale.

Imu e non più Imu: il valzer di un’imposta impazzita

È surreale la scelta dei nomi per la nuova tassa sugli immobili. Il guaio è che dietro ad ogni nuova sigla c’è un diverso modo di calcolare l’imposta. Che quasi nessuno vorrebbe ma è vitale per il finanziamento dei comuni. Cerchiamo di ricostruirne la tormentata storia.

Imu-Tasi a prova di detrazione

Il Governo ha presentato la Tasi come una “service tax”. Oggi però si discute di introdurre una detrazione per mitigarne gli effetti regressivi rispetto all’Imu. È un altro elemento che avvicina sempre più la Tasi a una patrimoniale. Tanto valeva tenerci l’Imu.

Legge di stabilità: il conto delle imposte sugli immobili

Non è semplice orientarsi nel settore senza pace delle imposte sulla casa. Anche il disegno di Legge di stabilità contiene novità importanti sul tema, sia per le tasche dei contribuenti sia per i bilanci dei comuni. Ecco chi ci guadagna e chi ci perde tra famiglie, imprese, prime e seconde case.

Se il Pd propone un’ingiustizia

L’emendamento abortito del Pd sull’Imu prima casa, che prevedeva di ristabilirla sugli immobili con più di 750 euro di rendita catastale, era ingiusto e tecnicamente sbagliato. Ci auguriamo che non venga riproposto in altri casi, ad esempio nella service tax.

Il pasticcio della tassazione immobiliare

L’Imu è stata eliminata, ma sarà reintrodotta sotto altra forma, con minore trasparenza e coerenza con il resto del sistema tributario. Mentre si poteva scegliere una soluzione diversa, consolidando il modello della vecchia Ici. La confusione tra prelievi di natura tariffaria e impositiva.

Quello che l’Europa non chiede

L’Italia sta attraversando quasi disarmata la crisi economica più grave del dopoguerra. Non può svalutare, avendo come moneta l’euro. Non può “stampare moneta”, come stanno facendo Stati Uniti, Regno Unito e Giappone perché non ha una banca centrale autonoma, avendo delegato alla Bce la gestione della politica monetaria. Non può avere una politica fiscale espansiva perché le regole europee impongono un rapporto deficit/Pil non superiore al 3 per cento e il Fiscal Compact imporrà (almeno in teoria) nei prossimi anni una riduzione del rapporto debito/Pil.

Taser, un surrogato per l’Imu

La service tax è il miglior surrogato dell’Imu e della Tares sulla prima casa. Tuttavia, rispetto al modello a due tributi, la sola Taser non consente una precisa applicazione del principio del beneficio. Negativi anche gli effetti distributivi. Quali saranno gli oneri sulle seconde case.

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