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Tag: fonti rinnovabili

Il Punto

Bassa crescita e inflazione alta: lo spettro della stagflazione si riaffaccia in Europa. Per evitare il “peggiore dei mondi possibili” le banche centrali – la Bce in particolare – devono agire sulle aspettative, annunciando in anticipo le proprie azioni future. D’ora in avanti i paesi “ostili” pagheranno le forniture di gas russo in rubli: la decisione di Putin garantisce a Mosca un afflusso di valuta estera che limita l’efficacia delle sanzioni. Con i rincari del gas che trascinano quelli di tutto il settore, il governo italiano interviene per arginare gli aumenti dei prezzi dell’energia. Alle aziende energetiche si dovrebbe chiedere di utilizzare i profitti in eccesso per investimenti, in modo da adeguare l’offerta alla domanda. Per ridurre la dipendenza dalle importazioni di gas e petrolio e rispettare gli impegni sulla transizione ecologica, sarebbe utile aumentare la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili. Ma le installazioni di impianti eolici e fotovoltaici sono ostacolate da iter burocratici eccessivamente complessi. Milioni di persone lasciano l’Ucraina per sfuggire alla guerra. In Italia già vive una consistente comunità ucraina: ecco alcuni dati per capire come è composta e dove vive.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

Lavoce lancia una nuova iniziativa: lavoce in 30 minuti, una serie di dirette con redattori e collaboratori per discutere dei principali temi di attualità economica. Il primo appuntamento è il 29 marzo, alle ore 18, con Gianmarco Ottaviano. Per partecipare basta compilare questo modulo.

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Il Punto

Mentre a Berlino si ragiona su chi sarà il suo successore, nella prima conferenza stampa dopo l’estate Mario Draghi ha fatto capire come intende muoversi nella parte finale del suo mandato. Vedremo un Qe ricalibrato in termini di dimensione e durata. Sullo sfondo, l’esigenza di completare l’unione monetaria.
Immaginate l’energia prodotta al 100 per cento da fonti rinnovabili: vento acqua e sole. Un bel sogno. Alcuni scienziati sono andati più in là: hanno valutato la possibilità concreta che si realizzi. Entro il 2050. Ma lo studio, ben pubblicizzato, presta il fianco a pesanti critiche e stroncature.
Malgrado gli impegni con l’Europa è proseguito il calo degli investimenti pubblici, scesi da 54 miliardi nel 2009 a 35 nel 2016. Poche risorse e un mare di pastoie burocratiche tra le quali si fatica trovare buoni progetti. Il potenziale del Codice dei contratti pubblici è soffocato dalla mancata approvazione di tanti dei suoi decreti attuativi.
L’Italia si conferma il paese Ocse con la minore percentuale di laureati. Anche perché sempre meno persone entrano all’università. Se le imprese non hanno molta fame di cervelli è anche perché l’attuazione sconclusionata del sistema di studi “3+2” è stata un fallimento. Cercasi misure per invertire la rotta.
L’obbligo di prestare gratuitamente i servizi notarili non funziona. Un recente esperimento relativo alla costituzione di una srl semplificata (priva di costi per legge) indica che i notai – per sicurezza – si astengono addirittura dal fornire informazioni generiche. Per limitarne le rendite meglio limitare il loro raggio d’azione.

Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale, con una parte riservata agli affezionati amici/donatori de lavoce, si terrà la mattina di lunedì 18 settembre a Milano presso l’Università Cattolica. Parleremo di banche italiane, populismo e Brexit. E anche di una ricerca sull’identikit dei nostri finanziatori. Ecco il programma. Vi aspettiamo!

Il Punto

Giuseppe Vegas conclude il suo difficile settennato alla presidenza della Consob dimenticando di fare autocritica sulla mancata tutela del risparmio e sull’abbandono del listino di varie società. Preferisce chiudere citando Kant e parlando d’altro, ad esempio dei rischi per la moneta unica derivanti da una crisi italiana. Prospettiva per ora (ma non per sempre) allontanata dalla vittoria di Macron alle presidenziali francesi.
Google chiude il contenzioso con il fisco italiano accettando di pagare 306 milioni. Una transazione – simile a quella siglata da Apple – fondata su basi imponibili ipotetiche (per difetto) e su labili presupposti giuridici. Ue e Ocse pensano a una tassazione certa e chiara delle attività del web. Finora con scarsi risultati. Come quelli ottenuti dal cittadino contribuente con Alitalia. Alla cui gestione commissariale arriva un prestito-ponte di altri 600 milioni con tassi salatissimi che con tutta probabilità non sarà rimborsato. Ci voleva proprio? Pare di sì: far fallire subito la società costerebbe di più.
Dopo l’ultimo accordo tra governo greco e troika per la restituzione del debito, si apre un’aspra trattativa sulla sua riduzione. Tutta in salita, perché l’Europa non vuole far arrivare ad Atene (e a Roma) il messaggio che per uscirne ci siano scorciatoie.
In Europa siamo il paese con più incentivi alle fonti rinnovabili di energia. I benefici esistono ma sono difficili da quantificare. I costi per consumatori e imprese sono invece misurabili. Ne vale davvero la pena?
La sharing economy entra nel mercato dei lavori domestici e dei servizi alla persona. Con le piattaforme di gestione dell’incontro domanda-offerta che detengono un potere assoluto su tempi di lavoro e compensi, ripartizione dei rischi e privacy. Un monopolio da regolare salvaguardando l’esigenza di offrire i nuovi servizi.

Nel momento della scomparsa della moglie di Marco Onado, Mariella, la redazione si stringe attorno all’amico e collega.

15 anni de lavoce.info: feste-convegni 5 giugno a Milano e 6 giugno a Roma
Nel 2017, lavoce.info compie 15 anni. Festeggeremo il compleanno con i nostri affezionati lettori e sottoscrittori la mattina di lunedì 5 giugno a Milano e il pomeriggio di martedì 6 giugno a Roma. E, se potete, destinate e fate destinare il 5 per mille dell’Irpef a questo sito in quanto “associazione di promozione sociale”: Associazione La Voce, Via Bellezza 15 – 20136 Milano, codice fiscale 97320670157. Grazie!

Il Punto

Un progetto europeo che coniughi concretezza e sogno – evocato da Renzi a Ventotene – è arduo da realizzare. Prima o poi, infatti, riemergono gli interessi nazionali, cioè, per Italia e Francia, la richiesta di flessibilità di bilancio. Che potrebbe arrivare, ma solo con la prosecuzione delle riforme e con il rallentamento dell’economia.
Non basta il Pil per misurare gli effetti delle politiche pubbliche su povertà, diritti delle donne, salute, innovazione e occupazione. C’è da predisporre un adeguato sistema di valutazione che oggi non abbiamo. Gli strumenti legislativi per svilupparlo esistono, se c’è la volontà di investire nella ricerca.
Incentivi alle madri under 30: così, secondo il ministro con delega alla famiglia Costa, si abbassa l’età della maternità e si combatte il calo delle nascite. Sbagliato e arbitrario. Il sostegno alle famiglie è efficace quando è stabile nel corso della vita del bambino e si rapporta alla sua età, non a quella dei genitori.
Soffocata dal debito pubblico e con la deflazione sempre in agguato, l’Italia a crescita zero è “a rischio Giappone”? Magari! In realtà il paese asiatico ha continuato a crescere dall’inizio della sua crisi (1991). Molto più di noi. Vedere questo nostro grafico per credere.
Tra le riforme monche dell’era Renzi brilla per incompiutezza e iniquità quella della giustizia civile. Che ha reso le cause più onerose e negato di fatto i ricorsi in tribunale ai cittadini comuni, in particolare ai piccoli proprietari. A vantaggio di locatari che non pagano l’affitto.
Notizia: a giugno in Italia l’energia elettrica generata da fonti rinnovabili ha superato quella da fossili.  Sorpasso storico? Quasi, perché avvenuto anche grazie ai bassi consumi. Però potremmo essere alla vigilia  di una nuova epoca. Ora si tratta di governare il cambiamento.
Di solito si discute se sia più probabile che un governo adotti le riforme sull’orlo di un precipizio o quando l’economia va bene. Eppure una ricerca sui dati di 53 paesi in oltre 30 anni arriva a definire un ulteriore elemento che le favorisce: l’incertezza. Una tesi controcorrente.

Nelle due settimane centrali di agosto, come di consueto lavoce.info ha sospeso l’invio della newsletter. Abbiamo però aggiornato costantemente il sito con nuovi articoli su: riqualificazione dei vecchi immobili, donne e corruzione politica, cassa integrazione concorsuale, Isee e disabilità, distretti culturali, welfare e senso civico, fuga dei cervelli.

Michele Lalla risponde ai commenti al suo intervento “Riforma costituzionale: perché serve il limite di mandato

Convegno de lavoce.info
Il convegno annuale riservato agli amici de lavoce avrà come titolo “Le riforme fatte e quelle da fare“. Si terrà la mattina di mercoledì 14 settembre all’Università Bocconi di Milano. Vi aspettiamo per incontrarvi di persona, dopo tante interazioni digitali!
La prima parte dell’incontro è riservata alla redazione de lavoce e ai nostri sostenitori più affezionati, chi ci ha finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni (chi non l’ha fatto, è ancora in tempo per compiere la donazione).

Caso Sorgenia, solo la punta dell’iceberg

Il caso Sorgenia è la punta dell’iceberg di un sistema energetico senza un progetto di sviluppo che dia il giusto spazio a fonti rinnovabili e tradizionali. Equilibrio da ritrovare tra tutela dell’ambiente, salvaguardia dei consumatori e investimenti.

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