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Categoria: Il Punto Pagina 53 di 141

Il Punto

Passata un’altra estate senza uscire dall’euro ora ci tocca fare i conti con le regole esistenti. E così la coalizione Lega-M5s se la prende con il tetto Ue del deficit al 3 per cento del Pil. In effetti, al posto di una soglia assoluta meglio sarebbero regole flessibili. Che in Europa ci sono già e consentono di finanziare in deficit spese straordinarie (ma non flat tax o reddito di cittadinanza). In ogni caso, preoccupati dalle chiacchiere dell’esecutivo italiano, i mercati hanno reagito. In maggio e giugno c’è stata una fuga di capitali dall’Italia per 76 miliardi. Ben di più che nell’estate 2011. Per questo il ministro Tria è in giro per il mondo a caccia di investitori stranieri.
In Italia ci sono 700 mila lavoratori nella gig economy – l’economia dei lavoretti. Una ricerca ne disegna il profilo: tipicamente maschi, tra i 30 e i 50 anni, poco istruiti e con basso reddito. Fenomeno in rapida evoluzione e da regolamentare. Anche a vantaggio delle imprese del settore. Che lasciano il nostro paese.
Il ministro degli Interni Salvini guarda con interesse a “No way”, il sistema australiano di immigrazione. Una politica criticata che – in barba alle convenzioni internazionali – appalta ai piccoli paesi vicini la gestione di Guantanamo locali di “accoglienza” dei migranti. Un bel modello virtuoso cui ispirarsi.
Nel suo ridisegno degli accordi di libero scambio, Donald Trump rimette mano al Nafta tra Usa, Canada e Messico. Troppi lavori – secondo il tycoon – finiscono in paesi a bassi salari come Messico (e Cina). Oggi la borsa brinda all’accordo ma l’America first presto presenterà il conto: più alti prezzi per le auto e meno profitti per le multinazionali.
Dopo dieci anni di austerità per la Troika la missione Grecia è compiuta. Permangono dubbi sulla capacità di Atene di rispettare gli impegni presi e quindi sulla sostenibilità della strada intrapresa. È però significativo che da un paese così provato arrivi un segnale positivo per l’Europa.

Convegno annuale de lavoce.info il 17 settembre a Milano. Save the date!
I primi 100 giorni di populismo“ è il titolo del convegno annuale de lavoce.info. Si svolgerà la mattina di lunedì 17 settembre a Milano, presso l’Università Bocconi. È un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni. Chi vuole è ancora in tempo per fare la donazione.

Il Punto

Il governo dice di voler tagliare le pensioni d’oro. Ma la maggioranza sembra confusa sulla loro definizione. Sono quelle molto alte? O con maggiore componente retributiva? Quelle anticipate rispetto alla vecchiaia? Il disegno di legge del 6 agosto è un pasticcio iniquo e incoerente. E il contributo di solidarietà come “piano B” non è la misura adatta.
La ministra Bongiorno propone di assumere 450 mila nuovi dipendenti pubblici. Per far ripartire un turnover il cui blocco decennale ha smagrito e invecchiato il nostro settore pubblico. L’obiettivo dovrebbe essere quello di migliorare i servizi, anche grazie alla digitalizzazione della Pa. A cui la ministra nemmeno accenna.
Mentre gli eritrei della nave Diciotti vivevano una situazione di degrado, il ministro Salvini cercava di imporre il suo metodo muscolare fatto di conflitti istituzionali nel paese e con la Ue. Avrà guadagnato qualche altro voto, ma al costo di compromettere l’immagine dell’Italia nel mondo.
Protezionismo e guerre commerciali sono micidiali per la nostra economia perché la ripresa che abbiamo avuto (+1,5 per cento nel 2017) è stata trainata dalle esportazioni. I nuovi dazi Usa (terzo paese importatore dall’Italia) dell’“amico” sovranista Donald Trump farebbero molto male, soprattutto all’Italia.
Per chi si occupa di scuola, formazione, risorse umane ma anche psicologia, il termine competenze è pieno di significati e intorno a esso ci si confronta da quasi 50 anni. Un libro aiuta a orientarsi sul tema.

Convegno annuale de lavoce.info il 17 settembre a Milano. Save the date!
I primi 100 giorni di populismo“ è il titolo del convegno annuale de lavoce.info. Si svolgerà la mattina di lunedì 17 settembre a Milano, presso l’Università Bocconi. È un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni. Chi vuole è ancora in tempo per fare la donazione.

Il Punto

La tragedia del ponte di Genova – al di là del necessario accertamento delle responsabilità – ha riaperto il confronto sull’opportunità di mantenere la gestione delle infrastrutture ai privati o di affidarla al pubblico. I primi sono di solito più efficienti, con minori costi di gestione. Ma presentano rischi di cattiva qualità e sicurezza del servizio se il regolatore non vigila o le norme non sono scritte bene. Chi sostiene l’opzione pubblica (gestione Anas) come più vantaggiosa per i cittadini-utenti ricorda i troppi regali fatti ai concessionari nel tempo.
Nell’ultimo mese la lira turca ha perso un terzo del suo valore, mentre l’inflazione saliva al 16 per cento, la borsa bruciava 40 miliardi di dollari, con imprese e banche a rischio di bancarotta. Le sanzioni commerciali di Trump sono il motivo scatenante della crisi ma la sua vera causa è la sfiducia dei mercati verso Erdoğan.
Nel lavoro domestico c’è la più alta incidenza di stranieri, in maggioranza irregolari (58 per cento). Nell’Italia che invecchia ci sarà sempre più bisogno di loro per la cura delle persone, ma i canali di immigrazione legale si sono ristretti. Ci sarebbe da regolarizzare chi non è regolare. Ma non con un’altra sanatoria.
Nelle scorse settimane di agosto, come di consueto, lavoce.info ha sospeso l’invio della newsletter. Abbiamo però aggiornato costantemente il sito con nuovi articoli su: produttività del lavoro al Sud, trasporto aereo, debiti sovrani, rapporti università-industria, dibattito pubblico sulle infrastrutture, disuguaglianze salariali, politiche attive del lavoro, trasparenza delle istituzioni.

Il Punto

La Camera approva un “decreto dignità” che ostacola il precariato ma dimentica le nuove professioni richieste dalla tecnologia. Eppure le tante imprese che accumulano dati sulla vita e sugli orientamenti dei loro clienti creano big data da leggere e interpretare. Per questo servono data scientist, figure professionali ancora troppo difficili da trovare.
Di che colore è davvero il governo Conte? Usando dati estratti da prese di posizione ufficiali, si desume che i punti caratterizzanti dell’esecutivo giallo-verde vogliono essere: onestà, più stato nell’economia, atteggiamento tiepido verso l’Europa. E zero attenzione alla competenza. Di questi temi discuteremo al nostro convegno annuale rivolto ai lettori più affezionati e a tutti gli interessati.
Arriva l’ennesima resa dei conti di Alitalia. Con poche certezze: il ridimensionamento non ha funzionato e i prestiti ponte sono finiti. L’alternativa alla chiusura è un piano industriale che aggiusti l’attuale modello di business non funzionante prima di tutto con un graduale riequilibrio dei conti.
Tra le schizofrenie della nostra politica di immigrazione, c’è che ogni anno lo stato italiano delega alle famiglie italiane una spesa di 7 miliardi per colf e badanti – spesso donne – per la cura di persone non autosufficienti. Il che riduce la spesa pubblica. Ma molte di queste lavoratrici sono in nero e magari irregolari. In passato c’erano periodiche sanatorie. Anche oggi ci vorrebbero misure pragmatiche che facciano riemergere il fenomeno perché l’ansiogena narrazione di una “emergenza immigrati” è in contrasto con i dati che collocano l’Italia appena al quinto posto in Europa per numero di stranieri arrivati.
In tema di tasse e dazi, Donald Trump dice di ispirarsi a Ronald Reagan. In realtà il presidente repubblicano che segnò gli anni ’80 del secolo scorso usò pochissimo l’arma dei dazi sapendo che il protezionismo riduce la spinta a innovare e crescere. E aiutò le imprese a sviluppare la ricerca.
Come sempre in agosto, la newsletter de lavoce.info va in vacanza per una ventina di giorni. Il sito verrà aggiornato con un nuovo articolo in ogni giorno lavorativo. Buon agosto a tutti!

Marco Ponti commenta l’articolo di Mario Sebastiani “Quando strade e binari si incrociano

Convegno annuale de lavoce.info il 17 settembre a Milano. Save the date!
I primi 100 giorni di populismo“ è il titolo del convegno annuale de lavoce.info. Si svolgerà la mattina di lunedì 17 settembre a Milano, presso l’Università Bocconi. È un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni. Chi vuole è ancora in tempo per fare la donazione.

Il Punto

Nel secondo trimestre 2018 è proseguita – per il ventunesimo trimestre consecutivo ma a ritmo più lento – la ripresa dell’economia europea e anche quella italiana. Per una crescita più robusta ci vorrebbe la locomotiva tedesca che però probabilmente non arriverà.
Rimessa in discussione dal M5s (in dissenso con la Lega), la Tav Torino-Lione ha in realtà già passato il vaglio della revisione del progetto, che promette di risparmiare 2,4 miliardi (il 56 per cento) rispetto al costo originario. Del resto tutti i piani sottoposti dal 2015 a “project review” consentono forti risparmi. Anche in Puglia si alza la parola d’ordine “Nimby” – non nel mio giardino! Il governatore Emiliano e la ministra Lezzi si oppongono al Tap– un pezzo del sistema di gasdotti più complesso mai realizzato, che attraversa sette paesi, chiama in causa investimenti per 50 miliardi di dollari. E ci dà la speranza di pagare meno per il gas.
C’erano una volta (tre anni fa) 45 milioni all’anno di finanziamento delle attività per la ricerca di base. Ora non ci sono più. Anche perché la maggioranza dei ricercatori – con varie motivazioni – non li ha richiesti. Meglio avrebbe fatto il Miur ad assegnare direttamente i fondi ai più meritevoli in base ai dati Anvur.
Nonostante la disoccupazione sia in forte calo in tutti i paesi Ocse, i salari non aumentano. La produttività non cresce come una volta e anche laddove aumenta a beneficiarne non sono i lavoratori. Per invertire la tendenza ci vuole una strategia complessiva che migliori le competenze e l’apprendimento durante tutta la vita lavorativa.
Sergio Marchionne è stato accusato di aver risollevato i bilanci Fiat spostando lavoro dall’Italia all’estero. Accusa ingenerosa e imprecisa. Il calo di occupati in Italia dipende soprattutto dallo spostamento di Fiat Industrial fuori dal perimetro aziendale. Se si sommano tutti i dipendenti della galassia Fca, il segno è positivo.
Al traffico aereo italiano manca il lungo raggio, più utile e profittevole. Da qui (più che altrove) si vola molto verso hub in altri paesi europei per prendere i voli transcontinentali. Perciò è bene che Alitalia trovi un partner non tra le grandi compagnie ma una low cost che voglia entrare nel lungo raggio con hub in Italia.

Convegno annuale de lavoce.info il 17 settembre a Milano. Save the date!
I primi 100 giorni di populismo“ è il titolo del convegno annuale de lavoce.info. Si svolgerà la mattina di lunedì 17 settembre a Milano, presso l’Università Bocconi. È un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni. Chi vuole è ancora in tempo per fare la donazione.

Il Punto

Contrordine: i ministri del cambiamento Di Maio e Toninelli hanno deciso che la fusione Anas-Fs non si farà. Il progetto destava molti dubbi, ma nel frattempo è andato avanti. Tornare al passato sarebbe uno spreco delle risorse umane e materiali spese per integrare le due società. Sarebbe meglio, anzitutto, chiarire i punti opachi dei rapporti tra le due aziende, a partire da un contenzioso del 2016 per oltre un miliardo di euro. Se finora l’operazione è stata frettolosa e poco trasparente, c’è da sperare che ora non si torni indietro con lo stesso metodo. E ci sia la possibilità di un ripensamento.
I governi europei hanno raggiunto un accordo sui richiedenti asilo in tre punti: strutture di accoglienza nei paesi esterni alla Ue, “centri controllati” nei paesi di primo approdo, 6 mila euro a persona per i paesi che accettano la ricollocazione (non è un’elemosina per noi, ministro Salvini!). Ma il documento non parla di corridoi umanitari e legge l’immigrazione solo come un fenomeno da reprimere.
Davide Casaleggio vede un futuro senza parlamento nel quale la politica funzioni solo con la democrazia diretta. “Vaste programme”, avrebbe detto De Gaulle. Ma si può e si deve potenziare l’istituto del referendum perché i cittadini possano scegliere su temi importanti e che non richiedono conoscenze specialistiche.
Si chiama approccio Irb, Internal rating based: è il metodo che le banche seguono dal 2004 calcolare i requisiti patrimoniali di ogni istituto e valutarne l’esposizione. Una ricerca recente mostra che tali modelli fatti in casa – per quanto discrezionali e incoerenti tra di loro – hanno però migliorato la loro gestione del rischio.
Ricordiamo Sergio Marchionne raccogliendo in un Dossier una selezione dei tanti articoli su di lui, Fiat e Fca pubblicati su lavoce.info.

Convegno annuale de lavoce.info il 17 settembre a Milano. Save the date!
I primi 100 giorni di populismo“ è il titolo del convegno annuale de lavoce.info. Si svolgerà la mattina di lunedì 17 settembre a Milano, presso l’Università Bocconi. È un’occasione per vederci di persona, dopo tante interazioni digitali! La prima parte dell’incontro è riservata ai nostri collaboratori e sostenitori più affezionati (quelli che ci hanno finanziato con almeno 100 euro nell’ultimo anno o cumulativamente negli ultimi tre anni. Chi vuole è ancora in tempo per fare la donazione.

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Arrivato al timone di un’impresa quasi fallita, Sergio Marchionne ha creato Fca – un’azienda oggi competitiva – con operazioni spesso impopolari. Disse no ai sussidi statali e chiuse Termini Imerese. E puntò sulla contrattazione aziendale, uscendo da Confindustria. La sua visione non ha però attecchito nel paese.
Il decreto “dignità” ha introdotto il “giustificato motivo” di assunzione a termine oltre i 12 mesi. Una manna per gli avvocati che vedranno aumentare i contenziosi. Perché la nuova norma crea più incertezza e burocratizza le scelte imprenditoriali. Eppure ci sarebbe un efficace sistema alternativo. Come si è visto, la stima degli effetti della riduzione dei tempi dei contratti a termine (8 mila occupati in meno) ha poi indotto vari membri del governo ad attaccare l’Inps. Con generiche accuse di non scientificità, senza indicare alternative.
La Ue ha inflitto la multa record di 4,3 miliardi di euro a Google per aver imposto proprie app preinstallate su smartphone e tablet funzionanti con sistema operativo Android. Secondo Bruxelles, una pressione indebita su consumatori abitudinari. Che però – ricorda la società californiana – dispongono di molte opzioni.
Tra poche settimane, si torna sui banchi. La scelta della scuola superiore è stata particolarmente importante per gli studenti usciti dalla terza media e per le loro famiglie. Che però faticano a utilizzare le classifiche serie per valutare la qualità degli istituti. E spesso le usano solo per evitare quelli più malconci.

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Il Punto

Durante il commissariamento dell’ultimo anno Alitalia è uscita dal profondo rosso del conto economico, anche beneficiando di un “prestito” pubblico di 900 milioni. Ora ci sono tre pretendenti all’acquisto ma sono stranieri. Il che fa a pugni con il principio di italianità di cui purtroppo la politica è tornata a parlare.
Sempre l’italianità è al centro delle dispute sul Ceta, patto commerciale Ue-Canada che il governo vuole respingere. I fatti sono che prima c’erano zero garanzie anti-contraffazione per i prodotti Made in Italy, mentre – con il trattato – dei 143 prodotti con indicazione geografica protetta 41 sono italIani. Tra l’altro, è proprio con questo tipo di accordi bilaterali che – oltre a ridurre o eliminare i dazi – si regolano standard, procedure, concorrenza, barriere non tariffarie. Dettagli cruciali per evitare che le nostre Pmi rimangano schiacciate nella guerra commerciale di Usa, Cina e Russia. Vale comunque la pena di verificare se dall’entrata in funzione provvisoria del Ceta nel settembre 2017, i prodotti italiani – vini in testa – hanno esportato di più o di meno nel paese nord-americano. La risposta è: generalmente sì.
Esordio col botto di Paolo Savona nei panni di ministro per gli Affari europei. In un recente intervento sulla stampa il professore fa confusione tra strumenti di politica monetaria, il Qe e il mai usato Omt. E propone per la Bce un ruolo di sostegno ai governi nazionali che spetterebbe ad una politica fiscale comune. Confusione anche sul fronte delle politiche del lavoro: il fact-checking de lavoce.info spiega perché in un confronto tv tra il numero uno di Confindustria Boccia e il ministro Di Maio le cifre prodotte da entrambe le parti sui lavoratori precari siano imprecise.

Paolo Miccoli, presidente dell’Anvur (Agenzia valutazione dell’università e della ricerca) commenta l’articolo di Andrea Gavosto “Dopo la crisi, si torna all’università”.

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Per il ministro Di Maio una “manina” ha aggiunto nella relazione tecnica al “decreto dignità” la previsione di un calo di 8 mila occupati. In realtà sono state le mani istituzionali dell’Inps – che ha fatto la valutazione – e della Ragioneria dello stato che l’ha validata. Mentre il ministro-economista Tria si unisce al coro di protesta contro i numeri. Numeri che – a guardarli bene – escono da ipotesi ottimistiche su ciò che accadrà nel mercato del lavoro con le nuove norme. In ogni caso, 8 mila unità di lavoro in meno non sono un disastro sociale. Anche le nuove stime del Fondo monetario per il 2018-2019 non sono lusinghiere per l’Italia: l’economia va indietro in un generale arretramento dell’Europa. Sempre parlando di cifre e dei dettagli delle misure da mettere in pratica, l’idea – difesa dal M5s anche in un’audizione al Senato –  che il reddito di cittadinanza si autofinanzierà sfruttando pieghe e definizioni dei parametri Ue, non sta in piedi. Se davvero lo si vuole fare, lo si farà in deficit.
Appena uscito, il rapporto Anvur sull’università segnala come la piccola crescita degli ultimi anni non basti a recuperare il nostro cronico ritardo rispetto al resto d’Europa nel numero di laureati (26,9 per cento contro una media di 39). Mentre pesa l’assenza di una formazione terziaria professionalizzante sul modello tedesco.
È poi vero che gli stranieri portano via la casa popolare agli italiani? In effetti ne occupano una quota consistente, ma sempre più vengono posti vincoli (di anzianità di residenza o relativi ad altre sistemazioni) che operano una selezione. 

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Nel vertice di Innsbruck, Salvini e i suoi colleghi degli Interni tedesco e austriaco si sono accordati tra volonterosi (si fa per dire) nell’accogliere solo chi fugge da guerre. Dimenticando che i “migranti economici” – il cui flusso verso l’Italia è sceso a 13 mila, un decimo che nel 2011 –  servono. Sul mercato del lavoro e anche per i loro versamenti Inps. Lo dicono i dati, se uno vuole leggerli. Confusione e approssimazione sul tema dei migranti si trovano anche nelle parole del ministro Toninelli le cui affermazioni, all’esame del fact-checking de lavoce.info, risultano imprecise e poco fondate. In un altro vertice – quello Nato – Trump ha tentato senza successo di mettere fretta agli alleati sull’aumento della spesa militare. Da sempre gli Usa spendono di più. Ma già dal 2014 gli europei si sono impegnati ad aumentarla, per quanto lentamente. La vera necessità sarebbe un maggiore coordinamento che eviti sprechi e duplicazioni.
Sfruttando la vetrina del mondiale di calcio e del prossimo vertice col presidente americano, la Russia di Putin è al centro dei riflettori. Ma le apparenze nascondono un paese con tante difficoltà strutturali. Con crescita demografica nulla, troppi monopoli ed eccessiva dipendenza dall’export di materie prime.
Uno dei problemi del governo è la disomogeneità politica e ideale tra Lega e M5s. Che di fatto si sono divisi le aree di influenza: alla prima la questione immigrati e l’ordine pubblico, al secondo l’economia e in particolare il welfare. Con alto rischio di cortocircuiti.
Siae sotto accusa per abuso di posizione dominante davanti all’autorità Antitrust. Sono diventati numerosi i concorrenti della società che ha sempre gestito i diritti d’autore musicali come “monopolio naturale”. Che dopo la direttiva Barnier della Ue non è più così “naturale” e viene messo in discussione.
In piena tempesta mediatica su abolizione dei vitalizi, delle pensioni d’oro, della riforma Fornero, vediamo le risposte degli italiani se si chiede di indicare minimo e massimo ragionevole delle pensioni nette. La media è 900-3.000 euro. Ma poi cambia molto se si leggono i dati per età, area geografica, tipo di lavoro.

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