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PROMESSE DA MARINAIO

La riforma previdenziale del 1995 è afflitta da molti errori e lacune. Ma ha anche meriti, come la correttezza del metodo con cui sono stati definiti i requisiti anagrafici per l’accesso alla pensione. Un metodo da preservare perché assicurava coerenza nel periodo transitorio e flessibilità a regime. Invece, le nuove regole previste dall’accordo di luglio non hanno alcun senso in ambiente contributivo dove i coefficienti hanno esattamente il compito di assicurare l’indifferenza delle età di pensione. La garanzia della copertura minima del 60 per cento.

FONDI PENSIONE IN EQUILIBRIO TRA RISCHIO E PRUDENZA

Il quadro normativo e una condotta prudente dei gestori hanno consentito ai fondi pensione italiani di non essere coinvolti nella distribuzione di prodotti, come i mutui subprime americani, che hanno invece penalizzato molti investitori istituzionali sui mercati internazionali. Ma nel lungo periodo occorre conseguire il rendimento necessario a garantire una rendita pensionistica di livello adeguato. L’introduzione del progetto esemplificativo permetterà agli aderenti di disporre di informazioni di base sull’andamento del loro investimento previdenziale.

NON SOLO LE PENSIONI DIVIDONO LE GENERAZIONI

Negli ultimi trent’anni una situazione socio-economica molto favorevole e i particolari assetti del welfare italiano hanno contribuito a migliorare notevolmente la posizione economica relativa della parte più anziana della popolazione. Nel frattempo i destini economici delle famiglie più giovani sono andati sempre più deteriorandosi. Senz’altro è il risultato di una condizione del mercato del lavoro oggi radicalmente diversa rispetto alla fine degli anni Settanta. Ma il sistema dovrebbe tenere conto anche delle alterne fortune delle generazioni.

Quelle economie di scala che fanno bene ai mercati

I fondi pensione agiscono normalmente in una prospettiva di lungo periodo. Sono quindi considerati i migliori candidati per l’afflusso di grandi risorse sul mercato con investimenti non puramente legati a logiche speculative. E la proposta di accorpare quelli con più bassi tassi di adesione può avere effetti positivi anche in questo campo. Generando operatori più forti e più ricchi, non solo interessati a utilizzare gli strumenti che l’ordinamento mette a disposizione, ma in grado di divenire loro stessi fonte di autoregolamentazione.

Indipendenti sono le Autorità o i numeri?

La relazione Covip documenta come circa 900mila lavoratori abbiamo espressamente deciso di destinare almeno parte del Tfr ai fondi pensione nel semestre in cui erano chiamati a farlo. Con un tasso di adesione di circa il 21 per cento. Ma il dato deludente si è trasformato in un successo nella presentazione del presidente, quando sono apparsi nuovi numeri, volti artatamente a portare il tasso di adesione assai vicino alla soglia del 40 per cento. Che tutti ci auguriamo sia raggiunta quanto prima. Ma i potenziali aderenti devono poter contare su di un’Autorità di vigilanza efficiente e non subalterna né a chi deve essere vigilato, né al potere politico.

Chi paga la pensione degli australiani

Nel sistema pensionistico australiano la presenza privata è molto estesa. La pensione di anzianità è pagata dal governo federale indipendentemente dalla durata della vita lavorativa, ma solo se al di sotto di certi parametri massimi di reddito e di patrimonio. La “superannuation”, invece, è un conto individuale i cui contributi sono obbligatori per il datore di lavoro e volontari per il dipendente, e gestiti da fondi pensioni di vario tipo. Ha avuto una grande importanza nello sviluppo del mercato finanziario del paese, in particolare di quello azionario.

Previdenza complementare: un decollo senza i giovani

Sono deludenti i dati sull’adesione ai fondi pensione contrattuali dopo la scadenza della scelta sulla destinazione del Trattamento di fine rapporto. Di fatto ben pochi giovani, coloro che più avranno bisogno della previdenza complementare, hanno potuto aderirvi. Due correttivi, senza modifiche normative, possono però rimediare a questo paradosso: aprire i fondi contrattuali e incentivare le adesioni collettive ai fondi pensione aperti.

Previdenza integrativa: un successo. Ma le piccole imprese?

La campagna di adesioni alla previdenza complementare registra un eccellente risultato nel comparto delle imprese medio grandi, i cui lavoratori hanno dato prova di nutrire la massima fiducia nel sistema. Al contempo si registra una preoccupante arretratezza nelle piccole imprese nelle quali è peraltro impiegata la maggioranza dei lavoratori dipendenti italiani. Nei prossimi mesi i policy makers dovranno elaborare proposte che consentano alla previdenza privata di allargare la propria offerta, attraverso strumenti e soluzioni innovative che ne accrescano visibilità e affidabilità.

Una definizione per il lavoro usurante

I benefici previdenziali da assegnare ai lavoratori che svolgono mansioni usuranti hanno avuto grande spazio nell’accordo tra governo e sindacati. All’elenco già contenuto nel decreto Salvi dovrebbero ora aggiungersi i lavoratori notturni, gli addetti alle linee a catena e i conducenti di mezzi pubblici pesanti. Ma il punto principale è trovare una definizione basata su criteri “oggettivi”, che tenga conto in maniera esplicita degli effetti sulla salute della mansione svolta, senza dover ricorrere a un criterio stringente come quello della effettiva invalidità.

Dossier: Pensioni tra scaloni e scalini

E’ stato raggiunto l’accordo sulla riforma delle pensioni. Analizzeremo in dettaglio il pacchetto. Purtroppo non sembra prevista alcuna revisione automatica dei coefficienti di trasformazione, l’unico strumento in grado di garantire al tempo stesso sostenibilità finanziaria ed equità tra le generazioni. Il sistema pensionistico resta governato dalla discrezionalità politica ciò che in passato ha prodotto debito, inefficienza e iniquità. Forniamo ai lettori il testo delle delibere del nucleo di valutazione della spesa previdenziale che stabilisce i criteri per la revisione automatica dei coefficienti. Non c’è bisogno di istituire una nuova commissione e rinviare ulteriormente il problema.

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