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Categoria: Stato e istituzioni Pagina 50 di 83

Non è tempo di Grosse Koalition

La progressiva polarizzazione dei partiti porta all’immobilismo. Non succede solo in Italia, ma per noi la paralisi delle decisioni è pericolosa quasi quanto la crisi politica. Ecco perché è urgente la riforma della legge elettorale. I rischi del proporzionale e i vantaggi del maggioritario.

Mutuo ai giovani: più risorse a un fondo inutile

Il decreto Imu prevede un incremento della dotazione del “Fondo per l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa da parte delle giovani coppie”. Che però è incentivo mal congegnato e nei suoi 5 anni di vita non ha avuto molto successo. Allora perché aumentare le sue risorse?

Il prezzo del galleggiamento

La manovra sull’Imu si può sintetizzare in meno tasse sul patrimonio e più sull’abitare, meno certezze sulle entrate dei comuni e più tempo per il Governo. Aumentano anche le distorsioni e l’iniquità fiscale. Non è di questo che ha bisogno l’Italia.

Perché i senatori a vita sono una pessima idea

In un momento di antipolitica dilagante, qual è il senso dell’istituto previsto dall’articolo 59? Non eletti, assenti alle votazioni e politicamente rischiosi, la scelta dei senatori a vita non sempre si è rivelata giudiziosa.

Il buio oltre l’Imu

Le misure sull’Imu varate ieri dal Governo sono state dettate da esigenze politiche, poco sensate sul piano economico. Restano molte incertezze sulle coperture e sui finanziamenti ai comuni. E la service tax che entra in vigore dal 2014 è avvolta nelle nebbie di decisioni ancora tutte da prendere.

Cosa ci sarà al posto delle province?

Il Ddl di riforma dell’amministrazione locale è lontano dagli obiettivi di semplificazione e razionalizzazione che dovrebbe perseguire. L’assetto istituzionale appare frammentato, mentre non c’è chiarezza sulle funzioni attribuite a ciascun ente. Alla fine anche le province potrebbero rinascere.

Imu, è in gioco l’autonomia locale

Il dibattito sull’Imu è ancora aperto a tutte le opzioni, tranne l’unica corretta: il mantenimento della struttura lasciata dal Governo Monti. In gioco non c’è solo il gettito, ma la stessa autonomia locale. Può sopravvivere solo se tutti sono contribuenti oltreché elettori. Soluzioni possibili.

La prima riforma è superare il bicameralismo

Prima di pensare a una riforma della legge elettorale, è necessario differenziare i compiti di Camera e Senato. Dai confronti internazionali, si vede infatti che l’Italia è uno dei pochissimi paesi che mantiene un bicameralismo perfetto. Da abbandonare anche l’idea di un Senato delle Regioni.

Un modello francese per l’Italia

Al nostro paese serve una legge elettorale che abbia un’ottica di lungo periodo e rifondi il rapporto tra elettori ed eletti su basi nuove. Un sistema con collegi uninominali e doppio turno alla francese consentirebbe di migliorare la selezione dei politici e favorire la governabilità.

Preferenza di genere o voto di mafia?

Il sistema della doppia preferenza di genere, previsto dalla legge elettorale siciliana, faciliterà il controllo del voto esercitato da Cosa Nostra? Il modello di voto di scambio è ormai consolidato e non subirà sostanziali modificazioni. La creazione di aspettative di vantaggio negli elettori.

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