Dopo un avvio stentato, il “car sharing” sembra ormai destinato a rapida diffusione. Tanto che a Roma, così come a Firenze e in altre città, hanno pensato di fotocopiare il bando di Milano. Ma, se boom dev’essere, è opportuno che sia accompagnato da una ben maggiore attenzione alle emissioni.
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Il senso della nomina di Federico Testa commissario straordinario dell’Enea apparirà più chiaro entro la fine dell’anno. Perché non si capisce bene con quali criteri sia stato scelto. Docente universitario, ex deputato Pd con incarichi di partito, saprà e vorrà far voltare pagina all’Agenzia?
Il decreto “Competitività” rivede il sistema degli incentivi al fotovoltaico. E per questo è stato criticato. Ma i dati ci dicono che i sussidi non sono giustificabili in termini di rapporto costi/benefici. Andrebbero soppressi del tutto e sostituiti con una carbon tax a livello globale.
Il caso degli investimenti di F2i in impianti di produzione e reti energetiche offre l’occasione per una riflessione sulla regolazione che le deve accompagnare, per garantire equità e ragionevolezza dei guadagni e delle tariffe. Perché sono i cittadini che pagano il conto finale delle bollette.
Da una parte, il nostro paese afferma i principi dell’efficienza energetica, del “chi inquina paga” e si ripromette di spostare la tassazione sui consumi più che sui redditi. Dall’altra, fisco, bollette e diritti di sfruttamento incentivano il contrario. Una proposta per uscire dalla contraddizione.
Per tener fede all’impegno di alleggerire la bolletta elettrica delle Pmi, il Governo Renzi vara un taglio retroattivo agli aiuti concessi ai grandi impianti fotovoltaici. Peccato che la misura aumenti il carico burocratico, sollevi dubbi giuridici e abbia contraccolpi reputazionali certi.
Dopo l’introduzione della modalità di pagamento anticipato, la sospensione delle forniture di gas russo all’Ucraina è arrivata. Inevitabili quindi le preoccupazioni su possibili interruzioni anche verso i paesi europei. Ma davvero la Russia può, nel medio periodo, fare a meno dell’Europa?
Tre anni dopo Fukushima, a Tokyo si torna a parlare di nucleare. Un argomento destinato a dividere, tra chi teme nuovi incidenti e chi lo considera un’opportunità per avere energia a basso costo. Cinque spunti per riflettere. E uno sguardo alle scelte dell’Italia.
Anche il nuovo presidente del Consiglio ha promesso la riduzione del costo dell’elettricità. Che passa inevitabilmente da un taglio degli oneri di sistema. Come finanziarlo? Una tassa sulla rendita generata dall’idroelettrico potrebbe dare più di un miliardo.
I numeri smentiscono la diffusa convinzione che famiglie e aziende italiane siano oppresse dal caro-energia. Soltanto per il 3,8 per cento delle imprese il costo dell’energia elettrica supera il 3 per cento del fatturato. E il sostegno alle rinnovabili è uno dei pochi investimenti per il futuro.