Lavoce.info

Autore: Desk Pagina 123 di 184

Il desk de lavoce.info è composto da ragazzi e ragazze che si occupano della gestione operativa del sito internet e dei social network e delle attività redazionali e di assistenza alla ricerca. Inoltre, sono curati dal desk il podcast e le rubriche del fact checking, de "La parola ai grafici" e de "La parola ai numeri".

Sommario 10 luglio 2007

Abbiamo commentato, subito dopo il varo, il Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) e proseguiamo nell’analisi. La manovra lorda prevista per il 2008 sarà di almeno 11 miliardi, perchè il Governo intende far fronte a una serie di impegni e prassi consolidate che non hanno ancora forza di legge. A meno di un cambiamento radicale nella capacità del Governo di contenere la spesa, alla fine avremo più spesa e più tasse. Sulla tutela dell’ambiente e sul rispetto del protocollo di Kyoto il Dpef doveva dare un segnale di discontinuità con il passato. Non c’è: ancora una volta la lotta ai cambiamenti del clima è una priorità … secondaria. Bastava seguire l’esempio di Gran Bretagna e Germania. Lasciare ai baby-boomers italiani, quando andranno in pensione, il carico di un Inps in disavanzo è miope e iniquo. Pensiamo a loro anzichè ai soli 57enni. Quanto pesano gli enti locali nelle imprese partecipate? Il capitalismo municipale è di dimensioni ragguardevoli. Il record a Brescia e Aosta.
La Consulta ha cancellato la norma che fissava in 66 anni il limite di età dei magistrati per partecipare a concorsi per dirigere uffici giudiziari di merito. Torna in auge la gerontocrazia.
Il Collegio Carlo Alberto premia il miglior economista italiano under 40. Ecco chi è vincitore di quest’anno e quali sono le sue ricerche alla frontiera della scienza economica.
I depositi dormienti saranno utilizzati per indennizzare le vittime dei default. Omissioni e rischi di una legge fatta in clima elettorale. La Consob ha presentato la sua relazione annuale. Ecco cosa si aspetta il mercato finanziario dal suo regulator. L’Italia ha recepito la direttiva Mifid: un refresh degli articoli sul tema.

Aggiornamento: Aumento delle pensioni: perché darlo anche ai ricchi? di Massimo Baldini
E’ una questione di metodo. Contributivo: di Agar Brugiavini e Elsa Fornero

Sommario 4 luglio 2007

E’ il quinto compleanno de lavoce.info. Un’occasione per qualche riflessione sul nostro ruolo, per darvi conto di quel che facciamo e delle nuove iniziative (in estate traslochiamo su pagine web ridisegnate e tecnicamente aggiornate), per chiedervi (come sempre!) di sostenere finanziariamente questa iniziativa. C’è una forte domanda di informazione economica qualificata e indipendente e Internet è lo strumento ideale per soddisfarla. Ma come distinguere ciò che è serio da ciò che non lo è? Nei giornali e in TV spesso le opinioni prevalgono sui fatti e ne distorcono la rappresentazione. Ecco come funziona questo meccanismo perverso e come evitarlo.
Nel proliferare dei blog sulla rete diventa difficile scegliere le buone fonti e non perdere tempo con quelle inutili. Alcuni accorgimenti per una navigazione ragionata.


I contribuenti rischiano di pagare ancora una volta il prezzo della catastrofica gestione dell’Alitalia nel momento in cui lo Stato la cede. Un prezzo non soltanto per il prevedibile magro introito, ma anche per la scomparsa della concorrenza sulla tratta Milano-Roma e, probabilmente, per un calo di reputazione dell’Antitrust.

Aggiornamenti: Se il deposito si sveglia e La consob, un anno dopo di Francesco Vella

Dove traslochiamo

Nel corso dell’estate lavoce.info cambierà veste grafica e potenzierà la propria tecnologia informatica. Qui, in un’anteprima statica (layout1, layout2), potete vedere come diventeremo. Per un sito come il nostro l’aiuto dei lettori, non solo finanziario, ma anche in termini di idee, è fondamentale. Scrivete le vostre opinioni e i vostri suggerimenti sul “nuovo” sito a new@lavoce.info.

Internet, la carta stampata e i nostri 5 anni

La nostra esperienza suggerisce che la rete è molto più complementare alla carta stampata di quanto possa apparire a prima vista. Ha però costi di gestione molto bassi e raggiunge una platea vasta a costo zero. Non ci sono forti barriere all’ingresso, se non di tipo reputazionale. I siti nascono senza necessariamente basarsi su di una struttura proprietaria concentrata e intrusiva. Ci può essere più democrazia su Internet e più libertà di informazione. I nuovi progetti e i nuovi obiettivi de lavoce.info per offrire ai lettori ancora più informazione e commenti.

Sommario 30 giugno 2007

E’ un Documento di programmazione economica e finanziaria (Dpef) da fine legislatura quello appena varato dal Governo. Guarda alle esigenze politiche immediate e trascura il futuro. A chi governerà nel 2009 e 2010 viene passata la patata bollente di un aggiustamento per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011. E’ un pessimo segnale per la trattativa sulle pensioni.
Potrebbero le regioni con il maggior deficit nella spesa sanitaria (Lazio, Campania, e Sicilia che insieme arrivano alla metà del deficit nazionale) risanare i conti con un aumento dell’addizionale Irpef? Una simulazione mostra che ci vogliono ben altri strumenti.
Le aggregazioni bancarie e i loro intrecci con le assicurazioni non sempre avvantaggiano i consumatori. E gli interventi dell’Antitrust hanno esiti incerti e sono costosi. L’Autorità potrebbe stimolare la concorrenza favorendo la mobilità degli utenti. In borsa resistono le strutture piramidali di molti gruppi storici italiani. Ora c’è una proposta di legge per distruggerle con un meccanismo dirompente. Apriamo il confronto sui suoi potenziali effetti .
La burocrazia non favorisce, anzi disincentiva, i viaggi d’affari nel nostro paese da nazioni come la Cina. Anche questo riduce gli investimenti esteri diretti in Italia. 

Sommario 26 giugno 2007

Abbiamo invitato il Ministro Padoa Schioppa a usare la calcolatrice. Ma l’impressione è che non lo stia facendo. Le variazioni degli obiettivi sul deficit 2007 e sulla manovra 2008 decise al Consiglio dei Ministri di ieri danno per acquisito e duraturo l’extragettito. In realtà, nel caso dell’Iva, solo la metà è attribuibile ad evasione fiscale. Può non durare nel corso del tempo. Quindi meglio usare l’extragettito per ridurre il deficit, come ci chiede l’Europa. Mancano pochi giorni al termine per esercitare l’opzione sulla destinazione del Tfr. Ecco una simulazione su quattro tipologie di lavoratori. La scelta del fondo pensione è vantaggiosa, ma attenzione alle commissioni.
Il progetto di aggregazione tra le borse di Milano e di Londra allontana il rischio di isolamento del mercato italiano. Qualche problema, però, sia sul versante antitrust britannico, sia riguardo ai costi di negoziazione.
L’Unione Europea trova un compromesso per ripartire. C’è chi lo considera un accordo eccessivamente al ribasso. Soprattutto per le regole di voto nel Consiglio, il passo indietro sulla concorrenza, e il ridimensionamento del Ministro degli esteri Europeo. Ma forse bisogna prendere atto che tutti assieme, i 27 paesi proprio non ce la fanno ad andare. E’ tempo di cooperazioni rafforzate.

Una settimana decisiva

E’ una settimana molto importante quella che si apre oggi per la politica economica di questa legislatura. Due Consigli dei Ministri saranno chiamati a varare le linee direttrici del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (Dpef), fissando i saldi della Finanziaria 2008. Nel frattempo si avvia a conclusione il negoziato sulla riforma delle previdenza, decisivo per le pensioni di chi inizia oggi a lavorare.
Questa settimana si sta aprendo in un clima in cui il Ministro dell’Economia è sempre più isolato.  Quattro ministri del suo Governo lo hanno di fatto sfiduciato invocando maggiore collegialità e sostenendo che “le risorse messe a disposizione sono troppo limitate”, seguiti a ruota dal segretario della CGIL, Guglielmo Epifani, secondo cui “non si può trattare con la calcolatrice”. Un Ministro dell’Economia ha, invece, il dovere di richiamare a tutti il vincolo di bilancio. Questo corrisponde anche a un preciso obiettivo istituzionale, come la tutela della trasparenza dei conti pubblici e il rispetto dei trattati sottoscritti dal nostro paese. Serve anche ad impedire che le pressioni di breve respiro della politica conducano a scelte che si rivelerebbero incoerenti con quegli stessi obiettivi.
Tommaso Padoa Schioppa fa dunque bene a richiamare gli impegni presi con Bruxelles e i rischi associati alla mancata applicazione della riforma delle pensioni del 1995, allora approvata con il consenso dello stesso sindacato. Bene che si batta anche affinché la revisione dei coefficienti di trasformazione d’ora in poi sia automatica, basata su regole certe, permettendo così ai lavoratori di pianificare meglio il loro futuro. Sottraendo queste scelte a chi gioca a procrastinare gli aggiustamenti necessari a rendere il sistema pensionistico sostenibile, si riduce anche il rischio politico che grava sulle generazioni future. Il Ministro dell’Economia farà bene anche ad imporre che ogni euro in più prelevato dal cosiddetto “tesoretto”, creatura tutta politica, sia accompagnato da un incremento di pari importo della manovra correttiva da varare in autunno, che non potrà comunque essere inferiore allo 0,5 per cento del Pil per rispettare gli impegni presi con Bruxelles. Dal canto suo dovrà impegnarsi per aumentare la trasparenza dei nostri conti pubblici evitando d’ora in poi annunci fra di loro contraddittori, come quelli che si sono succeduti negli ultimi dodici mesi.

Sommario 25 giugno 2007

E’ una settimana molto importante quella che si apre oggi per la politica economica di questa legislatura. Due Consigli dei Ministri saranno chiamati a varare le linee direttrici del Documento di Programmazione Economica e Finanziaria (Dpef), fissando i saldi della Finanziaria 2008. Nel frattempo si avvia a conclusione il negoziato sulla riforma delle previdenza, decisivo per le pensioni di chi inizia oggi a lavorare.
Questa settimana si sta aprendo in un clima in cui il Ministro dell’Economia è sempre più isolato.  Quattro ministri del suo Governo lo hanno di fatto sfiduciato invocando maggiore collegialità e sostenendo che “le risorse messe a disposizione sono troppo limitate”, seguiti a ruota dal segretario della CGIL, Guglielmo Epifani, secondo cui “non si può trattare con la calcolatrice”. Un Ministro dell’Economia ha, invece, il dovere di richiamare a tutti il vincolo di bilancio. Questo corrisponde anche a un preciso obiettivo istituzionale, come la tutela della trasparenza dei conti pubblici e il rispetto dei trattati sottoscritti dal nostro paese. Serve anche ad impedire che le pressioni di breve respiro della politica conducano a scelte che si rivelerebbero incoerenti con quegli stessi obiettivi.
Tommaso Padoa Schioppa fa dunque bene a richiamare gli impegni presi con Bruxelles e i rischi associati alla mancata applicazione della riforma delle pensioni del 1995, allora approvata con il consenso dello stesso sindacato. Bene che si batta anche affinché la revisione dei coefficienti di trasformazione d’ora in poi sia automatica, basata su regole certe, permettendo così ai lavoratori di pianificare meglio il loro futuro. Sottraendo queste scelte a chi gioca a procrastinare gli aggiustamenti necessari a rendere il sistema pensionistico sostenibile, si riduce anche il rischio politico che grava sulle generazioni future. Il Ministro dell’Economia farà bene anche ad imporre che ogni euro in più prelevato dal cosiddetto “tesoretto”, creatura tutta politica, sia accompagnato da un incremento di pari importo della manovra correttiva da varare in autunno, che non potrà comunque essere inferiore allo 0,5 per cento del Pil per rispettare gli impegni presi con Bruxelles. Dal canto suo dovrà impegnarsi per aumentare la trasparenza dei nostri conti pubblici evitando d’ora in poi annunci fra di loro contraddittori, come quelli che si sono succeduti negli ultimi dodici mesi.

Sommario 22 giugno 2007

Al Consiglio UE si discute del sistema di voto. E’ una questione fondamentale per migliorare la capacità di prendere decisioni a livello europeo. Ma non sarà facile trovare un accordo perchè chi conta di più nel voto riceve più soldi. Lo documentiamo. Sarà anche l’ultimo vertice europeo con Tony Blair: un bilancio del suo operato. Le decisioni della Banca centrale europea mancano di trasparenza. A Sarkozy, molto critico verso Francoforte, converrebbe usare questo argomento. Alla dinamica dei tassi sull’Euro dovrebbe prestare attenzione chi sottoscrive un mutuo per la casa a tasso variabile. Per fortuna dopo il decreto Bersani e l’accordo fra ABI e consumatori è oggi possibile rinegoziare le condizioni a costi non proibitivi.
Ci si avvicina alla conclusione del negoziato sulle pensioni. Bene guardare oltre lo scalone rendendo automatiche le revisioni dei coefficienti di trasformazione. Sta per scadere il termine per la scelta della destinazione del Tfr. Ma l’informazione è stata carente, soprattutto sulle conseguenze del silenzio-assenso. Chi non decide non potrà fruire del contributo del datore di lavoro. Con un ultimo sforzo di comunicazione si potrebbero evitare amare sorprese a molti lavoratori: dovrebbe pensarci il sindacato.

Sommario 20 giugno 2007

E’ finita la luna di miele del mercato del lavoro italiano e il tasso di occupazione smette di crescere. Aumenta il divario fra il Sud, con occupati e disoccupati in calo (perché la gente rinuncia a cercare lavoro), e il Nord, dove diminuiscono gli inattivi. Serve decentrare la contrattazione anche perché sono quasi otto milioni i lavoratori dipendenti con contratto collettivo scaduto. Sono troppi i compiti assegnati al solo contratto nazionale.
Mancano 10 giorni al termine entro cui i lavoratori sono chiamati a decidere su cosa fare del loro Tfr. A favore della scelta di aderire ai fondi pensione il trattamento fiscale molto favorevole, tanto più vantaggioso quanto più elevata è l’aliquota marginale Irpef del lavoratore. E’ molto marcata in Italia la distanza fra pressione fiscale apparente e effettiva (commisurata cioè ai soli redditi dichiarati). Occorre ridurre sia l’evasione sia il carico fiscale.
Mentre si discute sulla soglia oltre la quale far scattare l’Opa obbligatoria, molti sono i comportamenti volti a eludere tale obbligo. E’ opportuno riconoscere discrezionalità alla Consob nel verificare i cambi nel controllo societario?
La frammentazione della produzione sta peggiorando la distribuzione dei redditi nei paesi più ricchi. Mancano risposte per il nuovo ceto medio del mondo, i lavoratori poco qualificati dei paesi ricchi, che si trovano dal lato perdente della globalizzazione.

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