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Autore: Carlo Favero Pagina 2 di 4

facero Carlo Favero ha conseguito il D.Phil. in Economics presso la Oxford University dove è stato membro del Oxford Econometrics Research Centre. Attualmente è professore ordinario di Economics presso l’Università Bocconi. E’ membro del comitato di direzione del Giornale degli economisti e Associate Editor della European Economic Review. Inoltre è research fellow del Cepr, membro del comitato scientifico del Euro Area Business Cycle Network, del Centro Interuniversitario Italiano di Econometria (Cide) e della Commissione Nazionale per le Società e la Borsa. Le sue aree di interesse scientifico sono la politica monetaria, il comportamento delle Banche Centrali, i modelli econometrici del meccanismo di trasmissione della politica monetaria.

Così va il virus: un modello di previsione per la Lombardia

Un modello classico per la previsione della dinamica della diffusione dei virus permette di dare alcune risposte alle domande che tutti si fanno sugli sviluppi del Covid-19. Dalla simulazione si ricavano suggerimenti di politica sanitaria ed economica.

Austerità: quando funziona e quando no

L’austerità basata sulla riduzione della spesa pubblica costa meno in termini di crescita di quella fondata sull’aumento delle entrate. Lo spiega, con un’analisi rigorosa, il libro di Alberto Alesina, Carlo Favero e Francesco Giavazzi in uscita per Rizzoli.

Quando le pensioni generose aumentano il debito

Le riforme del sistema pensionistico in Italia sono utili per leggere la dinamica del rapporto debito pubblico/Pil. Sono infatti un segnale dell’intenzione di spostarne i costi sulle generazioni future. E se il debito è già alto, i rischi sono enormi.

Un “X Factor” tra vaccini e referendum

Tutta colpa dell’austerità?

Le politiche di austerità sono le uniche responsabili della crescita più bassa delle attese nei paesi europei? Il dibattito dura dal 2010 e si fonda spesso su preconcetti ideologici. Mentre a guidarlo dovrebbe essere la ricerca di dati adeguati.

Borse Usa: il prezzo è giusto?

Non è facile orientarsi nell’andamento del mercato azionario Usa in questa fase. Un confronto storico tra Nasdaq e S&P500 ci dice che è in atto una sopravvalutazione dei titoli, a cui seguirà una correzione. Quando avverrà, però, è arduo prevederlo.

Aumento di capitale con sconto per le banche in crisi

Si sta cercando una soluzione per le banche in crisi senza applicare il bail in. Se ciò avviene con soldi pubblici, è un favore agli azionisti. Che invece dovrebbero essere i primi a pagare per il salvataggio. L’alternativa è un aumento di capitale emettendo diritti a forte sconto. 

Quanto crescerà davvero l’economia nel 2015?

Le stime di crescita sono spesso sbagliate, ma non sempre la colpa è dovuta ad analisi insufficienti. In fase espansiva i governi tendono a essere mantenersi prudenti nelle previsioni. Lo ammette un ministro: il  +0,7 indicato nel Def può essere superato.

Crescita: nel 2015 potremmo riavvicinarci agli Stati Uniti

Negli ultimi anni il divario tra il tasso di crescita italiano e quello degli Stati Uniti è stato notevole. Le cause sono sia strutturali sia congiunturali. Ora, la congiuntura fa sperare che il differenziale si possa ridurre nel prossimo futuro. A patto di rispettare gli impegni sulle riforme.

E se la Bce comprasse azioni?

Se la Bce dichiarasse di acquistare azioni europee, si avrebbe una riduzione immediata del costo del capitale e all’economia reale arriverebbe la liquidità necessaria per una crescita più forte. Benefici per le banche e condizioni più vantaggiose per l’avvio di piani di privatizzazione.

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