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Se c’è l’incendio non ti assumo

Per le zone colpite da incendi, Crocetta (presidente regione Sicilia) annuncia: «Oltre all’inedificabilità assoluta parlerò con l’assessore all’agricoltura e farò in modo che ci sia anche un divieto di pascolo sui terreni distrutti dal fuoco» (Quotidiano Nazionale, 17 giugno). È il deterrente giusto, ma dovrebbe essere annunciato ex ante (A. Rustichini et al, “Why Blame?” Journal of Political Economy, 2013): nell’impossibilità di cogliere l’esecutore materiale in flagrante vanno preventivamente incolpate le categorie che hanno un interesse oggettivo al compimento del reato. Crocetta parla di costruttori e pastori ma non menziona l’elefante nella stanza – cosa che fa Orlando (sindaco di Palermo): «Qualche farabutto secondo me appartenente al corpo forestale […] che ritiene di garantirsi affari e posti di lavoro distruggendo il territorio siciliano» (Repubblica). Poiché questo “qualche farabutto” opera nell’interesse oggettivo di tutto il corpo forestale, il deterrente giusto è analogo a quello per costruttori e pastori: dove c’è fuoco niente assunzioni di forestali. Ma non è cosa che può fare Crocetta. Una bella occasione per il presidente del Consiglio di dimostrare un coraggio superiore a quello del presidente della Regione Sicilia e fare una riforma (forse) a costo zero per davvero.

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Il Punto

  1. Franco

    Già 15 anni fa il gestore di una pista privata per ultra leggeri con decine di anni di carriera in aeronautica militare,mi parlò di un piano di prevenzione incendi utilizzando sensori di fuoco e telecamere sui loro piccoli aerei.secondo questo pilota il costo era irrisorio rispetto a quello dei necessari spegnimenti

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