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RYANAIR, ENAC, CONSUMATORI E TASSE IMPLICITE

L’Enac, l’ente governativo che regola il trasporto aereo civile in Italia, ha multato Ryanair per 3 milioni di euro a seguito della mancata assistenza ai passeggeri rimasti a terra durante il blocco dei voli causato dall’eruzione del vulcano islandese. Non sono in grado di giudicare né le colpe della compagnia aerea né l’adeguatezza della sanzione. È giusto che chi viola i diritti dei consumatori paghi. Tuttavia, l’Enac ha sostenuto che “la quasi totalità delle altre compagnie aeree risultano invece aver prestato la dovuta assistenza”: “quasi” non significa tutte. Se altre non lo hanno fatto  –le esperienze personali suggeriscono che i disservizi sono stati diffusi, anche a causa dell’enormità dell’evento– devono essere trattate con la stessa severità. Diversamente, si alimenta l’impressione che l’Enac abbia ingaggiato una guerra contro Ryanair (e le altre compagnie low-cost), osteggiandone le politiche di imbarco (la vicenda dei documenti di riconoscimento dello scorso dicembre) e sorvegliando con particolare solerzia il suo operato. Ryanair fa volare ogni anno milioni di Italiani a prezzi imbattibili, con tassi di puntualità superiori della media dei concorrenti. Indurre la compagnia a lasciare il mercato italiano sarebbe una disdetta per milioni di consumatori, oltre che per i dipendenti della compagnia e per l’indotto. D’altra parte, farebbe felici i “campioni nazionali” su cui il Governo ha investito tanta credibilità, Alitalia in primis e, in misura minore, Trenitalia. Purtroppo, i provvedimenti del Governo riguardo alle politiche per la concorrenza vanno nella direzione di proteggere gli incumbents, con buona pace per i consumatori. Personalmente, non ho nessuna nostalgia di quando si volava sono con compagnie di bandiera. Le tariffe più alte che paghiamo nei settori con poca concorrenza sono vere e proprie tasse implicite  a favore dei produttori. Politiche che scoraggiano le compagnie low-cost ad operare in Italia riducono la concorrenza e sono assimilabili ad aumenti di queste tasse implicite. Non se ne sente il bisogno, particolarmente adesso che le tasse “esplicite” sono destinate a crescere.

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14 commenti

  1. alessandro molinaroli

    Ryanair, come molti sanno, è largamente sovvenzionata da gestori aeroportuali in difficoltà a saturare la capacità operativa dei propri impianti. Gli aeroporti che stanno in piedi da soli (es. Francoforte, Monaco di Baviera, LHR, Venezia) non hanno bisogno di devolvere l’obolo a Ryanair. In clima di taglio della spesa pubblica penso che avrà problemi ad ottenere ancora le ricche elemosine pubbliche.

  2. silvana

    Benedico la RYANAIR tutte le volte che vado a trovare mia figlia a Londra. Molta serietà, zero fronzoli e attenzione rigorosa su quanto espressamente scritto sul biglietto. Quello che ha decretato(?) l’ENAC è opinabile, comunque non c’ero durante il caos vulcanico.

  3. Emanuele

    E abbiamo un governo di destra! Altro che liberismo… Farei la firma per un po’ di liberismo qui da noi…

  4. Ricardo_D

    Sono un sostenitore della libera concorrenza e se la tesi dell’autore fosse vera, da multare sarebbe l’ENAC, non Ryanair. Per quanto riguarda l’eruzione del vulcano posso assicurare che Ryanair prende in giro i suoi clienti. Negli stessi giorni sono riuscito a ricevere assistenza da altre compagnie (airberlin, lufthansa) che nonostante il caos erano disponibili a rispondere alle telefonate, riprenotare i voli, dare assistenza. Ryanair ha reso praticamente impossibile riprenotare i voli rendendo inaccessibili i call center e obbligando a comprare nuovi biglietti a cifre impensabili per il servizio che viene offerto. Questa non è concorrenza è presa in giro per guadagnare su situazioni di emergenza.

  5. Mattia

    Io invece c’ero durante i disagi del vulcano, e proprio a Ciampino, da dove la mia compagna doveva rientrare a Madrid, e posso assicurare che Ryanair è stata molto professionale, come sempre. Le brandine le ho viste a Ciampino come a Fiumicino Da Vinci, quindi trovo del tutto pretestuose le motivazioni dell’Enac, nessuno si è trovato per strada. La realtà è quella ben spiegata nell’atricolo, l’Enac è un ente politicizzato che da tempo attacca le compagnie lowcost e Ryanair in particolare. Mi chiedo per quanto dovremmo vedere questo trattamento lesionistico da parte della nostra classe dirigente, che ci fa credere che il problema sono le compagnie lowcost e non la malatissima Alitalia, quella si davvero pagata direttamente con le notre tasse!

  6. willycoyote

    La Corte dei Conti francese qualche tempo fa ha divulgato un’analisi dalla quale risultava, in sintesi, che le compagnie low-cost sfruttano le risorse collettive delle comunità locali dove si trovano i suoi aeroporti senza apportare benefici apprezzabili. Dal punto di vista del consumatore, Ryanair con i suoi trabocchetti (bagagli a mano che all’andata sono conformi agli standard e al ritorno no e altri pretesti più o meno megittimi per applciare sovrapprezzi, scarsa trasparenza delle tariffe) non mi sembra un esempio da imitare, anche in considerazione del prezzo in emissioni di CO2 che comporta ogni volo aereo. Ma insomma, quando avrà spremuto ogni cittadina di provincia che taglierà servizi ai cittadini per permettere a Ryanair di accumulare profitti, quando avrà fatto volare i passeggeri in piedi e avrà fatto pagare l’utilizzo della toilette, cos’altro potrà inventarsi Ryanair?

  7. paolospin

    Articolo condivisibile (e credo che Enac serbi ancora rancore verso Ryanair per la vicenda delle licenze di caccia e pesca che Enac riteneva valide come documento di viaggio, Ryanair no… Chissà chi delle due si preoccupava di più della sicurezza dei passeggeri… ). Quanto ai commenti.. Le valigie o sono fuori dimensione o non lo sono (ovviamente rispetto alle dimensioni stabilite da Ryanair, esempio 55x40x20 per il bagaglio a mano.. Basta misurare, un centimetro in più e te la imbarchi e paghi, per un centimetro, esattamente. Vecchia lotta italiana: punto contro intorno del punto. Qui vince il primo). Per il rimborso a Ryanair ( intorno a 6 euro/passeggero ? ) dato da ogni aeroporto, dipende se poi il territorio ci guadagna, o almeno riguadagna i 6 euro/passeggero. Io credo sia possibile. Promozione del territorio è una espressione abbastanza omnicomprensiva. Meglio degli assaggiatori di olio, miele e formaggio pagati dalla regione campania, giunta Bassolino, (chissà che ricaduta sul territorio). Tutto questo senza contare la ricaduta positiva generata dalla concorrenza su una tratta già esistente (ipotizziamo sempre 6 euro di rimborso, e che si possano sommare mele e pere.. Se le altre compagnie abbassano i prezzi chi ci guadagna ? ). Altre esternalità: le emissioni di Co2. Mica le altre compagnie fanno meglio, semmai è proprio Ryanair spinta dall’esigenza economica di limare all’osso i costi che ha una flotta con motori più efficienti, e aerei più carichi. Ma soprattutto Ryanair è percepita da molti uno dei veri motori della rivoluzione europea: è nata "grazie all’europa" , in opposizione a tentativi protezionistici irlandesi; ha fatto viaggiare tutti gli europei, non solo alcuni. e infine non ha mai chiesto ad una cordata di cittadini (cordoglio di cittadini) di farsi carico dei suoi milioni di debito. ps in gergo la si chiama mamma Ryan 🙂 sarà per questo che la difendo così (e dire che spesso non la sopporto).

  8. axl

    Porto la mia testimonianza. Bloccato a Las Palmas per la cenere, Ryan mi ha trovato una combinazione di voli per tornare senza pagare un soldo il giorno successivo. Ovvio ho dovuto fare due ore di fila ai banchi vista la confusione ma sono stati disponibili e professionali. Mi risulta strana questa cosa che abbia abbandonato i clienti.

  9. marco ferrari

    L’autore è stato preciso, dal sito dell’Enac: "L’Enac comunica che – al termine delle indagini svolte – ha comminato alla compagnia aerea irlandese Ryanair multe per 3 milioni di Euro circa, avendo questa violato in 178 casi gli obblighi di assistenza ai passeggeri stabiliti dalla legge in caso di cancellazione del volo. […] L’Enac sottolinea che nelle stesse eccezionali circostanze la quasi totalità delle altre compagnie aeree risultano invece aver prestato la dovuta assistenza […]. Per questo motivo il Presidente dell’Enac, Vito Riggio, ed il Direttore Generale, Alessio Quaranta, in occasione dell’incontro del 5 maggio scorso, avevano espresso il loro ringraziamento ad Enav, ad Alitalia ed alle altre compagnie aeree, ai gestori aeroportuali ed agli operatori, per aver cooperato a gestire positivamente la crisi determinata dall’eruzione vulcanica ad aprile. Roma, 15-05-2010" Quel "quasi totalità" è davvero un autogol! Inoltre come è possibile che Ryanair abbia violato il regolamento 178 volte e gli altri 0? Quante violazione gli altri operatori? Se 3 milioni a Ryanair, qualche centiaia di migliaia agli altri no? Infine che piaggeria i ringraziamenti ad Alitalia!

  10. gia-set

    Diciamo che la Ryan air dà fastidio a troppa gente. Troppo puntuale, troppo economica. Se non vuoi pagare il sovrapprezzo bagagli, ti porti la valigia piccolina. Se non vuoi pagare il sovrapprezzo check in, la carta di imbarco te la stampi a casa. Se vuoi il giornale te lo compri. Se vuoi salire per primo paghi. Anziché rompere le scatole a loro chiedetevi piuttosto perché volare a bergamo costa 29 euro e lasciare invece l’auto "all’aperto" (400 metri a piedi) al parcheggio ADR di ciampino costa 18 euro per 13 ore. La verità è che questa compagnia da fastidio ai politici e burocrati perché quando arrivano i politici e dirigenti: – non fa l’upgrade gratuito in business; – non ti fa saltare la fila; – non ti porta in auto davanti alla scaletta; – non ti piega il capotto; – non ti viene a riverire il comandante; – non regala biglietti. Ma chissenefrega… Spiegatemi perché funzionari, dirigenti pubblici e politici, solo perchè non pagano loro, bensì lo stato a piè di lista, non possono prendere le low cost. Certo qualche disagio lo crea anche ai passeggeri… Io volo da roma a bergamo e arrivo sempre dieci minuti prima e mi tocca aspettare fuori l’aeroporto..

  11. Emanuele Fossati

    Riguardo all’argomento citato in un commento precedente, e ben immaginando che da solo non posso fare statistica, volevo pero’ portarvi qualche cifra data dalla mia situazione personale. Risiedo all’estero e torno in Italia da circa 3 anni piu’ o meno 2 weekend al mese grazie ai costi RyanAir stimabili in circa 70€ a/r a volta. Dati consuntivi alla mano, questo mi porta a spendere sul territorio Italiano (in alloggi, spostamenti e consumi) circa 5000€ all’anno. Se il volo costasse di piu’, non verrei meno spesso: non verrei affatto. Se non è una ricaduta positiva questa…

  12. Marco Ponti

    Che nervi, quel pezzo avrei voluto scriverlo io, parola per parola…Incrociamo le dita, che O’Leary, dopo l’ennesima provocazione, non se ne vada davvero (tra l’altro, Alitalia ne fà di ogni impunita). Truly MP

  13. D. Moro

    Diciamo che sono "abbonato" alla Ryanair (in media 1 volo a settimana) tra Italia e UK. Per esperienza vi dico che tutti gli extra Ryanair (tranne l’online check-in) sono escludibili e quindi non sono tasse implicite! Molto spesso siamo noi che vogliamo fare i furbi!!! Certo la Ryanair con il suo atteggiamnto rigido e fiscale ci guadagna… Ho visto far imbarcare bagagli a mano di 11 kg (quando il limite e 10KG ) o far pagare eccedenze di 2Kg. Credo pero’ che questa fiscalita’ premi chi di fatto rispetta le regole. Non voglio fare il presuntuoso, ma in 5 anni di voli Ryanair non ho mai sgarrato e in media ho pagato ogni volo 30 euro… Mi preoccupa l’atteggiamento dell’Enac… Mi sembra troppo orientata a difendere Alitalia che ha impostato il suo modello di business sulle tratte nazionali. Gia’ una volta la Ryanair ha minacciato di lasciare l’Italia e noi non vogliamo che questo accada. Teniemo a mente che con il mercato in est Europa non ci vuole niente a spostare le rotte…

  14. Anna Maria

    Vivo in Sardegna e ad ogni spostamento ringrazio Ryanair di esistere. In passato con Alisarda, ora Meridiana oppure Alitalia, arrivavo a spendere una fortuna, mentre ora Ryanair mi permette, con un decimo della spesa, di volare ovunque. I prezzi sono veramente accessibili e il servizio ineccepibile. Non so che farmene della bibita o del caffè finto che le altre compagnie offrono; per percorsi brevi, come lo sono nella media (80 minuti), posso benissimo farne a meno. I piccoli disagi sono sicuramente ricompensati dai grandi vantaggi che ti offre la libertà di viaggiare. Inoltre, dove la trovi l’allegra musichetta "molto" vivace di fine volo, con la quale il proprietario ti ringrazia di aver volato con la compagnia? Impagabile! Guai a chi tocca Ryanair !

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