Il monitoraggio dell’informazione sulla Finanziaria 2004 di quotidiani e telegiornali rivela picchi di attenzione legati più al contesto politico che ai contenuti della manovra. Nei telegiornali, tempi e scelta dei temi dei servizi riflettono le diverse linee editoriali. I quotidiani pubblicano più tabelle con informazioni tecniche rispetto ai telegiornali, anche se questi spazi sono spesso dedicati a questioni a latere, come la riforma della previdenza, il dibattito nella maggioranza, i conti di riferimento.

Il monitoraggio dell’Osservatorio di Pavia sulla copertura mediatica delle Legge finanziaria 2004 condotto in collaborazione con lavoce.info mostra che
1. l’attenzione dei mass-media è calata dopo la presentazione della legge Finanziaria, quando cioè si poteva discutere a fondo dei contenuti della manovra e non solo di illazioni
2. è stata data poca attenzione alla manovra in quanto tale e ai sui effetti di bilancio complessivi.
3. diversi telegiornali hanno linee editoriali molto diverse nel presentare la manovra ai telespettatori.

La ricerca

Il nostro monitoraggio dell’informazione relativa alla Legge finanziaria 2004 è stato effettuato sui telegiornali del prime time Rai e Mediaset e sui giornali Il Corriere della Sera, La Repubblica, Il Messaggero, Il Sole 24Ore e La Stampa nel periodo dal 16 settembre al 15 ottobre 2003.
Il contenuto dell’informazione monitorata è strettamente legato alla Legge finanziaria. Sono stati perciò esclusi gli articoli e i servizi in cui tale argomento era solamente incidentale. Sono stati anche ignorati gli articoli sulla riforma previdenziale quando non erano inseriti nella manovra finanziaria.
Sono stati analizzati ottantasette servizi di telegiornale e trecentodiciannove articoli di giornale. Per un totale di 2.770 unità di analisi. Per effettuare l’analisi, sono stati rilevati i seguenti campi:
Anagrafica della testata e del servizio
Soggetto della comunicazione (chi parla)
Il tema della comunicazione (di che cosa si parla)
Quanto (secondi e centimetri quadrati)
Presenza di tabelle informative e fonti

I principali risultati

Nei telegiornali abbiamo rilevato picchi di attenzione alla Legge finanziaria il 18 settembre, giorno in cui si è svolto il vertice di maggioranza sull’entità della manovra. Il 26 e 27 settembre per le proteste di Umberto Bossi e l’annullamento del vertice di maggioranza. E il 30 settembre, data dell’approvazione della legge da parte del Governo.
La stampa ha un andamento più erratico, anche se i picchi corrispondono a quelli dei telegiornali, con il naturale scarto di un giorno.
Nei telegiornali più del 60 per cento del tempo è stato occupato dai primi cinque temi: la riforma previdenziale, i condoni, il dibattito intra-maggioranza e con le parti sociali e i conti di riferimento.

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Trend di attenzione: telegiornali e stampa


Le testate televisive hanno linee editoriali ben diverse, che si riflettono nell’attenzione dedicata alla Legge finanziaria.
Se Studio Aperto e Tg4 coprono insieme appena il 15 per cento circa dello spazio totale, il Tg3 arriva da solo a più del 33 per cento. Elevati, e come sempre simili, i valori del Tg1 e del Tg5 (circa il 20 per cento). Ultimo il Tg2, con il 12 cento.

Diversi anche i contenuti dell’informazione. Studio Aperto segue praticamente solo la cronaca dell’approvazione e il dibattito nella maggioranza e con le parti sociali. Il Tg1 si concentra sulla riforma della previdenza (20,4 per cento), ma soprattutto sulla parte politica del dibattito e dedica il 36,1 per cento del tempo alla discussione all’interno della maggioranza e delle coalizioni e al confronto con le parti sociali.
È una distribuzione dei temi molto simile a quella scelta da Tg2 che dedica alla previdenza il 29,5 per cento dello spazio e al dibattito nelle coalizioni e con le parti sociali il 20 per cento.
Il Tg3 accentua l’attenzione al dibattito politico-sociale: il 31,1 per cento del tempo dedicato alla Finanziaria va infatti alla discussione interna alla maggioranza e con le parti sociali. Ma un altro 17 per cento è riservato ai condoni e il 9,7 per cento alla previdenza. Il Tg5 si caratterizza per una notevole attenzione ai condoni (31,5 per cento), al dibattito interno alla maggioranza (13 per cento) e alla riforma della previdenza (11,9 per cento).
Infine, il Tg4. Oltre a riferire sui conti di riferimento e sul dibattito nella maggioranza (19,4 per cento e 10,1 per cento), si sofferma sulle voci più propositive della Finanziaria come politiche sociali (17,3 per cento), politiche per lo sviluppo (7 per cento) e fisco (7,4 per cento).

I temi nei telegiornali

Scarso l’uso di tabelle informative nei telegiornali: non supera il 5 per cento (se per esempio analizzassimo gli annunci di sciopero e le notizie relative alla Borsa, vedremmo valori ben più alti).

E da queste poche tabelle, più che informazioni si ricavano le linee editoriali. Il Tg3 sembra il programma dell’opposizione e il Tg4 quello del Governo.

I quotidiani

Per quanto riguarda la carta stampata, invece, abbiamo analizzato Il Corriere della Sera, La Repubblica, il Messaggero, il Sole 24Ore e la Stampa.
I temi cui si dedica maggiore spazio sono cinque: riforma previdenziale, conti di riferimento, politiche per lo sviluppo, condoni, dibattito all’interno della maggioranza. I primi quattro sono gli stessi dei telegiornali. A fare la differenza è l’informazione tecnica che il Sole 24Ore dà sulle politiche per lo sviluppo.
È proprio il Sole 24Ore che si differenzia anche quantitativamente: da solo fornisce quasi il 30 per cento dell’informazione complessiva sulla Finanziaria. Gli altri giornali dedicano all’argomento spazi decisamente inferiori, ma molto simili fra loro.

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Le linee editoriali seguite dai giornali per illustrare la Finanziaria sono abbastanza diverse, pur con alcuni punti in comune.

Il Corriere della Sera pone grande attenzione ai conti di riferimento (19,4 per cento), ai condoni (16,4 per cento) e al contenuto della Finanziaria (10,4 per cento).
Il Messaggero ha la previdenza come tema dominante (17,3 per cento), seguito dal dibattito interno alla maggioranza, dal confronto con le parti sociali e dai conti di riferimento.
Anche la Repubblica (16,4 per cento) e la Stampa (16,6 per cento) si occupano prevalentemente di previdenza. Come secondo tema, però, privilegiano i condoni (12 per cento e 11,6 per cento). La Repubblica si dedica poi al confronto con le parti sociali e ai conti di riferimento mentre la Stampa si concentra sul dibattito intra-maggioranza e i conti di riferimento.
Infine, il Sole 24Ore dà ampio spazio alle politiche di sviluppo (20,6 per cento), ai conti di riferimento (15,8 per cento) e alla riforma previdenziale (15 per cento).

Nella stampa l’uso delle tabelle informative è decisamente più frequente (36,3 per cento), con punte del 56 per cento e 41 per cento per la Repubblica e il Corriere della Sera.

Le tabelle pubblicate dai quotidiani contengono molte più informazioni “tecniche” rispetto ai telegiornali anche se molti di questi spazi sono dedicati a temi di contesto, come la riforma della previdenza, dibattito nella maggioranza, conti di riferimento.

 

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